
È più imbarazzante avere un fidanzato o postarlo? Se tutto è awkward niente è awkward, tranne il nostro rapporto con la realtà
Lo abbiamo visto tutti. Quell'articolo di British Vogue che titolava, trionfale, che avere un fidanzato è diventato imbarazzante. Ha fatto il giro del web, e ognuno l'ha interpretato a modo suo. C'è chi dice che il problema non è avere un fidanzato, è averlo uomo. C'è chi aggiunge che il problema non è avere un fidanzato uomo, è pensare che sia una cosa speciale, che non sia semplicemente un soccombere alla normalità eteropatriarcale. C'è, infine, chi postula che il problema è accontentarsi del bare minimum solo perché ce lo sta dando un performative male con i baffi, il mullet e i diari di Sylvia Plath sotto il maglione grezzo di lana irlandese. Ma ci stiamo allargando. Qualsiasi sia stata la vostra conclusione, British Vogue non si è fermato, e ha rincarato la dose, definendo imbarazzante, questa volta, postare le foto dei nostri amici "normali".
Avere un fidanzato è imbarazzante o no?
Per i click, certo, ma ci deve essere anche altro, una qualche tipo di temperie culturale, un prurito che questi titoli grattano. Partendo dal presupposto che "normale" non vuol dire niente, a meno di non cadere in perniciose distinzioni tra "locals" e noi, "normies" e noi, cosa che però ci porrebbe su un piedistallo su cui ci siamo messi da soli senza nessun motivo al mondo, rendendoci antipatici. Ignorando il fatto che, in effetti, poche cose al mondo sono imbarazzanti come mostrare al mondo che il nostro fidanzato ci ha preparato una cena da cinquenni, lodandolo come fosse un bambino che ha imparato a usare il vasino, c'è qualcosa di più in questo atteggiamento e in questo modo di parlare della nostra esperienza sui social network, una spia di un rapporto non facile con il mondo in cui viviamo e con il modo in cui comunichiamo.
@economyvodka I’ve had my fair share of dysfunction and mess in relationships but I’ve kept that to myself. I didn’t come online sharing it with the world lmao. #foryou #relationships #dating #marriage #mormon original sound - Wanderslut
Forse, l'imbarazzo deriva dal postare più che dal vivere
Questi due articoli, infatti, hanno in comune qualcosa. Non parlano, nonostante l'approccio del titolo, di avere un fidanzato in assoluto o di avere degli amici normali in assoluto. Parlano dell'atto di farli vedere al mondo, cioè di postarli sui social network. L'awkwardness, dunque, risiede più nell'atto di postare la vita che di viverla. Forse, dunque, il campanello d'allarme dell'imbarazzo non scatta nel momento in cui viviamo relazioni interpersonali standard, ma nel fatto di pensare che siano speciali, che meritino un posto nel nostro feed e nelle nostre storie, sul nostro profilo TikTok. Cosa ci dice, però, questo, del nostro rapporto con queste piattaforme e ancora di più con la realtà?
E se questo senso di disagio si allargasse anche alla realtà?
La risposta non ci sembra rassicurante. Se postare cose "normali" (ancora, ronf) e quotidiane è fonte di disagio, cosa dobbiamo postare? Dobbiamo smettere del tutto, come in effetti sta già succedendo? Perché non riusciamo più a vivere il nostro feed di Instagram come un moodboard personale, un diario visivo, spogliandolo di costruzioni e simulazioni, anche quando siamo persone "normali" (eccoci qua, di nuovo) e non content creator? Forse è inevitabile, forse invece è un sintomo di un'insoddisfazione profonda con il modo in cui non riusciamo a tradurre le immagini dalla realtà allo smartphone, a fingere, a romanticizzare, a fare apparire come scintillante ed esteticamente curata una vita che non ci sembra abbastanza eccezionale, tanto da passare questo giudizio anche sui nostri amici, che non meritano di essere postati se non sono particolari, se non conoscono nessuno di importante, se non fanno un lavoro figo, se non partecipano con il loro viso, look taglio di capelli, posa, abbigliamento a una visione che è sempre più lontana dalla realtà. Temiamo i giudizi? Certo, ma i giudizi peggiori sono quelli che ci diamo noi stessi, i confronti, le aspettative.
@cleopatra_501 referring to the british vogue article about how it makes a woman less cool to have a bf . lowkey tho, i think this could’ve been a great step away from centering men but it quickly turned into defining women by men again. watch bound 1996 for some real feminism. #feministtiktok #fyp #intersectionalfeminism Unlock it (Lock It) [Jeff Prior Mix] - Charli xcx
Come imparare ad essere soddisfatti della propria vita?
Una risposta non c'è. Non tutti abbiamo le stesse possibilità, lo stesso percorso, gli stessi accessi e opportunità. Non è giusto, ma è parte della realtà che tanto cerchiamo di fuggire. Se stare sui social network a ricordarcene ci fa male, tanto vale smettere di utilizzarli. Ma non per vergogna o imbarazzo, ma per la nostra serenità mentale. Se la sensazione di confronto continuo con persone che fotografano la loro realtà per lavoro (e dunque ce ne forniscono una versione filtrata, letteralmente, da esigenze di racconto, di branding, economiche) diventa ingestibile, allora forse bisognerebbe parlarne con un professionista, con un terapeuta che può aiutarci a rimettere le cose in prospettiva. L'idea è di conquistare una mindfulness digitale che ci mantenga sempre consapevoli sul fatto che quello che vediamo è finto e che ci liberi di qualsiasi imbarazzo. Perché le persone della nostra vita vanno celebrate, mica nascoste.


















































