
Emily in Paris diventa grande (e fa un salto a Venezia) Dopo Roma c’è un’altra città italiana pronta a fare da palco alla serie Netflix per la sua quinta stagione

Emily in Paris. Ma anche Emily in Rome e, con l’ultima puntata della quinta stagione, persino Emily in…Venice. È nella città galleggiante che si è svolto l’incontro col cast dello show creato da Darren Star, papà di un cult come Sex and the City, confermando l’amore che la serie prova per l’Italia. Non preoccupatevi, quello di Venezia è l’unico piccolo spoiler sulle nuove dieci puntate in arrivo dal 18 dicembre su Netflix, di cui ci hanno raccontato qualcosina di più i protagonisti a partire dalla Emily del titolo, Lily Collins: "Intanto si può dire che Emily ha corso parecchio sui tacchi nelle prime stagioni, mentre ora è arrivato il momento di scegliere scarpe più basse". Una maniera per dire che la protagonista sta crescendo e, non tralasciando lo stile, sta imparando a stare dritta sulle proprie gambe, pur con gli ostacoli amorosi e lavorativi di fronte a cui continua a metterla la serie. "Credo che in ogni stagione Emily sia cresciuta e diventata sempre più matura", prosegue l’attrice. "Nella prima stava ancora cercando la propria voce, mentre adesso che ne ha una prova ad utilizzarla al meglio sia sul posto di lavoro che nelle relazioni. Arriva per tutti il momento nelle proprie vite in cui si mettono in prospettiva i drammi ed ora è successo anche a lei".
Emily in Paris, il cast della prossima stagione in onda su Netflix
Ad accompagnarla c’è l’immancabile capa Sylvie, l’irresistibile Philippine Leroy-Beaulieu, che a sua volta attraversa una trasformazione del proprio personaggio, intenta forse per la prima volta nella sua vita a dover affrontare il fallimento: "Sylvie è una donna sofisticata, ironica, ma ha saputo essere anche terribile con Emily e, devo dire, non mi è dispiaciuto mostrare questa sua durezza. Però è arrivata al punto in cui l’armatura si è rotta e questo la porterà a confrontarsi con un disordine interiore fatto di domande sia sul lavoro che sull’amore". Insieme a loro Ashley Parker, la migliore amica di Emily, il cui comportamento metterà alla prova il loro legame: "All’inizio Mindy non aveva molto da perdere", spiega l’interprete. "Invece ormai ha investito tanto nelle relazioni intraprese nella serie e ciò significa che le conseguenze rischiano di essere più alte. La sorellanza tra lei e Emily, infatti, verrà messa alla prova". Parker ha dovuto affrontare sfide artistiche inedite, ma soprattutto con Emily in Paris ha potuto mostrare i suoi vari talenti, primo tra tutti il canto: "Mia nonna non ha mai potuto vedermi esibire perché avrebbe significato prendere un aereo e fare molte ore di volo. Perciò per me è gratificante essere in uno show simile in cui esibirmi e che molti possono guardare, perché posso connettermi con tantissime persone. Qualcosa che anche il teatro mi permette, ma Netflix è senz’altro una piattaforma molto più larga".
Eugenio Franceschini, il ritorno nella quinta stagione
A tenere in alto la bandiera italiana è Eugenio Franceschini, introdotto nella quarta stagione col personaggio di Marcello Muratori e di ritorno come interesse amoroso della protagonista anche in Emily in Paris 5. Spetta inoltre a lui fare da ambasciatore a Venezia a Emily, dopo essere già stato il suo Cicerone nella capitale: "Per me Roma rappresenta gli anni della formazione, ma anche della libertà assoluta, in cui non avevo quasi nulla, ma ero pieno di sogni. Venezia, invece, è semplicemente la città più bella del mondo. Sono stato contento che, in quanto Marcello, ho potuto portare Emily in questi miei due luoghi del cuore". Di fatto è per la loro bellezza che Darren Star ha scelto Roma e Venezia: "Parigi resta il cuore di Emily in Paris, ma sentivo il bisogno di espandere il mondo della protagonista e, per farlo, mi servivano dei posti che fossero pieni di fascino", racconta il creatore, a cui è impossibile non chiedere se vede già la sua protagonista da qualche altra parte. "Ci sono tanti posti che amerei visitare o in cui vorrei girare. Ma non si è mai trattato di spostarsi. Lo show continua infatti a chiamarsi Emily in Paris, Parigi è casa. E semmai la protagonista dovesse nuovamente viaggiare è perché sarà la storia a condurla altrove, in maniera del tutto organica all’interno del racconto".
Per concludere, è impossibile non tornare su uno dei punti che, più di tutti, ha contraddistinto la serie Netflix: i look dei suoi protagonisti. "Nella prima stagione Emily ha molti pensieri e molte cose da dire e invece che esprimere tutto a parole decide di farlo attraverso i vestiti, così molti suoi outfit sono colorati e luminosi", spiega Lily Collins. "Quattro stagioni dopo quelle caratteristiche si tramutano in abbinamenti più attenuati, che magari sono meno misti o colorati, pur non meno audaci. Per me è come se emergesse una sua maggiore sicurezza interiore".

























































