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Emma Watson parla della sua pausa dalla recitazione

«Penso di essermi sentita un po' in gabbia»

Emma Watson parla della sua pausa dalla recitazione «Penso di essermi sentita un po' in gabbia»

L’annuncio della realizzazione di una serie tv basata sulla saga di Harry Potter ha portato molti fan dei libri di J.K. Rowling e dei film prodotti nei primi anni 2000 a domandarsi chi potrà oggi dare un volto al maghetto occhialuto e i suoi amici tra le mura di Hogwarts, ma anche a chiedersi cosa facciano i protagonisti attuali oggi. Per una strana coincidenza, due degli attori più amati, in questi giorni stanno facendo parlare di loro, ma non per nuovi progetti cinematografici. Daniel Radcliffe è al centro della cronaca rosa perché è appena diventato padre e Emma Watson per quanto rivelato in una recente intervista.

In un una lunga chiacchierata con il Financial Times in occasione di Renais, il gin lanciato da lei e dal fratello Alex, Emma ha parlato dei motivi che l’hanno spinta ad intraprendere una pausa dalla recitazione che dura ormai da oltre 5 anni, da quando ha girato Piccole donne di Greta Gerwig nel 2018:

«Non ero molto felice, se devo essere sincera. Penso di essermi sentita un po' in gabbia. La cosa che ho trovato davvero difficile è stata che dovevo uscire e vendere qualcosa su cui non avevo molto controllo. Promuovere un film con i giornalisti che ti chiedono: "In che modo questo è in linea con il tuo punto di vista? " Trovavo molto difficile essere il volto e la portavoce di cose in cui non ero coinvolta, a cui non contribuivo.»

Cresciuta sui set da quando era solo una bambina, nonostante oggi sia poco più che trentenne, Watson ha lavorato con registi importanti come Darren Aronofsky, Sofia Coppola e Alejandro Amenábar, ma la pressione e la percezione di non essere pienamente responsabile e coinvolta in ogni aspetto dei progetti in cui era coinvolta l’hanno convinta a cambiare direzione della sua vita, almeno per il momento:

«Ero ritenuta la responsabile in una maniera che ho iniziato a trovare frustrante, perché non avevo voce in capitolo. Mi sono resa conto che volevo mettere la faccia in cose in cui se mi avessero criticato per qualcosa, avrei potuto dire – senza odiarmi – "Sì, ho fatto un casino, è stata una mia decisione e avrei dovuto fare di meglio"».

Così l’attrice ha iniziato ad ampliare la sua sfera di competenze, facendo nuove esperienze e prendendo decisioni sempre più consapevoli. Da quando era Hermione Granger, si è laureata in Letteratura Inglese alla Brown, è diventata Goodwill Ambassador per UN Women, ha lanciato la campagna #HeforShe con un discorso pronunciato all'ONU che evidenzia il ruolo degli uomini nella promozione della parità di genere e si è appassionata alla moda sostenibile fino a venire nominata direttrice del comitato Comitato per la Sostenibilità di Kering. Lo scorso anno ha anche debuttato come regista dirigendo la campagna di Prada Beauty. Un’esperienza che si vocifera ripeterà presto dirigendo il video musicale di un famoso artista ancora top secret. Tornerà mai a recitare?  La risposta di Emma a questa domanda lascia sperare per il futuro (anche se c’è chi giura che la vedremo sullo schermo già nel 2024):

«Tornerò a recitare, ma per adesso sono felice di essermi fermata ad aspettare la prossima cosa giusta. Amo quello che faccio. Sto cercando un modo per farlo senza tradire me stessa. E non voglio più passare alla modalità robot.»