
100 Nights of Hero è la moderna favola femminista Queer, pop e ipnotica (con un’elegante Charli xcx)
Le storie possono salvarci la vita. A dircelo è, nientemeno, che una storia. 100 Nights of Hero è il film di chiusura della sezione della Settimana della Critica della 82esima edizione della Mostra di Venezia. Basato sulla graphic novel di Isabel Greenberg pubblicata nel 2016, il film scritto e diretto da Julia Jackman è una rivisitazione del mito di Sharazad in una chiave smaccatamente femminista. Anche la novella favolistica araba trattava dell’intelligenza della sua protagonista, schiava per mille ed una notte. Figlia maggiore del Gran visir la quale, per mettere fine alla carneficina del re di Persia Shahriyār, si era immolata per tentare di fermare il suo piano di giacere ogni notte con una donna diversa per poi ucciderla la mattina dopo. Se una storia portata all’infinito da Sharazad le aveva concesso di continuare a vivere, col sovrano che la risparmiava ogni notte per sapere come andasse a finire, in 100 Nights of Hero prima Greenberg poi Jackman declinano il piano del personaggio per un’ambientazione manierista e fantasy. L’intrecciarsi di una memoria collettiva femminile rivive per ricordare la vita delle proprie figlie e alleate, piegate dai vizi arroganti e sinistri della cultura e della società patriarcale, sia nell’epoca ipotetica dell’opera ma che comunica anche con la nostra realtà.
Con un cast pop come il gusto stilistico e narrativo della pellicola, con l’alternarsi sullo schermo di Emma Corrin e Maika Monroe, Nicholas Galitzine e Charli xcx, con tanto di cameo di Richard E. Grant e Felicity Jones, la protagonista di 100 Night of Hero è Cherry (Monroe), moglie perfetta che non riesce a concepire alcun erede visto il mancato adoperarsi del marito nell’occupare insieme il talamo nuziale. La religione che governa i diktat del regno impone alla giovane di procreare per onorare il Dio Birdman (Grant), cosa che, se non avverrà nelle seguenti centuno notti, la porterà alla morte. Un ultimatum che coincide con l’arrivo al castello dell’avvenente Manfred (Galitzine), il quale scommette col marito di Cherry di riuscire a insozzare la sua irreprensibile virtù. L'essenza pudica, la purezza e la fedeltà della protagonista saranno messe alla prova mentre, per cercare di freddare i bollenti spiriti, si farà raccontare una storia dalla sua ancella Hero (Corrin), fatta di continui cliffhanger per avere ogni volta una scusa per interrompere e riprendere la seduzione messa in atto da Manfred.
10 minutes standing ovation for film of the year #100nightsofhero julia jackman you did the MAGIC as long as Nicholas, Emma, Maika..oh my god what a BRILLIANT MOVIE pic.twitter.com/FsVyer6vNT
— ale (@sxftbrina) September 5, 2025
Una struttura circolare che dalla leggenda trova una via per insidiarsi nella realtà e fare un continuo dentro/fuori mostrando l’importanza della trasmissione del sapere, della conoscenza, ma soprattutto della memoria per sottrarsi alle prepotenze e ai pregiudizi di cui in particolare le donne sono state afflitte nel corso dei tempi. Un film che, nella sua confezione ammaliante e mesmerizzata, spezza le catene delle voci uniche che solitamente tramandano le storie e che assolve le figure femminili dal loro ruolo di streghe, megere e incantatrici solo perché inflessibili, sapienti e capaci di saper leggere e scrivere. Un invito a intraprendere una vita più coraggiosa, in una cornice visuale molto forte e che riesce ad imporre un proprio immaginario, che ricorda l’anima da graphic novel da cui proviene e la arrangia per essere trasposta su grande schermo.
@100nightsofhero happy remix day from the set of 100 Nights @Charli XCX #100nightsofhero #emmacorrin #nicholasgalitzine #maikamonroe Apple - Charli xcx
Mentre Cherry e Hero devono obbedire a numerose leggi, la scrittura di 100 Nights of Hero si libra su una disposizione narrativa disorganica eppure armoniosa, libera pur in un regno fatto di rigore e precetti. Le interpretazioni vengono infuse del mondo chimerico di Julia Jackman, in cui intercorre un’ironia bizzarra e stravagante che è la direttiva per le performance degli attori - con una Charli xcx non solo sempre più avviata nella recitazione, ma sofisticata e aggraziata in questo universo inventato che sa di un moderno Medioevo. Queer e autoriale, profondo e felice di perdersi in qualche frivolezza, 100 Nights of Hero è la rimembranza di tutti gli spiriti femminili silenziati che hanno trovato un megafono. Un coro fatto di mogli, madri, ancelle, principesse e dee che, messe tutte insieme, non può essere fermato.























































