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Cosa sta succedendo a Romeo e Giulietta?

Niente, è sempre il solito problema di razzismo

Cosa sta succedendo a Romeo e Giulietta? Niente, è sempre il solito problema di razzismo

Romeo e Giulietta è forse una delle storie d'amore (anche se non tutti la definirebbero così) più conosciute e apprezzate della contemporaneità. Nata, naturalmente, come una rappresentazione teatrale scritta da William Shakespeare, è stata adattata negli anni anche al cinema e in televisione, in forma di poema e di balletto, di cartone animato e di videogioco. Citata e parodiata a più riprese da pressoché chiunque, a volte torna nel suo luogo di origine, il teatro, e nella sua terra d'origine, l'Inghilterra. Da maggio, ad esempio, una sua nuova versione (ideata e diretta da Jamie Lloyd) prenderà il palco del Duke of York's Theatre di Londra, per 12 settimane all'insegna della rivalità, dell'amore disperato e della morte nel West End. E qualcuno non è contento. Per niente.

Romeo e Giulietta: arriva Tom Holland (e non solo)

Nel cast di questa rivisitazione una star ruba la scena a tutte le altre. Si tratta dell'amatissimo Tom Holland, Spiderman del Marvel Cinematic Universe e fidanzato di Zendaya. Il giovane attore, che ha mosso i suoi primi passi proprio nel West End ed è un ballerino talentuoso (chi non si ricorda la sua  coreografia su Umbrella di Rihanna?), si è allontanato dal mondo del cinema per prendere una pausa e, nel frattempo, è diventato Romeo. Sarà lui il protagonista di quello che sembra già essere diventato l'evento teatrale dell'anno. Come sua co-protagonista femminile, nel ruolo di Giulietta, ci sarà Francesca Amewudah-Rivers, attrice britannica di origini ghanesi che pur essendo molto giovane ha una carriera rispettabile nel teatro. Oltre a recitare scrive e compone, e non è alla sua prima esperienza con Shakespeare, avendo preso parte anche a rappresentazioni di Macbeth e di Otello. Insomma una veterana, che in televisione abbiamo visto in Bad Education.

Qual è il problema?

Se negli ultimi mesi avete passato anche solo un minuto del vostro tempo su Twitter, purtroppo per voi sapete già di cosa stiamo parlando. Il fatto che il ruolo di Giulietta, simbolo di bellezza femminile pura (e dunque, nella retorica razzista, per forza di cose anche bianca) sia andato a un'attrice nera ha scatenato gli utenti, che sono arrivati dagli abissi e, improvvisandosi esperti di teatro, hanno preteso fedeltà storica e non hanno risparmiato commenti razzisti nei confronti dell'attrice. Tanto che la compagnia di Jamie Lloyd ha dovuto rendere noto un comunicato ufficiale, a nome di tutta la produzione: "Stiamo lavorando con un gruppo straordinario di artisti. Ci teniamo molto che siano liberi di creare senza essere oggetto di molestie online. Continueremo a sostenere e proteggere tutti i membri della nostra produzione, a tutti i costi. Qualsiasi abuso non sarà tollerato e sarà segnalato. Il bullismo e le molestie non hanno posto online, nella nostra industria o nella nostra comunità".

La forza dei fatti e il razzismo e la misoginia che vanno a braccetto

Ovviamente, stiamo parlando del nulla. Contro le teorie da auto-proclamati esperti del teatro e dell'Europa e dell'Inghilterra della seconda metà del 1500 (la tragedia è stata composta tra il 1594 e il 1596) si scontrano i fatti. Ai tempi di Shakespeare, ad esempio, le donne non potevano salire sul palco. Tutti i ruoli venivano interpretati da uomini, anche vestiti da donna. Una rappresentazione "fedele" avrebbe dovuto dunque assumere un attore uomo nel ruolo di Giulietta. Come se non bastasse, queste persone brandiscono come un'arma un'idea di Medioevo che è cinematografica e irreale, totalmente bianca e storicamente inesatta. Così come, in realtà, era storicamente libera la stesura della tragedia per mano di Shakespeare, profondamente influenzata dagli scontri religiosi tra chiesa anglicana e cattolicesimo. Uscendo un secondo dal seminato della storia, registriamo inoltre che nel luglio del 2023 una rappresentazione della stessa vicenda, sempre a Londra, vedeva un interprete nero (Toheeb Jimoh) nel ruolo di Romeo. Le reazioni non furono le stesse. Certo, perché legati a questa produzione specifica che partirà da maggio ci sono i nomi illustri di Jamie Lloyd e Tom Holland, ma forse anche perché il razzismo si fonde con la misoginia e con la potenza irremovibile degli standard di bellezza bianchi ed europei, e queste cose si cose si danno, purtroppo, forza a vicenda

E adesso? Il destino di Romeo e Giulietta a teatro

Anche se questi utenti hanno costretto la compagnia a dirimere uno statement, la verità sta nei numeri: lo spettacolo londinese è già sold out, per tutte e dodici le settimane, tanto che si ipotizza di un suo passaggio anche a Broadway. Lo dice il Mirror: "Romeo e Giulietta si dirigerà verso Broadway dopo la sua messa in scena a Londra. I dettagli che saranno annunciati a tempo debito. Sebbene il regista Jamie Lloyd si sia fatto un nome per le sue riduzioni minimaliste di testi classici, ciò che attira l'attenzione è senza dubbio il suo protagonista". Se sia vero oppure no lo scopriremo nei prossimi mesi. Quello che conta, però, è dimostrare alle persone razziste che i loro sforzi di boicottaggio e sh*t storm social sono sempre più inutili, che la rappresentazione conta e va avanti, passo passo, e soprattutto che fuori dalle piattaforme online le cose continuano lentamente a cambiare, lasciandoli indietro, una produzione teatrale alla volta. E viva il lupo a Francesca Amewudah-Rivers!