La Gen Alpha reclama il suo spazio nell'industria della bellezza I Sephora Teens alla riscossa

Ne abbiamo già parlato, e in diverse occasioni. La skincare conquista fasce di età sempre minori, e non sempre è un bene. I punti vendita di Sephora e Ulta, soprattutto negli Stati Uniti, sono presi d'assalto da pre-adolescenti con l'ansia di invecchiare e con la voglia di replicare quello che vedono su TikTok acquistando prodotti costosissimi e poco adatti alla loro pelle, rischiando dermatologicamente ma anche psicologicamente di infilarsi in dei loop nocivi di beauty FOMO e di aspettative irrealistiche sulla propria pelle e su cosa vuol dire invecchiare.

La skincare conquista la gen Alpha: tra curiosità e rischi

La responsabilità è, sicuramente, della società. Delle famiglie, dei social network, delle content creator. È, però, anche dei brand, delle loro compagne e dei loro target. E se si decidesse, come industria della bellezza, di creare dei prodotti, dei brand, delle experience apposta per la Gen Alpha? Sarebbe una soluzione, un temporeggiamento parziale per accompagnarli alla crescita e dunque ai prodotti adatti a loro o solo l'ennesimo invito all'overconsumption

Yes Day: il brand di bellezza creato dai giovanissimi per i giovanissimi

Non abbiamo delle risposte a delle domande che diventano di minuto in minuto più pressanti e presenti, ma abbiamo l'esempio di un brand che è appena stato lanciato, e che sembra puntare proprio a tutti coloro che sono troppo piccoli per appartenere alla Gen Z e per acquistare il retinolo, ma che vogliono comunque vedersi rappresentati nella community della bellezza. Si chiama Yes Day, ed è stato messo sotto le luci della ribalta da Business of Fashion. All'evento di lancio, avvenuto il 19 settembre, tutto era pensato per i giovanissimi, dalla musica (Doechi e Charli XCX), alla lista invitati (era presente anche Blue Ivy Carter) passando per le attività proposte (postazioni per creare ciondoli, applicare tinsel hair, mangiare gelati e sorseggiare mocktail).

Non c'è da stupirsene. La creatrice del brand, infatti, si chiama Coco Granderson e ha 13 anni. Il suo lancio arriva quasi in contemporanea con quello di Sincerely Yours, marchio che ha attirato più di 80mila tween all'evento che si è tenuto in New Jersey. La co-fondatrice di quest'ultimo si chiama Salish Matter, e ha 15 anni. La wave è chiara: marchi nuovi, giovani, agili, creati dalla Gen Alpha per la Gen Alpha, con testimonial, founder e creatori (reali o di facciata, Yes Day è seguito ad esempio dal padre di Coco, Damien, avvocato di personaggi come A$ap Rocky e J Balvin) giovani come si vorrebbero che fossero i loro clienti e utilizzatori. 

Sfide e opportunità: la bellezza dei più piccoli va presa sul serio

Il messaggio è chiaro: se la gen Z ha dovuto aspettare la tarda adolescenza per avere brand dedicati, la gen Alpha sta spingendo fondatori, retailer e investitori a rispondere alla domanda con offerte approvate dai genitori. E questa onda non fa altro che accelerare. Nel 2023, i marchi dedicati al target erano Yawn, JB Skrub, Btwn e Gryt. Nel 2025 si sono aggiunti Fawn, Erly, Pour Tous, Saint Crewe. Il mercato si allarga, la gen Alpha va presa sul serio, ma con modalità specifiche e con prodotti formulati accuratamente per pelli giovanissime, evitando - oltre al già citato retinolo - anche ingredienti come acido ialuronico e vitamina C, ad esempio. Non è una novità priva di rischi. La giovinezza porta anche indecisione e volubilità. Questi nuovi brand dureranno? Gli investimenti si riveleranno fruttuosi? Qualunque siano le risposte, e qualunque cosa ci riservi il futuro, il messaggio è chiaro: la bellezza gen Alpha non vuole compromessi né trattamenti da adulti in miniatura. Vuole essere presa sul serio, a modo suo.