Guida di sopravvivenza ai viaggi di gruppo Come dividere le spese in vacanza senza drammi o sorprese (e rimanendo amici)

Agosto è dietro l’angolo, e questo significa una sola cosa: ferie. C’è chi sogna tramonti greci con margarita alla mano, chi l’alba dopo sei ore di techno a Ibiza, chi si sente chiamata dalla montagna (ma solo se c’è una spa) e chi ha prenotato un volo di sola andata per Bali con zaino in spalla e situationship in pausa. Qualunque sia il tuo piano, se non parti da sola, preparati ad affrontare l’esperienza spirituale che qualsiasi amicizia si trova a superare almeno una volta: la divisione delle spese. Organizzare un viaggio di gruppo, infatti, è una danza delicata tra desideri, limiti di budget e messaggi vagamente passivo-aggressivi nei gruppi Whatsapp. Si può fare - anzi, si deve fare - ma serve un minimo di strategia. Ed è qui che entriamo in scena noi, con cinque regole (non) scritte per evitare crisi finanziarie, amicizie finite nel patio di una casa Airbnb con piscina a sfioro e silenzi imbarazzanti a colazione.

Come dividere le spese in una vacanza tra amici

1. Chiedere "quanto possiamo spendere?" non è indelicato

Non sai mai davvero quanto guadagna o spende una persona, anche se è la tua BFF da anni. Quindi niente supposizioni: prima di prenotare location, esperienze o ristoranti, chiedi. Puoi semplicemente creare un sondaggio sul vostro gruppo Whatsapp. Oppure, se non ti va di farlo in maniera esplicita, usare un Google Form anonimo come suggerisce The Cut: indica più fasce di prezzo per ciascuna attività e ciascuno sceglierà quella che meglio gli si addice. A quel punto sceglierai il budget più gettonato. Patti chiari, amicizia lunga. Letteralmente. 

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2. Nomina una CFO della vacanza

Ovvero un Chief Financial Officier (tradotto, il Capo delle Finanze). C’è sempre una persona che sa compilare fogli Excel anche da ubriaca: lascia che tenga le fila del budget, divida le spese e ricordi a tutti che il check-out è alle 10. Se sei tu, onore e onere (e prepara già una cartella Splitwise). Se poi il viaggio riguarda una meta in cui i pagamenti elettronici non sono così diffusi, meglio organizzare una cassa comune con i contanti: occhio a non perderli.

3. Le app per dividere le spese sono le tue migliori amiche

Splitwise, Settle Up, Tricount, Splittr: usale. Così ogni spesa rimarrà tracciata e potrete dividere tutto in tempo reale, senza incorrere nel rischio di perdersi debiti (o crediti) per strada. Occhio al grande dilemma: cena divisa alla romana o ognuna paga quello che ha ordinato? La scelta è sempre ardua, soprattutto se sei l’unica sobria mentre le altre stanno già ordinando il terzo Negroni. Non dimenticare, poi, di munirti di un app per trasferire facilmente il denaro: da Satispay a PayPal, passando per Revolut (utile soprattutto all’estero, per evitare commissioni stratosferiche sui pagamenti). 

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4. Lascia spazio all’imprevisto

Sei in vacanza, non in gita scolastica. Qualcuno farà tardi, qualcuno si innamorerà di un local, qualcuno vorrà solo dormire. Più sei flessibile, più sopravvivi. E preparati anche a qualche piccolo, potenziale, conflitto: parlare di soldi è scomodo, ma ignorarli è peggio.

5. Non prendertela se qualcuno dice "no"

Non tutti potranno venire, e va bene così. Non tutti vorranno fare la gita in barca o la cena gourmet, e anche questo va bene. Creare uno spazio in cui ognuna si senta libera di esserci (o no) è il vero lusso di un’amicizia adulta. E poi il segreto rimane sempre trovare un equilibrio: magari non una villa hollywoodiana, ma neanche un ostello. Niente ostriche e champagne ogni sera, ma neanche cena da asporto. Alla fine l’obiettivo è condividere: non importa troppo dove, come, ma con chi.