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Non siamo ancora stanchi delle rom-com natalizie?

Se siamo arrivati alla saturazione, forse è ora di cercare il nostro Natale altrove

Non siamo ancora stanchi delle rom-com natalizie? Se siamo arrivati alla saturazione, forse è ora di cercare il nostro Natale altrove
Netflix

Ogni anno, nuovi e vecchi film di Natale iniziano a invadere il nostro orizzonte sempre più presto, come le pubblicità del ritorno a scuola a luglio. A metà novembre famigliole quasi felici che hanno bisogno di Babbo Natale per risolvere i loro problemi di comunicazione, donne in carriera che hanno perso di vista le cose importanti della vita e rudi boscaioli con una storia familiare complicata che odiano la vita di città escono dall’ombra, piazzandosi di prepotenza nei nostri servizi di streaming, nelle nostre televisioni e nei nostri cinema. Quando poi novembre sta per finire, partono i soliti dibattiti social: qual è il film di Natale rappresentativo della vostra infanzia? Quando e con chi si fa il rewatch di Love Actually? Come è invecchiato Una poltrona per due (spoiler: male)? Siamo pronti ad ammettere che l’unico vero film natalizio da vedere ogni anno è il Grinch di Jim Carrey o vogliamo ancora vivere nella menzogna? Insomma, il tema è sentito, sempre e comunque. Se i film di Natale per bambini e famiglie sono quasi tutti uguali, e seguono più o meno sempre lo stesso schema, alcuni riuscendo meglio di altri (quest’anno, ad esempio, Scivolando sulla neve vince su Best.Christmas.Ever, ma di poco), le rom-com natalizie dividono il pubblico: c’è chi pensa che la perfezione di The Holiday, film del 2006 con Jude Law e Cameron Diaz, non sia replicabile e chi, invece, è aperto alla novità, anche se si tratta di film un po’ assurdi ma divertenti come The Princess Switch, del 2018. 

I problemi delle rom-com natalizie (ieri e oggi)

I nostalgici dovranno fare i conti con la realtà. Le rom-com natalizie del passato hanno un sacco di problemi. Love Actually, ad esempio, ha subito negli ultimi anni un forte processo di rivalutazione, passando da film invernale perfetto a un garbuglio di buchi di trama e fatshaming. Semplicemente, il super cast ci aveva distratti. La gen Z esamina con nuovi occhi e senza occhiali dalle lenti rosa lo schema dell’amore festivo sullo schermo, scoprendo le sue falle e sottolineandole in maniera implacabile. Qualche esempio su tutti? Le sceneggiature sono pigre, i personaggi non approfonditi, gli uomini sono sempre rei di comportamenti scorretti, le donne sempre pronte ad accettarli di buon grado in nome di un lieto fine posticciamente speranzoso. Insomma, siamo pronti come spettatori a un nuovo modello di film romantico, ma forse il cinema ancora no. O non ci vuole neanche provare.

Un genere troppo schematico

Cosa ci offre, quindi, il panorama attuale? Diverse versioni, tutte un po’ costrette dalla schematicità del genere. La verità, infatti, è che questi film sono (quasi) sempre gli stessi. Se sono film natalizi e basta, di solito semplicemente un problema che si presenta a Natale viene risolto in maniera rocambolesca e grazie all’assistenza più o meno celata di una qualche manifestazione soprannaturale della festività o di Babbo Natale in persona, più o meno mascherato. Nel processo i protagonisti risolveranno anche qualcosa che si era inceppato, in se stessi o nel loro rapporto. Se a questo schema si affianca quello delle rom-com a questo calderone si aggiungono due persone che entrano in contatto, si piacciono o non si piacciono, un qualche tipo di diffidenza iniziale, contrasto o malinteso si mette tra di loro, unendoli o separandoli e, alla fine, tutto si risolve. Perché è Natale. E basta. Che ci si aggiunga lo scambio di persona, i viaggi nel tempo o addirittura una morte inaspettata (come in Last Christmas) non importa. Sappiamo già al momento di premere play quello che riceveremo. 

I film di Natale non tradizionali e la voglia di novità

Se, da un lato, è proprio per questo che ci piacciono così tanto - e non c’è nulla di male, dopotutto sono la copertina di Linus dell’intrattenimento invernale, qualcosa sotto cui rifugiarsi e da recitare a memoria con la famiglia, calorosi e ricostituenti, come una tazza di cioccolata calda con panna o un brunch con le amiche - forse è anche comprensibile essere arrivati a un punto di saturazione generale. È possibile che questa sensazione di familiarità e calore possa essere raggiunta solo tramite film ottusi e ripetitivi? Una soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi a film che sono solo sottilmente natalizi, e che si spostano invece su altri generi. Quest’anno, una proposta natalizia non convenzionale arriva da John Woo con Silent night, thriller in cui le azioni decisive, semplicemente, accadono a Natale, e in cui tutti sparano a tutti. Sicuramente di intrattenimento. Nei forum e in altri spazi online, si è cercato di trovare una sorta di Natale alternativo anche in film come Batman Returns o Die Hard. Se è la sensazione di familiarità che cercate, e non per forza l’albero di Natale, allora c’è The Blues Brothers, classico intramontabile talmente cozy che potrebbe anche essere definito un film festivo, malgrado non piova dal cielo neanche un fiocco di neve. E poi c’è Carrie Fisher con un bazooka.