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Il tuxedo ha fatto ritorno alla Milano Fashion Week

Dal glamour delle sfilate al rivoluzionario street style, l'iconico tuxedo si impone con nuove interpretazioni

Il tuxedo ha fatto ritorno alla Milano Fashion Week Dal glamour delle sfilate al rivoluzionario street style, l'iconico tuxedo si impone con nuove interpretazioni
Una modella con un completo giacca pantaloni realizzato da Yves Saint Laurent nel 1967.
Uno smoking della collezione haute couture primavera estate del 1967 di Yves Saint Laurent.

Il tuxedo, o smoking, è da sempre sinonimo di classe ed eleganza, ma in questa collezione FW 24/25, lo spazio è stato occupato da una marcata sensualità femminile. Sulle passerelle della Milano Fashion Week, hanno dominato i toni del black & white, declinati in un'armonia di eleganza e sensualità, senza perdere l'identità dei brand che lo hanno proposto con il loro accento preciso. Forse l'avevamo già intuito, infatti, lo street style che ha accompagnato le strade milanesi non era affatto impreparato sull'argomento.

Cosa caratterizza lo smoking?

Lo smoking, resta l'abito formale che dovrebbe essere sempre presente nel guardaroba di ogni uomo, o così si è detto fino a quando la moda non ha compiuto quel passo in più che ha portato il genderless a regnare sopra ogni cosa. Inglesi e americani ancora se ne contendono la paternità, dopo più di un secolo di popolarità: da James Bond in total black al blu navy, l'abito maschile go-to per un evento di un certo tipo è sempre stato il completo giacca, pantalone e cravatta in coordinato.

La storia dello dello smoking

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Uno smoking della collezione haute couture primavera estate del 1967 di Yves Saint Laurent.
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Una modella con un completo giacca pantaloni realizzato da Yves Saint Laurent nel 1967.

Partiamo dalle origini, ormai siamo abituate a ritrovare lo smoking nelle tendenze declinate al femminile, ma da dove è nato lo “scandalo”? Nel 1966, siamo nella boutique di un giovane couturier che poco più avanti fece la storia: osò vestire in blazer e pantaloni la donna, all'interno di una collezione couture che era in realtà un omaggio alla pop art: Yves Saint Laurent ha fatto la storia. La collezione FW 66/67 ha dato vita ai primi due smoking firmati Saint Laurent.

Nan Kempner, It girl newyorchese ante litteram, nel 1966 entrò in un ristorante di Manhattan, indossando uno smoking Saint Laurent. Comunicatole il divieto per le donne di cenare in pantaloni, leggenda vuole che la signora se li sfilò con estrema nonchalance, tramutando la giacca in mini-abito da sfoggiare a gambe nude. Ecco che nasce un mito, Saint Laurent rovesciò il dress code uomo-donna dell'epoca e il 2024 lo ringrazia particolarmente.

Il tuxedo nella collezione FW 24-25 di Dolce & Gabbana

Dolce&Gabbana, dal suo lato, continua a celebrare la sensualità del corpo femminile: Annalisa coi suoi look ci aveva già dato un assaggio durante il Festival di Sanremo, ma in passerella il fil-rouge è stato confermato. Sono stati presentati non uno, non due, ma una moltitudine di varianti che hanno consacrato il tuxedo alla massima rappresentazione della femminilità, tendenza che sarà dura a morire. La struttura fedele al brand e al made in Italy rende tutto più coerente. Nella sfilata l'incontro tra contrasti: maschile e femminile, rigore e sensualità si fanno strada passo dopo passo sotto le note di “Murphy’s Law” di Róisín Murphy, che racconta di una donna pronta a creare il suo lieto fine, senza alcun bisogno d’aiuto.

Il tuxedo nella collezione FW 24-25 di Versace

Versace sembra regalarci un tributo a Vivienne Westwood, una femminilità più strong, quasi punk, la pelle è protagonista tra pantaloni, mini abiti e guanti, ma i colori e le linee rimangono una conferma di questa smoking mania, tra versioni con pantaloni e l’abito longuette indossato dalla super modella Gigi Hadid.

Il tuxedo nella collezione FW 24-25 di Giorgio Armani

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Re Giorgio, come l’alta moda è ormai abituata a riferirsi quando si parla di una leggenda come Armani, ha puntato sul floreale, senza togliere spazio al suo marchio di fabbrica. Armani in verità da sempre procede imperturbato per la propria strada, interessato a mostrarci una lunga ed equilibrata ricerca di armonia.

Il tuxedo nello street style della Milano Fashion Week

Tra influencer e guest alle sfilate, le strade milanesi sono state un equilibrio perfetto di completi a ritmo di b&w, c’è chi ha optato per una versione più moderna e chi si è attenuto alla coordinata eleganza tipica di un tuxedo dove la qualità ne faceva da protagonista. Certo è che ormai è impossibile non stare al passo con la moda, soprattutto in tempo di Fashion Week dove si sa, Milano diventa uno show e il centro la sua passerella.