
La Twilight Renaissance spiegata bene Ad aiutarci tre esperti e appassionati: Giulia Locci, Andrea Amodio e Giulia Pellegrini
Per l’anniversario dei vent’anni dall’uscita dei libri di Twilight nei cinema sono ripassati i film tratti dalla saga scritta da Stephenie Meyer. Un ritorno di fiamma? Assolutamente no. Il passaggio cinematografico dopo il rilascio del primo film, arrivato in sala nel 2008, era già avvenuto per i dieci anni dalla pubblicazione della storia d’amore tra l’umana Bella Swan e il vampiro Edward Cullen, interpretati da Kristen Stewart e Robert Pattinson. Ma c’è qualcosa di diverso rispetto alla riproposta cinematografica del 2015. Un formicolio nell’aria frizzante e vitale che dà una sensazione chiara e precisa: l’amore, l’attenzione e l’entusiasmo attorno a Twilight non se ne sono mai andati. Possono aver subito un’inflessione, essersi assopiti per un breve periodo, ma siamo nel pieno di quella che è stata definita una vera e propria "renaissance". Ce la siamo fatta spiegare da tre esperti sul tema. Tre appassionati che ci hanno aiutato a delineare la parentesi storica in cui i titoli sono tornati al cinema e come mai si ha la percezione che Twilight non solo non se ne sia mai andato, ma che ora sia più vivo - e brillante - che mai.
"C'è qualcosa di nostalgico in questo ritorno", Giulia Locci parla di Twilight
"C’è qualcosa di nostalgico in questo ritorno, non c’è dubbio", ci spiega Giulia Locci, fan di prim’ordine, creatrice di contenuti su film, serie tv e libri, podcaster e attrice, di recente vista nel film Grazia di Paola Columba. "È ciò che avviene quando cresci con saghe che vedi quando sei bambino, come Harry Potter e Hunger Games. Ad esempio, io ricordo benissimo il giorno in cui sono andata al cinema a vedere Twilight insieme alla mia amica che aveva già letto i primi due libri. Però, è vero, nostalgia a parte c’è stato un ritorno all’hype. Un revival che ha un proprio nome: Twilight Renaissance. Scaturito, tra l’altro, da una cosa stupidissima. Galeotto fu un meme del 2018 di Tumblr, passato poi su Twitter e Instagram, il resto è storia. Era una chat in cui Edward scrive un messaggio a Bella dicendole di aver visto una lumaca e averla trovata 'effervescent'. Da qui, il boom. Io stessa nel 2019 ho riletto i libri e ci sono ricaduta come una pera cotta. Poi, nel 2020, Stephenie Meyer ha rilasciato Midnight Sun, ovvero Twilight scritto dal punto di vista di Edward. Chi è fan dalla prima ora sa bene che le pagine del libro esistono dai tempi delle riprese del film del 2008, tanto che la scrittrice le diede a Robert Pattinson per fargli capire meglio il personaggio. Doveva uscire molto prima, ma vennero leakati dei capitoli e così Meyer decise di non pubblicarlo. Alla fine ha ceduto ed è stato emozionante scoprire molti retroscena dal punto di vista di Edward, perché lui può leggere nella mente degli altri, ma Bella non può leggere nella sua".
L'impatto letterario di Twilight
Sulla nostalgia concorda anche Andrea Amadio, in arte libriconfragole, che sul suo profilo Instagram dedicato ai libri non ha mancato di riservare spazio a Twilight. Lui che, come mostrato in alcuni sui video, detiene anche alcune edizioni speciali edite da Fazi Editore, tra cui un cofanetto con tutta la saga con luminose copertine bianche e la versione "doppia" con Twilight da una parte e Life and Death dall’altra. Una versione del racconto in cui Stephenie Meyer ha adoperato un genderswap trasformando il personaggio di Bella in Beau e Edward in Edythe, e così col resto dei personaggi, tranne i genitori di Bella/Beau. La persona giusta a cui chiedere quale è stato, e qual è, il valore editoriale della saga di Meyer. "L’uscita di Twilight ha avuto un impatto immenso sull’editoria e la letteratura. Ha portato in auge il genere del paranormal romance con i personaggi che vivono eventi paranormali in realtà urbane. O dell’urban fantasy romance. L’immedesimazione è più facile perché racconta di un ambiente che è familiare, ma arricchito da elementi fantastici. Prima di Twilight esistevano già Il diario del vampiro e Ciclo di Sookie Stackhouse, che hanno dato poi il via alle serie tv The Vampire Diaries e True Blood. Ma il lavoro di Stephenie Meyer ha fatto riscoprire agli autori e alle autrici questi generi, avviando una produzione editoriale massiccia e facendo tentare a molti di tirare fuori dal cassetto la loro storia".
Esistono infatti produzioni letterarie che hanno cercato di eguagliare Twilight, il quale sta riuscendo, ad oggi, a conquistare anche nuovo pubblico, non solo i veterani. "Sono più gli adulti a seguire ancora il fenomeno Twilight", prosegue Andrea. "È un po’ come ricordare il primo amore. Ma so di ragazze che hanno sedici o diciassette anni che lo stanno scoprendo ora. Se invece dovessi indicare degli esempi simili di nuova generazione direi la serie di romanzi di Sarah J. Maas de La corte di rose e spine o anche la serie Sangue e cenere di Jennifer Armentrout. E poi c’è il caso di Cinquanta sfumature di grigio, che è quasi una costola visto che la trilogia di E. L. James nasce come fan fiction di Twilight stesso. Ciò che si può dire per certo è che Stephenie Meyer ha fatto in modo che per diversi anni gli scaffali fossero invasi da storie simili, con l’arrivo poi di After che ha spostato i racconti adolescenziali verso il genere del new adult, con protagonisti che vivevano i loro focosi amori inseriti nel mondo collegiale e con le responsabilità della vita adulta".
@giuliapellegrini4 BUONGIORNO ALLORA CON ECLIPSE IL CRINGE È TROPPO MA PER QUESTO È IL MIO PREFERITO!!! oggi carrellata di citazioni perchè sono tanto problematiche ma poi fanno troppo ridere perchè sono un po’ ridicole fatemi sapere cosa ne pensate!! ig: giulia_pellegrini_
Eyes on Fire - Blue Foundation
L'importanza culturale duratura di Twilight
Se per un’opera una componente fondamentale per il proprio auto-sostentamento è sapere di riuscire a continuare a comunicare anche a distanza di anni, e in questo caso decenni, è possibile dire che Twilight può ritenersi soddisfatta. A sottolinearlo è Giulia Pellegrini, in arte Giuggi, content creator che per il suo canale Youtube e il suo profilo TikTok ha realizzato una serie di video-analisi andando a scardinare alcuni dei temi portanti della saga. "L’idea di fare degli approfondimenti viene da una mia personale passione. È una saga che mi accompagna dall’adolescenza, a cui ho dedicato molto del mio tempo e che, in definitiva, mi ha permesso di appassionarmi alla lettura", ci racconta. "Quando dovevo decidere che tema affrontare in tesi magistrale ho pensato che fosse l’occasione perfetta per raccontare del maschilismo interiorizzato nella letteratura di massa, argomento che è diventato poi il focus del mio elaborato. Ho così riletto i libri e sono rimasta scioccata dalla quantità di elementi tossici che vengono messi in atto dai protagonisti e che abbiamo interiorizzato. Da qui nascono i video su Youtube: ho unito la mia passione su un tema pop alla riflessione su tematiche problematiche ormai non più così nascoste. Ritengo sia fondamentale decostruire saghe che ci hanno accompagnato per gran parte della nostra vita: se da una parte rimarrà sempre un senso di nostalgia e conforto, dall’altro è anche importante riconoscere le dinamiche che l’hanno resa così famosa".
@giuliapellegrini4 Ed eccoci qui, analisi twilight parte 1.
original sound - Giulia Pellegrini
Che si tratti dei libri o delle serie, Twilight ha contribuito a plasmare il tessuto culturale, con pellicole che "sono immediatamente riconoscibili", secondo Andrea Amadio. Talmente iconici per Giulia Locci "che anche chi non li ha mai visti sa riconoscere le immagini tratte da Twilight". Un fandom che, ai tempi del primo film, era alimentato anche dal fatto che Pattinson e Stewart erano una coppia fuori dal grande schermo. E se ci fossero dubbi sulla fonte esauribile di analisi e teorie su Twilight, a venire in soccorso è sempre Giulia Pellegrini: "Le riflessioni sono potenzialmente infinite, soprattutto dal momento che le generazioni sono più consapevoli, compresa quella che è cresciuta con Twilight", approfondisce. "Ho sempre sospettato, ad esempio, che Jacob fosse prepotente, per poi rileggere i libri e scoprire che Edward lo è molto di più. Penso a come la fede di Stephenie Meyer, che è mormone, abbia un ruolo nei discorsi attorno al sacrificio di Bella che non vuole rinunciare al bambino che la sta letteralmente divorando da dentro, con Rosalie che non lo chiama nemmeno 'feto'. Penso anche a Carlisle, da sempre considerato un padre benevolo, ma che forse ha trasformato i membri della sua famiglia in vampiri più per egoismo. La mia teoria preferita è quella per cui per Charlie, il padre di Bella, sia tutto un film horror, e visto ciò che vede accadere alla figlia non sarebbe poi così assurdo. Le discussioni intorno a Twilight e le innumerevoli tesi non penso finiranno mai, e meno male!".
Una volta fan di Twilight, per sempre fan di Twilight
Fan di Twilight una volta, fan di Twilight per sempre. È per questo, che siano spin-off, sequel, prequel, chi più ne ha più ne metta, i nostri intervistati non rinuncerebbero ad altre storie gentilmente offerte da Stephenie Meyer. "Il mio libro preferito, periferico alla saga, è La breve seconda vita di Bree Tanner", dice Giulia Locci. “La protagonista è questa giovane che viene trasformata da Victoria in Eclipse per essere parte del suo esercito. Fa parte di un gruppo di ragazzi di strada, anche loro trasformati, tutti un po’ stronzetti e sboccati. Mi piace quando Meyer si allontana dalla storia di Bella e Edward e mi piacerebbe vederla scrivere una storia di vampiri ambientata in altre epoche, non in un urban fantasy contemporaneo". Ma l’attesa più gettonata è il presunto sequel (in teoria previsto) incentrato su Jacob e Renesmee.
Perché i fan continuano ad amare Twilight
La cosa più apprezzabile e divertente dei fan di Twilight? L’assoluta consapevolezza dell’identità della saga: "Penso che Twilight rimarrà un pilastro della nostra generazione", commenta Pellegrini. "Chi è appassionato da sempre lo riguarda religiosamente ogni anno per inaugurare la stagione autunnale, chi non l’ha mai visto, spesso, lo guarda per prenderlo in giro. Hanno ragione: Twilight è cringe e problematico, ma è proprio per questo che lo amiamo così tanto, ormai è impossibile prenderlo seriamente, è diventato un grande meme. I social continuano poi ad alimentare la discussione su Twilight e anche, banalmente, a tenerlo in vita tramite la continua generazione di edit o di video reazioni. Insomma, chi non conosce Twilight? Inoltre, la struttura della trama e l’intreccio dei personaggi è un classico, sicuramente anche questo ha contribuito a renderlo così indimenticabile. C’è il vampiro bellissimo, ricco e che vive per te. C’è l’antagonista licantropo maledetto che è bello tanto quanto il vampiro, il cui unico obiettivo è tenerti al sicuro e litigare con il tuo fidanzato. Sono proprio le strutture narrative che hanno reso celebre il romanzo rosa, prese e esasperate, come piace a noi. Quindi sì, penso che si parlerà ancora per molto di Twilight anche perché, come dicevo prima, oltre a tutto l’aspetto pop ora c’è anche l’aspetto critico, che genera discussioni infinite".























































