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5 cose da sapere sull'Intelligenza Artificiale di Lensa

Da come funziona alle critiche riguardo privacy e ipersessualizzazione

5 cose da sapere sull'Intelligenza Artificiale di Lensa Da come funziona alle critiche riguardo privacy e ipersessualizzazione

Se avete trascorso qualche momento di questo lungo weekend scrollando Instagram, Twitter o TikTok, probabilmente avrete notato che molti hanno cambiato la loro immagine profilo con un artistico selfie in versione ritratto fantasy, nel quale hanno le sembianze di eteree fate, elfi, guerriere, astronauti, supereroi e personaggi in stile manga. No, non sono improvvisamente diventati tutti degli maghi del disegno o delle creazioni digitali, ma, come Taraji P Henson, Tommy Dorfman, Michaela Jaé Rodriguez e Jennifer Love Hewitt, hanno semplicemente usato Lensa AI, app per iOS e Android che, sfruttando l'intelligenza artificiale, elabora selfie e foto per creare avatar che sembrano ritratti da un illustratore professionista. Il risultato è così accattivante che secondo le stime preliminari fornite dalla società di analisi Sensor Tower, oltre quattro milioni di persone in tutto il mondo hanno scaricato l'app nei primi cinque giorni di dicembre e nello stesso periodo,gli utenti hanno speso oltre otto milioni di dollari su Lensa AI.

Cos'è e come funziona

L'app virale per l'editing delle immagini, è stata lanciata dall’azienda Prisma Labs nel 2018, ma è diventata virale nell’ultimo periodo grazie ai recenti progressi nell'intelligenza artificiale ed a significativi miglioramenti come la funzione "Magic avatar" e vari strumenti tra cui Face Retouch e Magic Correction che "perfezionano le imperfezioni del viso" e contribuiscono a creare immagini rielaborate sempre più simili e allo stesso perfette rispetto all’originale.  Il funzionamento è piuttosto elementare (cosa che ha contribuito al successo dell’app). Una volta scaricata l’app, il primo step è scegliere tra i pacchetti disponibili che vanno da 3,99 dollari per 50 immagini a 7,99 dollari per 200 immagini. Quindi, viene richiesto di uploadare 10-20 selfie ravvicinati con una varietà di sfondi ed espressioni facciali diverse. Il terzo step è selezionare il sesso, scelta che determinerà il tema delle immagini generate, tra cui anime, fantasy, principessa delle fate, astronauta, rockstar o supereroe. Poi bisogna aspettare alcuni minuti e, finalmente, si otterrà una serie di artwork digitali da condividere con amici e follower.

Privacy

@lensa Replying to @haiajshsjsjs All avatars were generated in our app #Lensa #LensaApp #MyLensaAvatar original sound - Lensa Photo Editing

In passato Prisma Labs è stata oggetto di critiche per aver conservato le informazioni sensibili dei suoi utenti ed è questo uno dei maggiori timori anche degli utenti di Lensa AI. Andrey Usoltsev, amministratore delegato e cofondatore della società, ha dichiarato che l'azienda è al lavoro per aggiornare l'informativa sulla privacy e che al momento "Lensa utilizza una copia del modello di Stable diffusion, a cui insegna a riconoscere il volto sulle immagini caricate per ogni caso particolare. Ciò significa che esiste un modello separato per ogni singolo utente". Usoltsev sottolinea inoltre che le foto degli utenti sono eliminate dai server (i quali si trovano negli Stati Uniti) non appena vengono generati gli avatar, ma, prima di scaricare l’app, è meglio leggere attentamente la sezione relativa all'informativa sulla privacy e alle condizioni d'uso. Qui leggiamo che l'app "non utilizza le foto fornite dall'utente... per nessun motivo se non per applicarvi diversi filtri o effetti stilizzati", che "le immagini degli utenti vengono sfruttate esclusivamente allo scopo di creare i propri avatar" e che i dati vengono automaticamente eliminati entro 24 ore dall'elaborazione delle immagini. Non è chiaro se altri contenuti personali come la posizione possano essere condivisi con terze parti. Eventualmente si può inviare un'e-mail a [email protected] per richiedere "l'accesso, la modifica, la correzione, l'aggiornamento, la cancellazione o la cancellazione" di qualsiasi dato personale fornito a Prisma tramite Lensa, anche se la società non assicura che la richiesta venga accolta.

Perché Lensa AI risulta problematica per gli artisti

"Da un grande potere derivano grandi responsabilità" potremmo dire citando Spiderman perché la grande popolarità dell’app di editing coincide con una serie di controversie. La prima riguarda il copyright. Diversi artisti hanno espresso le loro frustrazioni e hanno messo in guardia gli utenti in merito alla natura insidiosa di Lensa AI e di Stable Diffusion, il modello di intelligenza artificiale open source su cui si basa per le immagini generative che utilizza un enorme set di dati LAION ( Large-Scale Artificial Intelligence Open Network ) e LAION-5B, criticati in passato per aver sottratto immagini protette da copyright da milioni di artisti che pubblicano il loro lavoro su siti host come DeviantArt, Pinterest e ArtStation. Inoltre, la facilità di accesso a questi artwork creati dall’AI potrebbe avere un impatto a lungo termine sul lavoro dei creativi, soppiantati da un’alternativa più economica e a portata di click. 

 

Male gaze e ipersessualizzazione

@lensa We just couldn’t not do it!

L’altra grande critica mossa a Lensa è di produrre, specialmente nel caso di un’utente donna, immagini ipersessualizzate. L'inserimento di immagini di bambini o nudità per generare immagini va contro le condizioni d'uso di Lensa. Detto ciò, test diversi hanno dimostrato che tra i contenuti generati almeno uno ha pose sensuali, espressioni che ricordano l’ahegao, ovvero il volto da orgasmo dei manga erotici e delle anime giapponesi, scollature abissali, seni giganteschi e persino nudi integrali (cosa che apre al pericolo di creazione e diffusione di immagini non consensuali). L’Intelligenza Artificiale sfruttata dall’app poggia su enormi quantità di dati, utilizzando quello che imparano a prendere decisioni e a fare previsioni basandosi su dati generati (dagli esseri umani) che spesso sono pregiudizievoli, sessisti o razzisti e, quindi, i risultati che dà possono avere gli stessi bias. Così Lensa tende a fare generalizzazioni sessiste proponendo principesse alle donne e astronauti agli uomini; ma soprattutto tende a proporre un’immagine femminile estremamente sessualizzata, stereotipata e figlia del male gaze, così come dell’estetica eurocentrica. Diverse donnea asiatiche hanno sottolineato come l’AI occidentalizzi i loro volti o modifichi i loro lineamenti in modo che ricordino un manga erotico, relegandole ad un mero stereotipo. Mentre altri utenti di colore hanno notato che la pelle viene quasi sempre sbiancata.

Lensa e la body positivity

Lensa è un passo indietro per la body positivity? Con l’aumentare della popolarità dell’app in molti se lo chiedono, ma la risposta è complessa. Come per la maggior parte delle cose, le discriminanti sono l’intenzione e l’uso che se ne fa, sia in termini di aspettative sia di tempo. L’app resta relativamente innocua se la si approccia come uno strumento per giocare con la propria immagine e vedersi diversi, come si farebbe con un trucco più audace o uno styling inaspettato. L’insidia è la stessa che si nasconde dietro gli scatti patinati e rielaborati con filtri ad hoc che invadono Instagram. Lensa tende a proporre corpi scolpiti, silhouette a clessidra, magre e formose solo in determinati punti, con seni enormi e tonici, lineamenti perfetti e occidentalizzati e nessuna imperfezione. Insomma restituisce un'immagine di noi stessi stessi del tutto irrealistica e va bene fin che non ci si affligge per rendere quell’artwork reale tanto, come pare sia accaduto recentemente, da rivolgerci ad un chirurgo estetico per ottenere quell’aspetto da principessa skinny o da eterea fatina. Il pericolo, specialmente per chi ha già problemi di autostima o di dismorfia corporea, è normalizzare ed interiorizzare quel ritratto rielaborato dall’Intelligenza artificiale.