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Billie Eilish: coming out o outing?

Ecco cosa è successo tra la star e Variety

Billie Eilish: coming out o outing?  Ecco cosa è successo tra la star e Variety

Se c’è una cosa che la cronaca rosa ci ha ricordato nelle ultime settimane è che amiamo sbirciare dallo spioncino della serratura e conoscere ogni più intimo segreto delle celebrità. Specialmente se riguarda la sfera amorosa. Da Ilary Blasi, che in Unica ci regala uno scorcio pruriginoso sul suo matrimonio con Totti, sul tradimento e lo slut shaming subito dall’ex marito e dalla stampa, fino a Belèn che parla della storia d’amore travagliata e sofferta con Stefano De Martino, non possiamo fare a meno di origliare, curiosare, commentare. Certi meccanismi fanno, più o meno consapevolmente, parte di tutti noi. E va relativamente bene finché sono i diretti interessati ad aprirsi raccontando di love story e dettagli personali, ma è diverso quando, come è accaduto a Billie Eilish, non è così. La cantautrice è al centro dell’attenzione per le dichiarazioni sul suo orientamento sessuale fatte durante un’intervista con Variety che il magazine ha pubblicizzato come un coming out da parte di Eilish. Peccato che, come ha fatto notare la star, le cose non siano andate esattamente così. Facciamo un po’ di chiarezza sulla vicenda. 

La differenza fra coming out e outing

Billie Eilish ha fatto coming out. No, le hanno fatto outing. C’è una differenza tra le due espressioni, anche se vengono ancora spesso usate come sinonimi. Un individuo fa coming out quando decide di dichiarare apertamente, volontariamente e in prima persona la propria omosessualità a familiari, amici e conoscenti. Si tratta dell’abbreviazione della frase idiomatica inglese coming out of the closet, letteralmente uscire dall’armadio, quindi uscire allo scoperto. Al contrario, invece, la locuzione outing deriva dal verbo transitivo "to out ", cioè "buttare fuori", ed indica la rivelazione dell’omosessualità di qualcuno da parte di qualcun altro, senza il consenso della persona interessata. Ed quello che è capitato ad Eilish.

Cosa ha detto Eilish nell’intervista a Variety

Il 13 novembre Variety ha pubblicato una cover story dedicata a Billie Eilish. Nell’intervista, che in origine doveva essere incentrata sulla sua carriera e su What Was I Made For?, hit che potrebbe far guadagnare alla star la sua seconda nomination all’Oscar, Eilish ha iniziato a parlare del rapporto con il suo corpo e con l’universo femminile. Dichiarazioni che la testata e Katcy Stephan, giornalista e social media editor di Variety, hanno interpretato come un coming out. In realtà, poteva essere sia un riferimento al proprio orientamento sessuale, sia una riflessione sulla sorellanza sia un semplice attestato di stima verso le donne. Eilish ha detto che solo recentemente e dopo un lungo percorso di crescita personale, di accettazione personale e di riscoperta della propria femminilità "sto diventando una persona che amo davvero, sto facendo cose di cui vado fiera. In un certo senso credo di essermi svegliata soltanto adesso". Poi ha raccontato del suo corpo e di come ci sia voluto tempo per sentirsi a proprio agio nella sua pelle, tanto da cambiare look e indossare capi più convenzionalmente "girly": "Non volevo che le persone avessero accesso al mio corpo anche solo a vista. Non ero abbastanza forte per mostrarlo. Se lo avessi fatto all'epoca sarei stata devastata dai commenti delle persone. Non mi sono mai sentita come una donna, ad essere onesta. Non mi sono mai sentita desiderabile, femminile. Devo convincermi che sono una ragazza carina. Mi identifico come "She/Her" ma non mi sono mai sentita davvero come una ragazza"

Le parole che hanno fatto sentire autorizzato Variety a parlare di coming out

Infine, Eilish ha pronunciato delle frasi che sia secondo l’intervistatrice sia secondo il magazine equivalevano ad un coming out: "Non ho mai sentito di potermi relazionare molto bene con le ragazze. Le amo così tanto. Le amo come persone. Sono attratta da loro come persone. Sono attratta da loro per davvero ma sono anche intimidita dalla loro presenza e dalla loro bellezza". Molto probabilmente, se l’articolo non fosse stato impostato in un certo modo e la news ripresa da altri giornali, siti e social, una volta letto le parole di Billie, la cosa sarebbe finita lì, senza l’enorme eco mediatica che, invece, ha avuto.

No, Billie non aveva intenzione di dichiarare la propria bisessualità

Billie ha avuto modo di chiarire la sua posizione sull’articolo qualche settimana dopo la sua pubblicazione. Incalzata dalle domande sul suo orientamento sessuale durante l’evento Hitmakers di Variety, Eilish ha precisato con un misto di ironia e imbarazzo: "Non volevo fare coming out e neanche un grande annuncio. Pensavo fosse ovvio e che la gente già lo sapesse. Io la vivo con tranquillità da sempre, anche prima di parlarne, non ho mai avuto problemi… Sono sincera". E ha aggiunto. "In quell’intervista ne ho parlato in maniera molto spontanea e naturale, dando per scontato che chi mi segue sapesse già tutto. Mi chiedo: Perché non possiamo semplicemente esistere?". Più tardi è tornata sull’argomento con un post sul suo profilo Instagram. La star ha postato l’immagine delle sue gambe con pantaloni e slip abbassati mentre è seduta in una posizione che ricorda una persona sul WC, altro momento decisamente intimo, accompagnata dalla didascalia: "Grazie Variety per il premio e anche per avermi costretto all'outing sul red carpet alle 11 di mattina anziché parlare di qualsiasi altra cosa molto più rilevante. Mi piacciono i ragazzi e le ragazzi, lasciatemi in pace su questo argomento per favore. Letteralmente chi se ne importa, ascoltate What was I Made For?".

Quanto successo a Eilish non è solo una violazione della sua privacy, ma una sorta di aggressione

Non c’è dubbio che quando una persona, soprattutto, una celeb decide di fare coming out può dare forza e aiutare molti nel percorso di accettazione e di condivisione della propria omosessualità, contribuendo anche a supportare e normalizzare nella nostra società ancora troppo patriarcale, omofoba e bigotta lotte e diritti della comunità LGBTQIA+. Del tutto diverso è quando non è la persona interessata a rivelare dettagli intimi di sé e della sua vita, ma sono altri o, peggio ancora i media in cambio di più views, a farlo al suo posto. In questo caso si tratta non solo di una mancanza di rispetto, ma di un abuso, di un’aggressione. Quanto successo a Eilish non è solo una violazione della sua privacy, ma una sorta di aggressione. Dovrebbe spettare ad ognuno di noi decidere se e quali informazioni condividere e rendere pubblico. E, anche nel caso delle celeb dovremmo imparare a rispettare le boundaries, frenando la nostra curiosità e il bisogno compulsivo di sapere. Ok, la fama è bella, ha tanti vantaggi e forse il gossip può essere innocuo. Ma, a volte, quando tocca determinati argomenti prevaricando l’interessatə dovrebbe fermarsi. Perché ha un prezzo e potrebbe ferire in maniera grave e indelebile. E chi ci giustifica a chiedere a una celeb di pagare quel prezzo solo perché altri aspetti della sua vita sono sotto i riflettori?