Taylor Swift è la personificazione dell'estetica millennial Nel bene e nel male

Taylor Swift si sposa. Se non lo sapete, forse, state ultimando le vostre vacanze estive nelle profondità dell'oceano o sul cocuzzolo di una montagna su cui internet tragicamente non arriva, o forse le vostre bolle non apprezzano la star più statunitense che ci sia, al secondo posto solo dopo Dolly Parton, tanto da essere riuscite a escluderla dal flusso di post in arrivo. In tal caso, vorremmo sapere come ci sono riuscite. Al resto degli esseri umani, la notizia è giunta su Instagram con un post in collaborazione tra lei e il fidanzato, il giocatore di football americano Travis Kelce, che sui social è conosciuto come "killatrav". Nelle foto vediamo la cantante di Love Story e il fidanzato immersi in quello che sembra un meraviglioso giardino fiorito invaso di rosa, di bianco e di verde. Lui in ginocchio, un bacio, un abbraccio, uno scatto sull'anello, che ha una pietra importante (cioè enorme) e che sembra essere vintage, di oro giallo. 

La caption del post di fidanzamento di Taylor Swift e Travis Kelce, spiegata (più o meno)

La caption è tutto un programma, e farà da punto di partenza per il nostro discorso. "Your English teacher and your gym teacher are getting married" (la tua professoressa di inglese e il tuo prof di educazione fisica si sposano) con un'emoticon di un candelotto di dinamite. Messa da parte la perplessità per la scelta dell'emoticon, cosa ci ricorda? Cosa ci dice? Gli utenti, sui social network, si sono scatenati. C'è chi parla del cattivo gusto dell'appropriazione, da parte di una miliardaria, di un lavoro umile e purtroppo sottopagato (almeno negli Stati Uniti) come quello dell'insegnante, c'è chi parla di Glee (la serie tv di Ryan Murphy) chi invece dice che questa, at its core, è roba cringe e basic da millennial. Semplicemente millennial. Che si incontra, tra l'altro, con una wave di definizioni e categorizzazioni dell'esistenza che va fortissimo sui social, e che cristallizza e memifica i tipi umani in: gatto nero, labrador, sorella maggiore, prof di inglese (che poi significa letteratura, genericamente), tipo A e tipo B e simili. In questo contesto, la metafora è chiara: Taylor Swift scrive canzoni ricche di riferimenti letterari e cinematografici, Kelce gioca con una palla. Chiaro, no?

L'estetica millennial delle sue scelte di abbigliamento

A proposito di estetica millennial, però, anche l'outfit vale una menzione. Se lui, infatti, indossa una polo blu navy in maglia con bermuda bianchi e mocassini scamosciati marrone scuro, lei ha scelto per l'evento (non sappiamo quanto sapesse, se fosse una sorpresa, se le foto sono avvenute nel momento della proposta o, magari, a posteriori) un abito lungo di Ralph Lauren a righe verticali in misto seta con piccolo peplo, sandali in pelle marroni con tacco basso, capelli sciolti, orologio e piccoli bracciali oro. Sexy? No. Unico? Neanche. In linea con l'estetica del suo nuovo album, The life of a showgirl? Nemmeno. Millennial? Molto. Un look da Taylor Swift-quando-è-una-persona-normale? Anche. La popstar, infatti, non ha mai dimostrato grande interesse per uno stile troppo diverso dal white woman preppy che ci potremmo aspettare da una donna adulta bionda, bianca, auto-professatasi cristiana e statunitense cresciuta in Pennsylvania. Tranne, naturalmente, quando si cala nelle varie ere discografiche o quando calca il palco di un suo tour. 

Taylor Swift è una donna di 35 anni

Non c'è nulla di male né tantomeno di sorprendente. Taylor Swift, dopotutto, è una donna di 35 anni che può permettersi (letteralmente) di fare e di essere quello che vuole, e se quello che vuole essere è cringe chi siamo noi per protestare? Il suo moodboard generale sembra essere preso direttamente dal diario segreto di una liceale nel 2008 o da una bacheca Pinterest nel 2012, e non c'è niente da fare. In lei si scontrano diverse istanze: c'è l'estetica millennial, ma anche la volontà di essere cringe, di infantilizzare se stessa e le sue fan, di portare avanti il personaggio della giovane donna maledetta che incasina tutto, l'anti-hero più tradizionalista e meno di rottura che ci sia. Così, la sua estetica risulta lontana dal contemporaneo, e c'è anche da dire che l'idea di femminilità e di moda negli Stati Uniti è molto diversa da quella Europea, con esclusione dei grandi centri cittadini, come ad esempio New York e Los Angeles. Il suo fidanzamento con l'amico dei MAGA Travis Kelce e il suo cambiamento di status da regina assoluta delle trentenni con una vita sentimentale turbolenta a mogliettina d'america, infine, avranno sicuramente un'ulteriore influenza su di lei e sulle donne che la seguono. La base da cui partire, però, è sempre la stessa, e parla di aspirazionalismo statunitense, di bianchezza e di benessere apolitico. Adesso, dobbiamo solo capire in che direzione si svilupperà ulteriormente, con lo spauracchio del cottage core e delle trad wives che incombe su di noi.