Mappa vintage

Vedi tutti

Non sappiamo resistere ai beauty trend

I motivi? C’entrano la FOMO e il desiderio di appartenenza

Non sappiamo resistere ai beauty trend I motivi? C’entrano la FOMO e il desiderio di appartenenza

Girlhood Core, Cherry Cola Lips, Strawberry Girl, Latte Make-up, Skinmalism, Soap Nails, alzi la mano chi non ha provato almeno una volta questo tipo di make-up ed estetiche, seguendo attentamente i video tutorial delle influencer e delle celeb. Prima o poi, ci siamo cascati tutti. Abbiamo subito il fascino di un incarnato glazed, di una manicure minimalista o delle Dewy Eyelids, giocando con ombretti, creme, rossetti e pennelli per ricreare l’effetto desiderato. Niente di male. In fondo, è le tendenze si rincorrono da sempre, soprattutto quando si parla di bellezza. Probabilmente da quando Cleopatra e gli Antichi Egizi si bistravano gli occhi col kohl nero. La differenza rispetto ai tempi dei primi make-up della storia è che negli ultimi anni, complici i social media, il ritmo con cui i trend nascono, muoiono, risorgono ed evolvono è diventato frenetico come una scheggia impazzita. Eppure, noi continuiamo ad inseguirli, adattando la nostra trousse e il nostro aspetto a ogni core si affacci all’orizzonte. Perché? Uno dei fattori principali sembra essere la FOMO

L’insostenibile peso della Fear Of Missing Out

Ogni giorno c'è il lancio di un nuovo prodotto, una nuova campagna sui social media, una nuova tendenza da seguire e la maggior parte di noi è lì, pronta a sperimentare e piegarsi alla manicure o all’hairstyle del momento. Lo facciamo spesso anche quando quel look non ci convince del tutto o non si addice al nostro stile personale. Non si tratta solo di apparire più convenzionalmente desiderabili optando per un’estetica popolare né di dimostrare che siamo sempre sul pezzo e aderenti alla contemporaneità perché indossiamo il rossetto proprio come Kylie Jenner e Hailey Bieber. Un ruolo fondamentale verso la compulsione da trend lo ha la FOMO o Fear Of Missing Out, cioè la paura di essere tagliati fuori dalle situazioni sociali, di perdere qualcosa di importante o piacevole che altre persone stanno vivendo o, almeno, stanno ostentando online. Non abbiamo mai provato le meraviglie dello Skin Icing? Non sappiamo fare il Frosty make-up che piace a Lily-Rose Depp? Beh allora, potremmo sentire che ci assale l’ansia mista a un senso di colpa per non aver sfoggiato quell’imperdibile tendenza.

Il desiderio di appartenenza passa anche attraverso i beauty trend

Dietro ogni Clean Girl e Diamond lips c'è un desiderio disperato di far parte di qualcosa, di sentirsi connessi, di avere una comunità con cui relazionarsi e condividere qualcosa, seppur virtualmente. "Gli esseri umani sono predisposti a cercare cose nuove", spiega Taryn Thrasher, docente di psicologia alla California State University di Long Beach, "Attiva i centri di ricompensa nel nostro cervello, quindi quando c'è una nuova tendenza, non c'è solo l'opportunità di coltivare un senso di appartenenza, ma c'è anche una ricompensa neurochimica per ottenere apprezzamento da parte degli altri membri della comunità una volta replicata con successo la moda. La convalida da parte degli altri rafforza la partecipazione alle tendenze e contribuisce al ciclo di viralità che vediamo oggi nei social media". Ogni tendenza soddisfa il nostro desiderio di qualcosa di nuovo e, allo stesso tempo, ci motiva a sperimentare, permettendoci allo stesso tempo di adattarci ad altri che la pensano allo stesso modo. Tra rimedi per le occhiaie o l’acne, consigli su come applicare il blush e rossetti virali, si nascondono accettazione, appartenenza, senso di comunità, connessione umana e una via di fuga dalla solitudine. Insomma, dimmi che tendenza stai sperimentando e avrai trovato il tuo posto nel mondo. O, almeno, qualcuno in cui riconoscerti, con cui parlare e di cui sentirti parte.

Non solo community e inclusione

Vista in quest’ottica la pletora di beauty trend che si rinnovano ogni cinque minuti sembra quasi funzionale, auspicabile e persino catartica. Ma non è tutto oro quello che luccica. Se da un lato condividere l’amore per l’ombretto blu ci consente di ricevere affermazioni positive dai nostri circoli digitali risvegliando un senso di solidarietà generale e rafforzando il senso positivo di sé, dall’altro ci regala una falsa percezione di inclusione e socializzazione. Basta pensare al For You di TikTok. Spesso quando cerchi una tendenza, devi scorrere per un po’ prima di vedere una donna che non rispecchi le caratteristiche di bellezza eurocentriche. Senza poi dimenticare che le comunità della bellezza sono legate a filo doppio con il consumismo e la compulsione all’acquistare che, quindi, nonostante sia possibile quasi sempre optare per articoli a basso prezzo, tende ad escludere chi non può permettersi i prodotti must have per sfoggiare glass hair o lo shimmer lipstick del momento. La partecipazione alle tendenze diventa così un riflesso di privilegio superficiale e volubile che, quando non soddisfatto, aumenta il senso di isolamento fino ad innescare in alcuni casi dubbi sulla propria autostima e desiderabilità. Come ci difende da questi meccanismi? Non c’è niente di male nel provare un trend e nel condividere la gioia di farlo con altri sui social, ma questa non può essere l’unica interazione. Va bene passare ore a scambiarsi consigli sulla french manicure, ma se vogliamo creare un senso di appartenenza e connessione stabile e duraturo, dovremmo investire altrettante energie offline, trascorrendo del tempo con le persone nella vita reale.