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Perché le celebrità non indossano Comme Des Garçons sul red carpet?

Il brand di Kawakubo risulta troppo scultoreo e concettuale, ma qualcosa sta cambiando grazie a Kylie Jenner e Bella Hadid

Perché le celebrità non indossano Comme Des Garçons sul red carpet? Il brand di Kawakubo risulta troppo scultoreo e concettuale, ma qualcosa sta cambiando grazie a Kylie Jenner e Bella Hadid

Il 2022 verrà ricordato come l’anno del vintage sul red carpet. Da Kim Kardashian al fianco di Pete Davidson al Met Gala 2022 che ha scatenato molte polemiche con l’iconico abito appartenuto a Marylin Monroe ad Emily Ratajkovki che lo scorso autunno si è presentata ad un evento a New York con indosso il Newspaper dress firmato John Galliano visto già su Sarah Jessica Parker su SATC, sempre più celebrità hanno scelto di sfoggiare modelli d’antan nelle occasioni speciali, ma anche nella loro quotidianità. Consigliate dai loro stylist di fiducia, hanno iniziato a indossare sempre meno le ultime creazioni appena presentate in passerella per esplorare gli archivi ricchi di tesori delle grandi Maison: le star del momento preferiscono farsi fotografare con un bellissimo pezzo d'archivio di Gaultier o di Gianni Versace. Tra i pezzi vintage per i quali le dive contemporanee hanno un’irresistibile attrazione ci sono quelli firmati da Jean Paul Gaultier, Mugler, Alaïa, Chanel, con una attenzione particolare verso il periodo di John Galliano da Dior e di Tom Ford da Gucci, ma anche per le collezioni Versace degli anni ’90. C’è, però, un altro storico marchio del lusso che ultimamente e inaspettatamente sta venendo riscoperto dalle it-girl: Comme Des Garçons.

Facciamo un piccolo salto indietro nel tempo. Nel 2017 la mostra annuale del Metropolitan Museum of Art Costume Institute si intitolava Rei Kawakubo/Comme des Garçons: Art of the In-Between e, per questo, il tema del Met Gala era dedicato alle opere di Rei Kawakubo, l'enigmatica designer del marchio giapponese. Peccato però che in quell’occasione solo una decina di invitati scelse le sue creazioni, gli altri optarono per declinazioni più facili ed immediate dei topoi del brand, come le asimmetrie e le ampiezze estremizzate. Impossibile non ricordare Rihanna con un modello della collezione FW16 realizzati con tessuti floreali provenienti da una fabbrica di Haute Couture di Lione, disposti come tanti petali colorati o Michèle Lamy al fianco di Rick Owens avvolta in un abito rosso oversize. Tra gli altri nomi che osarono outfit CdG ci furono anche Tracee Ellis Ross, Anna Vreeland, Stella Tennant e Helen Lasichanh, la moglie di Pharrell Williams. Ripensandoci oggi, viene naturale chiedersi come mai siano stati in così pochi a indossare capi di Kawakubo in un evento a lei dedicato. La risposta è che la moda della designer è certamente rivoluzionaria e creativa, ma anche rigorosa, sovversiva, anticonvenzionale ed estrema. Il lessico di Comme des Garçons è fatto di abiti avvolgenti, silhouette tridimensionali e asimmetriche, accostamenti imprevedibili e scultorei di volumi e forme, materiali, contrasti cromatici che distorcono il corpo, giocando con i pieni e i vuoti, con il concavo e il convesso come nell’iconica collezione SS97 Lumps and Bumps. La sua è un’estetica forte, più vicina all’arte vera e propria che alla moda, è intrisa di irriverenza e intellettualismo che hanno come risultato silhouette articolate ed imponenti pensate per stravolgere la classica costruzione di un abito. Questa continua decostruzione, costruzione e alterazioni di forme e corpi è difficile, ostica da comprendere e spesso da indossare. Perché una celebrità che ha passato mesi a ingurgitare bibite detox e a fare pilates dovrebbe nascondere le forme conquistate a fatica in una delle criptiche creazioni di Kawakubo? Così per lungo tempo le uniche persone a concedersi sono state fan come Michelle Elie, che vanta un tesoro con oltre 70 look d'archivio CdG, o intellettuali eccentriche come la giornalista di moda Lynn Yaeger.

Ora, però, sembra che le cose stiano cambiando e le it-girl del momento si stiano avvicinando all’archivio di Comme des Garçons, anche se iniziando dai capi meno complessi. Sia Kylie Jenner sia Iris Law, ad esempio, hanno attinto alla collezione FW2007 per alcuni dei loro ultimi outfit. Lo scorso agosto, la prima ha scelto un top fucsia decorato con piume di struzzo nere e due mani tridimensionali trompe l'oeil che si stringevano sul petto e intorno allo stomaco, abbinate ad una minigonna nera con le stesse mani sui fianchi. La seconda, invece, ha optato per look simile, ma total black, proveniente dall'archivio One Of A Kind. "Sognavo di indossare questo look di una collezione che ammiro da tanti anni" ha scritto Iris su Instagram, dimostrando che anche Comme des Garçons può avere un appeal sulla Gen Z e può essere indossato in modo attuale, persino sexy. Ha seguito l’esempio delle due celebrità anche Bella Hadid. La modella è famosa per la sua passione per il vintage e ha scelto Comme des Garçons in diverse occasioni, sia nella vita privata, sia nelle occasioni mondane. Ha indossato un abito a quadretti della collezione primavera/estate 1997 tra i prati della sua casa di famiglia in campagna, un golfino a passeggio per NY, una gonna midi per la prima festa di compleanno della nipote Khai e, durante la PFW, un maglione Comme des Garçons del 2008, caratterizzato cut-out e ruches, abbinato ad una gonna midi in pelle nera di Balenciaga, la borsa Le Cagole e scarpe da ginnastica Nike Air. Il prossimo passo? Sfoggiare una creazione scultorea di Rei Kawakubo su un red carpet importante. Sarà Bella o sarà Kylie ad osare con un outfit CdG, traghettando il marchio verso un pubblico più ampio che, seguendo il loro esempio, farà tornare il brand tra i trend contemporanei?