I gioielli più belli visti alla Mostra del Cinema di Venezia 2025 Chi ha brillato di più sul red carpet?

La Mostra del Cinema di Venezia è un evento dalla doppia anima. Da una parte c’è il cinema, con il suo carico di storie, anteprime e registi pronti a conquistare il pubblico. Dall’altra c’è uno spettacolo nello spettacolo nel quale i fotografi scattano, le star sorridono nei loro abiti couture e, sempre più, i veri protagonisti sono i gioielli. Collane che pretendono la stessa attenzione delle dive, anelli che possono illuminare da soli il Gran Teatro La Fenice, orecchini che a ogni movimento trasformano i flash in fuochi d’artificio. Quest’anno? Il Lido ha brillato come non mai. Ogni star è diventata ambasciatrice di una maison, ogni red carpet un manifesto di stile. E, a differenza delle proiezioni in sala, qui non c’erano titoli di coda, ma solo scie di diamanti sospese nell’aria.

I gioielli del Festival del Cinema di Venezia 2025

Il primo look a scintillare in questa 82ª edizione è di Cate Blanchett, queen del minimalismo sofisticato. L’attrice ha sfoggiato un abito Armani Privé nero, dalle linee severe e scolpite, impreziosito da dettagli in finta ossidiana. Un outfit che avrebbe potuto essere completato da un collier appariscente, ma che invece ha trovato la sua perfezione in un paio di orecchini Louis Vuitton Haute Joaillerie, capaci di illuminare il viso e spostare l’attenzione sulla sua presenza magnetica. Una scelta raffinata che dimostra come, a volte, sottrarre sia il gesto più rivoluzionario.

Greta Gerwig ha fatto esattamente l’opposto. Al Lido è arrivata con la collana Catene di Pomellato, una cascata in oro bianco oltre 1.900 diamanti. Un gioiello così teatrale da sembrare un personaggio a sé, pronto a reclamare applausi. Non a caso, Pomellato è stata la scelta anche di attrici italiane come Anna Ferzetti, Monica Guerritore, Valeria Golino e Benedetta Porcaroli. La protagonista de Il rapimento di Arabella ha accessoriato l’abito floreale di Prada con la collana Rivière Zigzag della Collezione 1967 (sette tormaline verdi e oltre 2.000 diamanti bianchi su una montatura in oro rosa), abbinata a un anello Nudo Maxi, con oltre 100 diamanti bianchi taglio brillante. Una vera invasione scintillante, che ha confermato quanto la maison milanese sappia rendere irresistibile anche la potenza più scultorea.

Anche gli uomini brillano sul red carpet del Lido

Bvlgari, invece, ha portato sul red carpet due interpretazioni perfettamente complementari. Da un lato la sensualità ipnotica di Shailene Woodley con la collana Serpenti High Jewelry, in oro giallo con onice, crisoprasio, turchese, spinello, smeraldi e diamanti incastonati a pavé, abbinata a un anello Serpenti coordinato e orecchini in platino con diamanti. Dall’altro la raffinatezza discreta di Andrew Garfield, che ha indossato l’anello B.zero1, simbolo di eleganza maschile senza bisogno di orpelli. Due facce della stessa medaglia, unite dal linguaggio universale del gioiello.

Il trionfo assoluto della lavorazione artigianale, però, è arrivato con Cartier. La maison parigina ha illuminato il festival con una serie di apparizioni memorabili. Riley Keough ha fatto sospirare tutti con la collana Cafayate della collezione En Équilibre: due opali iridescenti, zaffiri umba tagliati ad hoc, oltre 1.460 ore di lavorazione. Pura poesia che, ad ogni suo movimento, emanava sfumature mutevoli come il cielo al tramonto. Amal Clooney ha scelto invece gli orecchini Panthère, gemelli fieri e magnetici, mentre Gemma Chan ed Emma Corrin hanno giocato con soluzioni più ardite, tra geometrie e contrasti. 

Se Cartier ha dimostrato ancora una volta di essere capace di trasformare la luce in narrazione, Tiffany & Co. non è stata da meno, portando in scena una sinfonia di interpretazioni. Rosie Huntington-Whiteley ha incarnato la classicità assoluta, con diamanti e platino senza tempo. Mia Goth ha invece osato un mix tra la collana Archives, in oro e platino con diamanti e 1999 smeraldi, e la linea Victoria, con un risultato fresco e modernissimo. Greta Lee ha incantato con la suite Bird on a Rock Wings, un inno alla gioia luminosa del design di Schlumberger; mentre Emily Blunt ha portato un tocco di dramma scintillante con i suoi orecchini chandelier in spinelli e diamanti della Tiffany Blue Book Collection 2024, perfettamente en pendant con il colore del rossetto. Chloë Sevigny ha completato il suo look in pizzo nero di Saint Laurent con gioielli Tiffany & Co., tra cui una collana in platino e diamanti naturali, per un totale di oltre 79 carati. Per uno scintillio extra, ha aggiunto un paio di orecchini con diamanti da 17 carati e un anello cocktail con diamanti da 10 carati. Amanda Seyfried, infine, ha evocato il fascino vintage delle dive dell’età d’oro di Hollywood con la spilla Bird on a Rock, un diamante di oltre 11 carati che avrebbe fatto impallidire persino Liz Taylor.

Non potevano mancare Chanel e Chopard. Ayo Edebiri, nuova stella del firmamento, ha incantato con gli orecchini Fontaine di Chanel, oro bianco e diamanti in versione minimal ma imponente. Julia Roberts, icona senza tempo, ha scelto la via del glamour assoluto con 36 carati di diamanti e 44 carati di zaffiri Chopard, un set che ha riscritto la definizione stessa di splendore. Se esiste un modo per rubare il cuore di Venezia, Julia lo conosce. Sofia Carson e Sabrina Dhowre Elba hanno aggiunto altre sfumature, dimostrando che Chopard sa declinare la bellezza dei diamanti in linguaggi sempre diversi.

L’Italia non è rimasta a guardare. Pasquale Bruni ha portato la sua visione sul red carpet attraverso Georgina Rodriguez, che ha scelto il collier Rosina, gli anelli Giardini Segreti e gli orecchini Aleluia. Nonostante il tripudio di diamanti e rubini, il vero protagonista è stato l’anello di fidanzamento regalatole da Cristiano Ronaldo: un solitario da 30 carati capace di rubare la scena a qualsiasi abito. Le collezioni di Bruni, Luce e Giardini Segreti, sono state la scelta anche di Laura Dern per il photocall di Jay Kelly.

Accanto ai giganti, i designer contemporanei hanno conquistato spazi importanti. Suki Waterhouse ha scelto l’anello Abbraccio di Vhernier, scultura morbida e avvolgente in oro bianco e diamanti che si sposava con il suo abito metallico di Rabanne. Matilde Gioli ha preferito la collezione Messika Terres d’Instinct, evocando la natura selvaggia attraverso linee libere e preziose. Ludovica Ragazzo ha optato per i Talisman di Pandora, che hanno trasformato antichi simboli in amuleti moderni. Greta Ferro ha indossato una parure Recarlo composta da anello contrarié, manchette a 3 file e choker a tre file in oro bianco 18kt e diamanti taglio brillante forma a cuore. Mentre Eva Herzigova, Kasia Smutniak, Paris Jackson, Halsey e Vittoria Puccini hanno ricordato a tutti che Damiani resta sinonimo di grande tradizione italiana.

Il momento più atteso, però, appartiene a Emma Stone. Per il suo ritorno a Venezia con Bugonia di Yorgos Lanthimos, ha scelto di farsi scultura vivente con gli orecchini Rupture e l’anello Perception di Louis Vuitton Haute Joaillerie. Pietre arancioni, diamanti taglio stella e un design architettonico che sembrava unire arte contemporanea e gioielleria. Il verdetto finale? Quest’anno il Festival di Venezia 2025 si è rivelato ancora una volta un palcoscenico ideale non solo per il cinema, ma anche per l’alta gioielleria. Tra maison storiche e nuove voci, ogni comparsa sul tappeto rosso ha raccontato una storia fatta di luce, audacia e invenzione. E se i film lasceranno la loro impronta nei festival futuri, i gioielli di questa edizione ci ricorderanno che la bellezza non è mai un dettaglio, ma l’essenza stessa del racconto.