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Come ci si comporta a un concerto nel 2024?

Tra esagerazioni e incidenti, la Gen Z sembra aver dimenticato il senso della misura

Come ci si comporta a un concerto nel 2024? Tra esagerazioni e incidenti, la Gen Z sembra aver dimenticato il senso della misura

L'estate scorsa sembrava fosse diventata una mania, una moda negativa, una brutta abitudine quella di lanciare cose sul palco di un concerto, mirando direttamente all'artista. Era successo a Bebe Rexha, a Harry Styles, a Billie Eilish. Era successo a Pink, che aveva ricevuto un'intera ruota di formaggio e le ceneri della madre di una persona tra il pubblico, e non aveva saputo giustamente come reagire. Gli appelli si sono sprecati. Basta lanciare cose sul palco! Sacrosanto, e alla base di qualsiasi comportamento civile. Eppure pare proprio che alcune regole di comportamento ed etichetta ai concerti siano andate perdute, e che al posto loro ne siano arrivate di nuove. 

Quanto dura e cosa portare a un concerto: regole generali

Basandosi su alcune considerazioni di buonsenso, possiamo dire senza paura di essere smentiti che è una buona idea arrivare sul luogo del concerto in orario o in anticipo (di quante ore è a nostra discrezione, i fan più giovani hanno elaborato dei sistemi per creare delle file anche 12 ore prima, con tanto di numerino e pause concesse per andare alla toilette, lo abbiamo visto ad esempio con Harry Styles a Campovolo). Consigliamo inoltre di controllare per bene le regole riportate sul biglietto e sul sito della location, perché potrebbero esserci leggere variazioni che potrebbero costringerci a dover buttare all'ingresso qualcosa a cui tenevamo o semplicemente a rallentare la fila. Si possono portare bevande? E macchine fotografiche e caricabatterie per lo smartphone? Di che misura deve essere la borsa, il marsupio o la tracolla? C'è la possibilità di mangiare qualcosa una volta entrati o è meglio arrangiarsi prima? Cerchiamo di arrivare preparati. Se c'è da stampare il biglietto, facciamolo, se c'è da scaricare il QR Code, pure. Lanciare cose sul palco è sempre sconsigliato, nel dubbio. Se la location lo consente potrebbe avere senso portare qualcosa da mangiare, se è all'aperto in estate meglio armarsi di crema solare e di un cappello. La durata dipende dall'artista o dalla band: ci sono concerti che durano poco più di un'ora, altri che ne durano anche due. L'abbigliamento, invece, dipende dal clima e dalla tipologia di concerto, ma in generale ha senso vestirsi in maniera comoda, che non impedisca i movimenti. Andando sul sottile, c'è poi chi dice che mettere il merch della band è un po' nerdy, mentre tra i più giovani è tutto diverso: sui social vediamo spesso outfit costruiti per l'occasione, che si riferiscono a una canzone o a un verso della canzone. Basti pensare ai look per l'Eras Tour di Taylor Swift.

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I social network esagerano?

A queste regole se ne aggiungo altre, un po' meno rigide. C'è chi dice che non si debba tenere alto il telefono per tutto il tempo, per non rovinare l'esperienza di chi ci sta vicino (e la nostra). C'è chi dice che la fila all'ingresso debba essere rispettata al millimetro, e che non ci sia possibilità di superare o di sgomitare. C'è anche chi - soprattutto sui social network - preferirebbe che tutti stessero zitti e che non ballassero o urlassero troppo, perché altrimenti i video vengono male e non si riesce a sentire bene l'artista o la band che si è pagato per ascoltare con attenzione. Tutte regole forse un po' eccessive, che ci ricordano non solo della pandemia che abbiamo vissuto, ma anche del fatto che siamo sempre più disabituati a stare in luoghi affollati. Dall'altra parte, infatti, un'orda di concert goers risponde: cosa andiamo a fare se non cantiamo, urliamo e balliamo? 

@rawcritix Proper Concert Etiquette (my version) shoutout to original post: @Andrea Streicher original sound - Raw Critix

E allora, come dobbiamo regolarci? Il galateo da concerto nel 2024

La questione si fa soggettiva. Cosa è per noi un concerto? Un'occasione catartica di esplosione delle energie? Un incontro quasi sacro al cospetto del nostro idolo? Qualcosa che vogliamo sì vivere ma anche e soprattutto documentare per ricordare e per raccontare la nostra esperienza sui social? I concerti sono una cosa varia e variegata. Esiste un mondo di differenza, ad esempio, tra quello di Taylor Swift, quello dei Metallica e quello di una piccola band che suona in un sottoscala sotto a un pub-birreria. Si aggiunge anche la differenza di postazione. Siamo davanti al palco o sugli spalti? Insomma, non c'è una riposta univoca. L'unica cosa che possiamo dire è che è importante anzi fondamentale rispettare i nostri vicini di posto e l'artista, e che a volte potrebbe essere necessario scendere a compromessi e sopportare qualche piccolo comportamento che va contro la nostra idea di cosa vuol dire essere a un concerto, per un'esperienza il più possibile bella, piacevole e senza grossi bronci. E che la stagione dei concerti inizi!