Letture da spiaggia transfemministe da mettere in valigia Romanzi, saggi e grandi classici

Hai presente quei consigli sulle letture "leggere" da portare in vacanza? Romanzi rosa, thriller da aeroporto, autobiografie famose? Ecco, dimenticali per un attimo. L’estate è il momento perfetto per lasciarsi attraversare da voci nuove, riflessioni scomode e desideri liberi. Questa selezione di libri fa bene al cuore, al cervello e alla lotta: per decostruirsi, interrogarsi ed emozionarsi. Sotto l’ombrellone, in treno, su una panchina o nel letto dopo una lunga giornata di sole. E se volete sapere qualcosa sulle nuove uscite, allora andate qui

Grandi classici transfemministi da leggere per l'estate 2025

Donne, razza e classe di Angela Davis (1981) 

Testo fondativo del pensiero intersezionale. Angela Davis, filosofa, attivista e icona del femminismo nero, smonta il mito di un femminismo universale. Mostra come la lotta delle donne bianche borghesi abbia spesso escluso o ostacolato quella delle donne nere, povere e sfruttate. Attraverso l’analisi della schiavitù, del lavoro domestico, della contraccezione e del diritto all’aborto negli Stati Uniti, Davis dimostra quanto siano intrecciati classe, razza e genere. Un testo duro ma necessario, che invita a disimparare il femminismo mainstream e a riconoscere i propri privilegi. Come dice Davis: "Il femminismo deve essere antirazzista, anticapitalista, anticarcerario. Altrimenti, non è femminismo".

Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf (1929)

Un piccolo capolavoro di lucidità e ironia. Scritto come una lunga conferenza, parte da una provocazione semplice: per scrivere romanzi una donna deve avere soldi e una stanza tutta per sé. Da qui Woolf riflette sul silenzio storico delle donne nella letteratura, sull’esclusione dalle università e dalle biblioteche, sulla miseria materiale che ha impedito loro di creare liberamente. Un invito attualissimo a pretendere spazio, autonomia economica e dignità intellettuale per ogni persona marginalizzata.

@francescasabaini bellissimo

Il secondo sesso di Simone de Beauvoir (1949)

In due volumi, quest'opera analizza come la donna sia stata storicamente costruita come "l’Altro" rispetto all’uomo, ridotta a corpo, oggetto di desiderio o funzione sociale. Il suo contributo più celebre e radicale è l’affermazione che "donne non si nasce, lo si diventa", anticipando il concetto di genere come costruzione culturale. Un’opera densa, filosofica e ancora rivoluzionaria, che ha fondato il femminismo moderno europeo e ispirato intere generazioni. 

Saggi contemporanei per allenare lo sguardo critico

Dopo il Covid qualcosa si è rotto, o forse si è sbloccato. Negli anni della pandemia abbiamo vissuto una compressione senza precedenti delle nostre vite quotidiane, relazionali e affettive. La solitudine, la fatica invisibile della cura, il bisogno profondo di connessione e di senso sono diventati temi centrali. In quel momento, quando tutto sembrava sospeso, il femminismo si è aggiornato, trovando nuovi linguaggi, urgenze e voci. È nata una nuova ondata più diffusa e collettiva.

Il femminismo contemporaneo è diventato una lente sempre più sfaccettata per leggere il mondo. Tocca tutto: come cresciamo i figli, come lavoriamo, come ci vestiamo, come viviamo la malattia, il corpo, il desiderio, il tempo. I temi si sono moltiplicati: cura, salute mentale, genitorialità, ciclo, linguaggio, lavoro di cura, transfemminilità, neurodivergenze, diritti riproduttivi, pornografia, piacere, ambiente. In questo contesto ho sentito il bisogno di scrivere il libro Gli Svedesi lo fanno meglio: come un’educazione affettiva e sessuale di stampo nordico può cambiare il nostro Paese (in meglio), edito da Rizzoli (2024). Il titolo è ironico, ma la proposta è serissima: partire dall’educazione affettiva e sessuale per ripensare il presente. L’educazione sessuoaffettiva, infatti, è un pilastro trascurato del nostro sistema scolastico e culturale, eppure è alla base di una trasformazione sociale ampia, profonda e duratura. Attraverso il paragone con il modello educativo svedese racconto i nodi culturali, strutturali ed emotivi che bloccano l’Italia e immagino un’educazione trasversale e transfemminista, che si colleghi a molte altre battaglie: parità di genere, prevenzione della violenza, benessere mentale, rappresentazione dei corpi, giustizia sociale. Non si tratta di "insegnare il sesso", ma di offrire strumenti per abitare la propria soggettività in modo libero, consapevole e responsabile. 

Sex Positive. La rivoluzione gentile che sta cambiando la sessualità a cura di Filippo Maria Nimbi (Laterza 2024)

Affronta con rigore e chiarezza un paradosso: il sesso è ovunque, dalle serie tv alle dating app, dalle pubblicità alla pornografia, eppure il silenzio è ancora assordante. Viviamo in un’epoca ipersessualizzata ma dominata da una cultura sex negative, che considera il sesso qualcosa da controllare, contenere e ridurre a pericolo o colpa. Perché i tabù resistono? Perché anche tra amici si parla di sesso solo entro certi copioni? Perché se ne tace spesso nelle relazioni di lunga durata? Perché non si discute apertamente a scuola, nei media o in famiglia? Quali sono le nostre paure? Sex Positive risponde a queste domande con contributi di psicologə, attivistə, ricercatorə e educatorə, guidati dal lavoro curatoriale di Filippo Maria Nimbi. Il libro propone un’alternativa basata su gentilezza, consapevolezza e rispetto, invitando a esplorare la sessualità senza vergogna. Non è un invito al sesso per tutti, ma alla libertà di desiderare o non desiderare.

Le signore non parlano di soldi di Azzurra Rinaldi (Fabbri 2023)

Si sente spesso dire che "le signore non parlano di soldi", perché una donna che lo fa viene ancora vista come ambiziosa, materiale o venale. Azzurra Rinaldi, docente di Economia politica all’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, vuole superare questo tabù parlando di economia e di come la discriminazione di genere danneggi tutti, anche il portafoglio. Affronta temi come la cura non retribuita, la violenza economica e l’emancipazione che sfida il sistema patriarcale, mostrando l’impatto di tutto questo sulle tasche delle donne. Invoca sorellanza, una migliore rappresentanza e parla di parole ancora oggi scomode come piacere, potere e desiderio. Con un linguaggio fresco e ricco di riferimenti alla cultura pop, il suo testo aiuta anche chi è scettico a comprendere il problema e le sue conseguenze per la società.

Rivoluzione non binaria di Lou Ms. Femme (Le Plurali Editrice 2025)

Molto più di un semplice saggio. È un viaggio profondo e intimo che attraversa la storia, la politica e la cultura per indagare le radici coloniali e strutturali del binarismo di genere. Lou Ms. Femme, con una scrittura che intreccia dati rigorosi, analisi teoriche e testimonianze personali, mostra in modo chiaro e incisivo come l’enbyfobia, cioè l’ostilità verso le identità non binarie, non sia un fenomeno isolato o casuale ma una forma di oppressione sistemica che si radica nel colonialismo, nel patriarcato e nelle dinamiche di potere globali. Attraverso questa lente, l’autrice propone un modello di femminismo che va oltre i confini tradizionali, un enbyfemminismo intersezionale, che riconosce le interconnessioni tra discriminazioni di genere, razzismo, classismo e altre forme di marginalizzazione. Questo femminismo è anticoloniale perché si oppone alla storicizzazione violenta dei corpi e delle identità e degenere perché mette in discussione le categorie rigide e normate della sessualità e del genere. Il libro è un invito aperto e urgente a ripensare i nostri modelli di genere per immaginare e costruire mondi più inclusivi, liberi e giusti.

Nera con forma di Marianna The Influenza (Plurali Editrice 2023)

Un saggio autobiografico che decostruisce gli stereotipi legati ai corpi neri e grassi denunciando con forza il razzismo strutturale e la grassofobia che permeano la società contemporanea. Marianna trasforma la propria esperienza personale in un atto di resistenza collettiva, invitandoci a riconoscere la pluralità dei corpi e a mettere in discussione le imposizioni sociali oppressive che cercano di limitarne la visibilità e la libertà. Con uno stile diretto e coinvolgente, il libro racconta come il corpo diventi un campo di battaglia per le identità marginalizzate e propone un percorso di autodeterminazione e amore verso sé stessi che si fa anche lotta politica.

Brutta di Giulia Basi (Rizzoli 2022)

Esplora in modo sincero e intenso il rapporto spesso conflittuale che molte persone instaurano con il proprio corpo in una società dominata da standard estetici rigidi e spesso irraggiungibili. L’autrice invita a decostruire questi canoni di bellezza imposti e a riscoprire il valore dell’autenticità e della diversità. Con una scrittura che unisce forza emotiva e riflessione critica, il libro propone un percorso di accettazione radicale e autonomia personale che può diventare anche un atto di liberazione sociale, sfidando le aspettative normate e promuovendo un nuovo modo di vivere il corpo, lontano da giudizi e imposizioni esterne.