
I libri da leggere a luglio 2025 Abbiamo riunito le ultime uscite più interessanti
Questo mese di letture prevede: un viaggio alieno sulla Terra, uno spirito che sorveglia una donna finché lei non scompare, un’isolata comune femminile e una raccolta di racconti di una delle più importanti scrittrici del Novecento.
I libri da leggere a luglio 2025, con un focus sulle nuove uscite
Marie-Helene Bertino - Beautyland
In un precedente articolo vi avevamo parlato di Orbital, il romanzo di Samantha Harvey vincitore del Booker Prize 2024: se lì la prospettiva veniva dall’altro - sei astronauti dalla Stazione Spaziale Internazionale - nel romanzo di Bertino, edito da Bollati Boringhieri, questo espediente narrativo viene rovesciato: cosa accadrebbe se un’aliena venisse inviata sulla Terra per osservare la vita degli esseri umani? Tramite un fax Adina, la protagonista del romanzo, riferisce ai suoi superiori la vita e le abitudini umane: piangere, mangiare popcorn al cinema, avere un genere. Il titolo del libro richiama un negozio di prodotti cosmetici dove lavora la madre di Adina, e che sottolinea le (nostre) costruzioni sociali. Marie-Helene Bertino ci restituisce uno sguardo alieno che riesce a cogliere, con tenerezza e lucidità, la stranezza e la complessità dell'esperienza umana.
Amy Twigg - Adorate creature
Adorate creature è stato paragonato ad un incontro tra Le ragazze di Emma Cline e Il Signore delle Mosche. Il romanzo d’esordio di Amy Twigg, autrice britannica, esplora la vita di Iris all’interno di un’isolata comune femminile chiamata Breach House. L’artificio narrativo che permette alla protagonista di insediarsi nella comune è la delusione amorosa: la fine della storia d’amore con il suo compagno Nathan e il conseguente ritorno a casa della madre vedova. Nella comune di Breach House, Iris intravede un’opportunità: un luogo creato unicamente dalle donne e per le donne desiderose di un cambiamento. Entrare nella comune richiede una perdita dell’io, una dissoluzione che culminerà con atti di violenza. Il romanzo, edito da Neri Pozza, indaga come ciò che viene definita rabbia femminile non sia innata, ma il risultato di una costruzione culturale. Le donne di Breach House sono guardate con sospetto dalla comunità circostante, che preferisce pensare a loro come "qualcosa di animale… Volevano credere che fossimo nate così, piuttosto che create".
Fausta Cialente - Interno con figure
Ho sentito nominare Fausta Cialente per la prima volta nel 2020, in uno dei corsi più brillanti che io abbia mai seguito all’università. Il modulo si chiamava Prosa e Generi Narrativi del Novecento, e aveva un titolo che ancora ricordo: Donne che scrivono il Novecento. Un percorso di formazione e di auto-affermazione della donna attraverso i lavori di scrittrici solo cinque anni fa poco conosciute. Alcune di loro oggi stanno vivendo una nuova vita editoriale, come nel caso delle recenti traduzioni di Alba de Céspedes. Tra i testi c’era Le quattro ragazze Wieselberger (1976) di Fausta Cialente. L’avevo acquistato su eBay, in una vecchissima edizione dalla copertina verde. Il romanzo è un memoir sulla vita triestina dell’agiata famiglia Wieselberger: le quattro ragazze del titolo sono le zie e la madre dell’autrice (fun fact: compaiono anche, come comparse, ne La coscienza di Zeno). La casa editrice Nottetempo è da tempo impegnata nella ripubblicazione delle sue opere, e Interno con figure è l’ultima uscita. Una raccolta di racconti scritti tra il 1937 e il 1962 che attraversano i temi più cari all’autrice: lo sradicamento e l’appartenenza, l’età dell’infanzia, l’ipocrisia del mondo borghese.
Susan Taubes - Lamento per Julia e altre storie
Susan Taubes potrebbe essere affiancata alle scrittrici di cui parlavo poco sopra. Nata a Budapest da una famiglia ebrea, emigra negli Stati Uniti, dove studia filosofia e religione, diventa amica di Susan Sontag e si suicida a soli 41 anni, poco dopo l’uscita del suo primo romanzo, Divorcing, affogando nell’oceano Atlantico. Ferocemente criticata in vita, è solo dal 2020 che negli Stati Uniti è iniziata una riscoperta delle sue opere: il New Yorker l’ha definita un’icona della “doomed femininity” e The Atlantic le ha dedicato un articolo dal titolo emblematico: The Greatest Feminist Novelist You May Never Have Heard Of. Fazi Editore ha da poco pubblicato Lamento per Julia e altre storie, una novella e alcuni racconti. La protagonista della novella, Julia, scompare, e a raccontarla è una voce disincarnata: uno spirito incaricato di sorvegliarla, un’entità che abita nella donna sin dalla nascita. “Quando è nata Julia c’ero, galleggiavo nell’opalescente gelatina del suo occhio”.
























































