I colori della primavera 2026 secondo Pantone e la NYFW Dal Lava Falls al Burnished Lilac: dieci colori e sei neutri per giocare con la moda

Se la moda fosse un film, il colore sarebbe la colonna sonora. Senza di lui, tutto apparirebbe piatto, prevedibile, quasi noioso, un po’ come guardare un film muto senza musica di sottofondo. Alla New York Fashion Week Primavera/Estate 2026, invece, il colore è stato protagonista assoluto, trasformando ogni passerella in un palcoscenico vibrante. Pantone, con il suo attesissimo Pantone Fashion Color Trend Report Primavera/Estate 2026, ha deciso di alzare il volume al massimo, proponendo una palette che non è solo moda, ma una dichiarazione d’intenti. Non si tratta di una lista di tonalità da replicare, ma di un vero e proprio manifesto culturale che parla di libertà, di individualità e di coraggio. La Pantone LLC, definita non a caso “autorità globale del colore e fornitore di standard professionali nel settore del design”, ha firmato un report che sa di rivoluzione cromatica. Una rivoluzione che non chiede il permesso e che, stagione dopo stagione, ci ricorda che la moda non è mai neutrale, ma è un linguaggio attraverso il quale raccontiamo chi siamo e cosa vogliamo diventare.

Una palette ribelle per la primavera 2026

Quest’anno, il messaggio è cristallino: libertà totale. I colori della NYFW SS26 sono ribelli, “svincolati dalle norme convenzionali”, e non si lasciano imbrigliare da nessun diktat. Dimenticatevi le vecchie regole su cosa si abbina a cosa: il nuovo mantra è che ogni accostamento è possibile, se racconta la vostra storia. Non esiste più il “giusto” o lo “sbagliato” quando si tratta di cromie. Esiste solo la capacità di esprimersi. E proprio in questo sta il cuore della tendenza: usare il colore come un megafono, un segno di identità. Mentre l’intelligenza artificiale sembra voler rendere tutto uniforme, preciso e standardizzato, secondo Pantone dobbiamo aspettarci un’esplosione di nuance che celebrano l’imperfezione e l’imprevedibilità, cioè la cosa più umana che ci sia. La palette è pensata come una barriera gioiosa contro l’omologazione: un mix audace di tonalità calde e familiari che si intrecciano con tinte vibranti, neutri rilassanti e tocchi giocosi. Ogni look diventa così una piccola rivoluzione estetica, un invito a riscoprire la gioia di vestirsi senza regole e senza costrizioni.

Un arcobaleno con carattere

Dentro questa palette ci sono emozioni, non solo colori. C’è l’Alexandrite, verde ottanio saturo e raffinato, che porta con sé un’aura di eleganza discreta ma irresistibile, come un gioiello nascosto da scoprire. Poi arriva il fuoco scenico di Lava Falls, un rosso teatrale che accende qualsiasi outfit e trasforma anche un semplice look quotidiano in un grido di forza e determinazione. Accanto a queste tinte esplosive, il White Onyx porta respiro e leggerezza, bianco luminoso che sa di purezza e di nuove possibilità, mentre il Sage Green diventa il nostro rifugio visivo, la tonalità capace di calmare e riequilibrare come una passeggiata lenta tra alberi e natura. La magia sta proprio qui: minimalismo e massimalismo che convivono, dialogano e si arricchiscono a vicenda. È un mix che racconta la voglia di sperimentare, di mettere insieme ciò che sembra inconciliabile, di scoprire nuove silhouette e combinazioni cromatiche che non hanno paura di osare. Come ha detto Leatrice Eiseman, direttrice del Color Institute, oggi i giovani mescolano senza timore righe, quadri, pois e stampe contrastanti, trasformando quello che un tempo era considerato “errore” in pura originalità.

I magnifici dieci

Ora veniamo al cuore pulsante del Pantone Fashion Color Trend Report Primavera/Estate 2026: i dieci colori protagonisti. Ognuno con un carattere preciso, ognuno con una storia da raccontare. L’Acacia 13-0640 è un giallo brillante con sfumature verdi, capace di illuminare qualsiasi combinazione, soprattutto se abbinato al blu intenso di Marina 17-4041, che porta con sé la profondità del mare. Poi troviamo Muskmelon 15-1242, un arancione frizzante e vinilico che trasuda energia e che funziona tanto da solo quanto in giochi di colore audaci. Alexandrite 18-4835, con il suo blu-verde sorprendente, ci ricorda che la primavera non deve per forza essere fatta di tinte pastello: anche le tonalità più inaspettate possono diventare must-have. Il potente Lava Falls 18-1552 non ha bisogno di presentazioni: è il colore che indossi quando vuoi sentirti invincibile. A lui si affiancano i due rosa, Dusty Rose 17-1718 e Tea Rose 16-1620, che evocano romanticismo e dolcezza ma sorprendono quando si mischiano con tonalità più forti come Lava Falls. E poi c’è l’enigmatico Amaranth 19-2410, viola profondo che porta con sé mistero e seduzione, Burnt Sienna 17-1544, con il suo richiamo alla natura e alla terra, e infine il Burnished Lilac 15-1905, che sa di nostalgia e vintage, un colore che sembra raccontare storie passate e al tempo stesso reinventarsi nel presente.

I neutri da avere sempre nell’armadio

A dare equilibrio a questa tavolozza ci sono i sei neutri, che Pantone ha scelto con cura per garantire stabilità e infinite possibilità di abbinamento. Coffee Bean 19-0915 è un marrone cioccolatoso e vellutato, perfetto per dare corpo ai look. White Onyx 12-4300, con la sua luminosità, porta respiro e luce. Rhodonite 19-3838 rivisita il blu navy rendendolo un colore senza stagione, sempre attuale. Il Sage Green 15-0318 diventa sinonimo di equilibrio e serenità, mentre il profondo Sycamore 19-5917 richiama le radici della natura, la forza della foresta. Infine, l’Angora 12-0605 chiude con la sua delicatezza tattile, un beige soffice che invita a un contatto sensoriale con i tessuti. Questi neutri non sono secondari: sono il terreno fertile su cui far sbocciare i colori più accesi.

Moda come antidoto al grigio

E mentre il mondo fuori dalle passerelle continua a vivere tempi turbolenti (con guerre che infuriano, dazi che oscillano e la fiducia dei consumatori che vacilla) la moda risponde con ironia, coraggio e tanto colore. La palette del Pantone Primavera/Estate 2026 diventa così un antidoto al grigiore, una dichiarazione di resilienza collettiva. Non si tratta solo di estetica, ma di filosofia di vita. Indossare questi colori è un atto politico, un gesto di affermazione personale che dice: “Io ci sono, io scelgo, io non mi lascio piegare dal pessimismo”. È il trionfo della resistenza gioiosa, quella che trasforma il quotidiano in una festa, quella che ci invita a riscoprire la bellezza delle piccole cose anche quando tutto sembra complicato. Così, seguendo l’invito di Pantone e della NYFW, osiamo, mescoliamo, divertiamoci. Perché la vita è troppo breve per vestirsi solo di grigio.