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Il ritorno della cotta di maglia

Dall'Oroton di Versace alla sfilata Gucci Love Parade, i dress con finiture metalliche sono il trend perfetto per i prossimi party look

Il ritorno della cotta di maglia Dall'Oroton di Versace alla sfilata Gucci Love Parade, i dress con finiture metalliche sono il trend perfetto per i prossimi party look

Naomi Campbell e Kate Moss sfavillanti in due slip dress argentati che si divertono a Diamonds are forever l’evento è un charity gala tenuto da De Beers e Versace nel 1999. Linda Evangelista mano nella mano col fidanzato Kyle MacLachlan che cattura i paparazzi in un tubino see-through di maglia metallica. Paris Hilton e Kendall Jenner che brillano come diamanti nell’outfit scelto per festeggiare i loro compleanni. Brigitte Bardot e Françoise Hardy, it-girl dorate della Space Age era. Dua Lipa che fa la linguaccia per un post su Instagram in un completino top e gonna nei toni del metallo. Tutte queste immagini diverse hanno una cosa in comune. No, non la palese coolness di donne iconiche. O almeno non solo. Ad unirle è la moda, la reinterpretazione unica ed irresistibile della cotta di maglia.

La maggior parte di noi associa istintivamente a questo materiale i cavalieri medievali, gli eroi della Tavola Rotonda, l’iconica Giovanna d’Arco o i protagonisti di serie tv come Merlin e Vikings, guerrieri forti e invincibili che usavano la maglia metallica per proteggersi dai colpi dei nemici. E non sbaglia perché dopo una certa popolarità nel Medioevo, la cotta di maglia finì nel dimenticatoio per tornare tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, declinata in forma di borse dalla Whiting and Davis, brand che forniva accessori a tutte le dive di Hollywood e può vantare anche una collaborazione con Elsa Schiaparelli. Il primo creativo a farla diventare veramente cool è stato però Paco Rabanne tra la metà e la fine degli anni '60, introducendolo tra i tanti materiali sperimentali che caratterizzavano (e ancora distinguono) i suoi outfit futuristici.

Anche se tra quelli che l'hanno usata ci sono stati grandi nomi come John Galliano o Alexander McQueen, per farla uscire da un territorio di sperimentazione legato alla Space Age, bisogna aspettare Gianni Versace. Nel 1982 l’iconico designer, con l’aiuto dell’atelier di Friedrich Münch riuscì a rendere la cotta di maglia quasi liquida, morbida, leggera e malleabile come la seta.  Versace portò in passerella una serie di abiti in finissima rete metallica chiamata Oroton. Questo materiale, capace di dar vita a creazioni bellissime, drappeggiate e sensuali, è diventato uno dei trademark della Maison, indossato dalle donne più belle e cool del mondo.

Nel 2021 la cotta di maglia è tornata protagonista, reintrodotta dagli stilisti per dare un tocco di glamour al nostro guardaroba, dopo gli outfit cozy e noiosi che hanno dominato il lungo periodo di pandemia e lockdown. I modelli proposti per la FW21 risultano perfetti come party dress da sfoggiare la notte di capodanno, ma anche per ogni occasione speciale del 2022. Il più cool e instagrammabile è sicuramente quello indossato da Mica Argañaraz alla sfilata di Coperni; mentre il più audace, accoppiato ad un make-up argentato che ricopriva parte del corpo della modella è la tunica metallica di Salvatore Ferragamo, così retro futurista che sembra uscita da una scena di Metropolis di Fritz Lang. Ogni brand reinterpreta l’Oroton di Versace secondo il proprio stile, giocando con ispirazioni medioevali, Studio 54 o ruggenti anni ’20 come hanno fatto Alessandro Michele per Gucci Love Parade e Nicolas Ghesquière per Louis Vuitton. C’è persino chi come COS l’ha reinterpreta in chiave sparkling tricot. Per un effetto ancora più speciale perché non esagerare aggiungendo accessori con paillettes e dettagli metallici, ma anche make-up siderale e nail art scintillante.