Tutti i problemi del fast beauty Conoscevate il fast fashion? Il fast beauty è ancora peggio (forse)

Quello del beauty è uno dei mercati in più rapida crescita al mondo, spinto da trend in continuo cambiamento, influencer culture e una domanda di massa sempre più insistente e diversificata. Dietro questo boom, però, come spesso accade, diversi lati oscuri, tra cui l'impatto ambientale alimentato da sprechi, inquinamento e pratiche poco etiche. Si sente spesso parlare di fast fashion, ma esiste anche il fast beauty, che mette al primo posto velocità e convenienza, sacrificando sostenibilità ambientale e di consumo. 

Cos’è il Fast Beauty? Capire la crescita incontrollata del settore

Il fast beauty, proprio come il fast fashion, si caratterizza per produzione rapida, trend effimeri e consumo di massa. È emerso principalmente come risposta all'influencer marketing, che detta tendenze sempre più veloci e che accelera i ritmi della produzione e della vendita. Riassumiamo le sue caratteristiche principali:

  • Frequenti lanci di prodotti: molti brand rilasciano più collezioni al mese per stare al passo con trend troppo veloci.
  • Minor costo, minor qualità: per mantenere convenienza e margini, i prodotti contengono spesso ingredienti sintetici e conservanti aggressivi.
  • Packaging di plastica: la maggior parte dei prodotti è confezionata in plastica monouso, non riciclabile o con imballaggi eccessivi.
  • Consumo guidato dai social: influencer e beauty influencer spingono all’acquisto impulsivo.
  • Scarsi sforzi per la sostenibilità: nonostante alcune dichiarazioni eco-friendly, la maggior parte dei brand di fast beauty non dà priorità a cose come sostenibilità nella produzione, approvvigionamento e gestione dei rifiuti.
@briannemwest It’s a no to fast beauty! Let’s not support this industry and instead support beauty brands doing the right thing - and only buying what we need! #fastbeauty #sustainability #greenwashing #beautybrand #beautybrandowner #crueltyfree #veganbeauty #plasticfree Halloween ・ cute horror song - PeriTune

Le conseguenze ambientali della Fast Beauty

Il peso ambientale del fast beauty è molto maggiore di quanto la maggior parte dei consumatori immagini. Dal momento dell’estrazione delle materie prime allo smaltimento dei prodotti, l’industria lascia un’impronta distruttiva sul pianeta. L’industria cosmetica produce oltre 120 miliardi di unità di rifiuti plastici all’anno, la maggior parte non riciclabili e destinati a discariche o oceani. Oltre alla plastica, il fast beauty contribuisce all’inquinamento idrico. Molti prodotti contengono sostanze chimiche tossiche che finiscono nei corsi d’acqua tramite lavaggi e smaltimento, danneggiando ecosistemi marini, suolo e persino l’acqua potabile. Qualche esempio? Microplastiche, solfati, oxybenzone e octinoxate. Ogni prodotto cosmetico ha un costo nascosto in termini di CO₂, dalla produzione delle materie prime alla distribuzione globale. I prodotti di fast beauty sono spesso realizzati in un paese, confezionati in un altro e venduti a livello globale. Il fast beauty solleva anche problemi etici legati a pratiche lavorative, trasparenza e crudeltà sugli animali.

Cosa possiamo fare? Il nostro ruolo nella crisi

Il comportamento dei consumatori influisce direttamente sulle tendenze di mercato. La paura di perdersi un trend (FOMO), la percezione di convenienza e la mentalità usa e getta alimentano la crescita veloce dell’industria. Senza un cambiamento collettivo nel modo di acquistare, i brand non hanno incentivi a diventare sostenibili.

@axiology_beauty Slow Beauty aka Making Makeup Mindfully #slowbeauty #fyp Pieces (Solo Piano Version) - Danilo Stankovic

Slow Beauty: l’alternativa sostenibile

Il movimento slow beauty promuove consumi consapevoli, formulazioni sostenibili e approvvigionamento etico. Riassumiamo i suoi pilastri:

  • Minimalismo: comprare meno, puntando sulla qualità.
  • Packaging sostenibile: materiali riciclabili, riutilizzabili o biodegradabili.
  • Formulazioni eco-friendly e non tossiche: evitare chimici dannosi e conservanti aggressivi.
  • Prodotti longevi e multiuso: soluzioni versatili invece di trend effimeri.
  • Trasparenza: tracciabilità ingredienti, lavoro etico e pratiche responsabili.

Siamo pronti a comprare di meno e meglio e a scegliere prodotti multiuso? A supportare brand etici e a snellire le nostre routine? A finire un prodotto prima di comprarne un altro? Sta a noi.