
Le giacche calde ma chic per l’inverno 25/26 Suggerimenti di shopping per non perdere lo stile anche quando le temperature si abbassano
Ci siamo. È arrivata quella stagione dell’anno in cui l’aria cambia e punge le guance, le vetrate dei bar si appannano, i pomeriggi si fanno bui, indolenti, e tutto quello che vorremmo davvero fare è rannicchiarci sul divano con una tazza di cioccolata calda fra le mani a guardare per l’ennesima volta Jude Law che interpreta Mister Tovagliolo. Quel momento dell’anno in cui ci ricordiamo che il cappotto non è solo un capo: è il nostro guscio, il nostro modo di presentarci al mondo quando tutto intorno diventa più freddo, più silenzioso, più ovattato. Ed è proprio ora che il guardaroba fa la sua selezione naturale: capi fuori, capi dentro, capi che non ci rappresentano più e altri che, appena li tocchiamo, ci fanno sentire capiti. L’inverno 25/26 è fatto di giacche calde ma chic, che riscaldano ma soprattutto raccontano, con colli che si chiudono come un abbraccio, trapuntature che scolpiscono forme, pelle lucida che cambia la postura, eco-pelliccia morbida che fa venire voglia di stare fuori anche quando il vento non perdona. Ecco una selezione delle giacche che trasformeranno ogni uscita in una piccola scena perfetta nel nostro film quotidiano, anche se la destinazione finale è semplicemente prendere il pane e tornare a casa in tempo per la terza tazza di cioccolata e il quarto rewatch di L’amore non va in vacanza.
Le giacche calde per l'inverno 2025, appena in tempo per l'arrivo del freddo polare
Il ritorno elegante del collo a imbuto
Il protagonista assoluto di quest’inverno? Il collo a imbuto. Alto, pulito, scolpito, torna come simbolo di eleganza contemporanea. Si alza intorno al viso come una scultura e disegna un profilo deciso, trasformando anche la giacca più essenziale in qualcosa di esteticamente memorabile. Lana e cashmere regnano nelle versioni più morbide e coccolose, mentre nylon e pelle regalano un twist più urbano e deciso. Così il guardaroba si riempie di capispalla che proteggono, definiscono, raccontano. Chi vuole una versione più strutturata, quasi da eroina cosmopolita che non teme il vento che fischia nei viali, amerà la Alta Vision Short Puffer Jacket di Rains, con la sua silhouette raffinata che ricorda un bozzolo futuristico e il tessuto PU resistente e totalmente antivento, è una giacca che nasce per affrontare i climi freddi, ma con una pulizia estetica da passerella nordica sotto zero. Molto bella e accessibile, con forte carattere urbano, è anche la giacca con collo alto di Parfois, oversize, morbida, lineare, con zip nascosta e chiusura a scatto. Volete una giacca da appuntamento importante dopo l’ufficio? Ecco la giacca in lana double Letizia di Max&Co., con la caratteristica linea A-line svasata e cinturini ai polsi. La pelle non resta fuori dal trend. Un esempio è la giacca Gamma di Soeur in pelle morbida, linee arrotondate, maniche lunghe e collo alto importante, con pinces posteriori che modellano il volume in un modo quasi scultoreo. Ancora pelle, ma con fascino più rilassato, per la Reinvented Suede Jacket di Róhe, bomber cognac in morbidissima pelle scamosciata con collo alto e bottoni automatici.
L’effervescenza senza tempo delle giacche in lana e in pile
Parliamoci chiaro: le giacche in lana sono l’abbraccio che nessun inverno dovrebbe negare. C’è sempre qualcosa di cinematografico nel modo in cui si posano sulle spalle. Sono versatili, preziose, con una capacità camaleontica che le rende bomber, blazer, cappe, biker ricche di carattere o poncho che si muovono con il vento. Tra tutte le soluzioni, continuano a essere il nostro porto sicuro. La Double Faced Wool Scarf Jacket di COS è una di quelle idee geniali che ci risolvono la vita: lana doppiata, motivo check e quella sciarpa integrata che scivola naturalmente sulla spalla come un accessorio che non dobbiamo ricordarci di prendere. È elegante, è funzionale e perfetta sia di giorno, con jeans chiari e stivali, sia di sera, sopra vestiti corti o midi. Ma anche in versione tecnica la lana conquista. Patagonia firma la sua Classic Retro-X Jacket in morbido pile riciclato certificato, con interni soffici e struttura anti-vento. È l’outerwear che immaginiamo addosso a qualcuno che esce da una baita con cappuccino matcha e guanti di lana grossa, ma si abbina perfettamente anche con un caffè da asporto e uno zainetto di pelle. Più cocoon, ma con carattere, è la giacca corto-liner di Arket, in pile con collo a imbuto e bordi a contrasto. Calda, semplice ma raffinata, perfetta sopra un denim scuro e un rossetto rosso. Da film di Sofia Coppola ma con i piedi sulle rotaie del tram 2.
Bomber, trapuntature e volumi controllati
L’inverno di quest’anno ama i volumi non enormi, non casuali, ma strutturati e controllati, capaci di scolpire la figura senza ingoiarla. E in questo campo il bomber è ancora re o regina. Torna in nylon, in lana, trapuntato o imbottito, nei classici colori neri, verdi o marroni, ed è la soluzione perfetta per chi ama uno stile cool ma non troppo studiato. Sessùn firma una delle interpretazioni più riuscite della stagione con la Coal River, trapuntata in nylon leggero idrorepellente, tutto rigorosamente riciclato e certificato. Sempre nella categoria bomber ma con un tocco più british troviamo il Pearl Hooded Puffer di Damson Madder, con cappuccio e maniche removibili, fodera leopardata, costruzione in materiale riciclato e quell’estetica cool girl di Londra. Divertente, sostenibile, super pratico. Non proprio un bomber né un piumino, ma la giacca PUFFERTECH di Uniqlo, con imbottitura ad alte prestazioni, collo morbido in pile removibile e interni studiati per trattenere il calore, resta un capo interessante perché pratica, affidabile, minimal ma mai banale. Torniamo a parlare di trapuntature con la giacca trapuntata di OOF con coulisse, collo alto, cappuccio integrato e vita regolabile. Più dritta per gli impegni di giornata, più stretta per la sera. È adattabile, furba, bella da vedere, ottima da vivere. Un capo che sa essere chic ma anche molto funzionale, è il Parka corto in nylon Chamonix di Herno, un capo tecnico con tecnologia Polartech, trapuntatura elegante e bottoni logati.
La pelle, vera o eco, rimane un classico
Difficile immaginare l’inverno senza parlare della giacca in pelle, reale o sintetica che sia. Quest’anno le proposte sono moltissime e sempre più sofisticate. Un modello che profuma di ragazza cool in metro con auricolare e capelli spettinati alla perfezione è la Cassel Faux Leather Jacket di The Frankie Shop, in eco-pelle lucida, morbida ma strutturata, perfetta con jeans, minidress o wide leg scuri. Minimal, Più teatrale e strutturata, la The Virgo Eco Leather di Nineminutes, in eco-pelle invecchiata con spalle forti e silhouette ampia e destrutturata. È una delle best seller del brand e si capisce al primo sguardo perché funziona con tutto. Chi soffre il freddo amerà il bomber in ecopelle di Acne Studios, con la silhouette cocoon ed avvolgente. Poi c’è la Sirius di Rouje, un bomber in pelle di montone, caldo, materico, profondamente estetico. Una di quelle giacche che ci fanno venire voglia di andare al mercato dei fiori con una baguette sotto braccio e gli occhiali da sole anche se piove. Piccolo budget? Una buona soluzione è la giacca reversibile in similpelle di Reserved, furba e multitasking con due identità, una più basic, una più da sera, in un unico gesto. Ideale per chi viaggia molto o cambia spesso scenario nella stessa giornata.
Ecopelliccia, morbidezza e un po' di glamour
La stagione porta con sé anche un ritorno deciso della pelliccia sintetica. Un capo che unisce al calore, un pizzico di teatralità e, spesso, di eccentricità. Tra le più desiderate c’è senz’altro la giacca Desigual disegnata da Monsieur Christian Lacroix, quella indossata anche da Sienna Miller con sfumature multicolor, tasche frontali e volume leggero. Più neutra, più minimalista, ma ugualmente coccolosa è la giacca in finta pelliccia di Stefanel, beige, soffice, calda, con quella eleganza morbida e rassicurante che funziona con denim, pantaloni sartoriali o un vestito midi con stivali alti. Altrettanto chic, ma con un prezzo più piccolo, la giacca in pelliccia sintetica di Mango. Una coccola urbana che mantiene un’allure raffinata senza risultare too much, perfetta per chi ama la pelliccia eco in chiave sobria e chic. Chi ama l’animalier, invece, può optare per il modello leopardato di Ba&sh o per quello della capsule Gap x Sandy Liang caratterizzato dalla stampa che ricorda il mantello di un cerbiatto (le macchie di Bambi sono una delle tendenze inaspettate di stagione).
Chi ha detto che bisogna scegliere?
L’inverno 2025/2026 ci propone molte giacche calde ma chic, che non uniscono estetica e funzionalità. Sono entrambe le cose, insieme. Riscaldano senza rinunciare allo stile, che rendono più poesia anche la passeggiata fino alla posta e che ci accompagnano nelle giornate più fredde con la stessa funzione di una colonna sonora e cioè supportarci senza rubare la scena, ma dandoci il feeling giusto. Perché uscire di casa col gelo sulle guance è sempre più facile se sappiamo che il nostro cappotto ci avvolge e protegge, essenziale ma deciso, caldo ma elegante, pronto al mondo anche quando uscire è l’ultima cosa che vorremmo fare. L’importante è sceglier il modello che più ci rappresenta. O sceglierne due, tre… tante quante sono le nostre personalità e i mood del momento.








































































