
Come cambiano le idee di bellezza (e di make-up) di città in città? Un trend su TikTok ha messo in luce quanto il concetto di bellezza sia soggetto al luogo, alla cultura e persino alla “classe” nel quale viene coniato
Che cosa significa essere hot a Los Angeles? A New York? E a Miami invece? Le risposte saranno molto diverse, e non siamo neanche usciti dagli Stati Uniti. Che la bellezza abbia poco di oggettivo e sia invece plasmata da canoni decisamente mutevoli, lo abbiamo imparato da tempo. Paese che vai, standard che trovi. La realtà, però, è che non bisogna spostarsi dall’altra parte del mondo per scoprire differenze - più o meno sottili - nella percezione di ciò che è bello e cool in un luogo, soprattutto se si parla di bellezza femminile. Come molto spesso è già accaduto su TikTok, uno spunto apparentemente banale si è trasformato in un trend globale in grado di dirci molto di noi, della percezione che abbiamo di noi stessi e della cultura nella quale viviamo immersi.
Che cos’è l'LA 10 makeup trend
Partiamo dal principio. Una creator (@lottiestarrs) pubblica un video in cui scrive: "Mi annoiavo, quindi ho imparato come trasformarmi in una LA 10" e - sulle note di Candy di Foxy Brown - passa da un aspetto acqua e sapone a un elaborato look che la rende praticamente irriconoscibile. Stando alla sua chiave di lettura, dovrebbe rappresentare una ragazza di Los Angeles da 10, ovvero che rientra pienamente nei canoni della città in termini di bellezza, stile e coolness. A quel video da più di 23 milioni di visualizzazioni ne sono seguiti molti altri. Seguendo il trend, lo stesso concetto è stato declinato da altre creator per altre città - come New York e Miami - ma anche per interi stati, come la Cina. Qui, il paradigma cambia radicalmente: nessun make-up bold o piega cotonata, ma blush pescato, velo di mascara e capelli rigorosamente lisci con la riga nel mezzo. Per una volta, poi, usciamo anche dal campo magnetico dei due poli opposti per eccellenza - gli USA e l’estremo Oriente - per vedere uno scorcio di che cosa significa "essere hot" anche in altri luoghi. Come i paesi slavi - capelli biondi, eyeliner allungato, pelle mat e labbra nude - o l’Irlanda - capelli rossi, occhi chiari e cat eye sui toni del marrone.
@mimiermakeup LA10 makeup>> tutorial @Mirta Miler ib @Lottie Candy - Foxy Brown
La bellezza è (anche) una questione di classe sociale
Se ci spostiamo invece in Regno Unito, oltre al trend spopolano anche le polemiche. Come quelle sotto al video di Abby Roberts, creator che vive a Londra ma è originaria di Leeds, cittadina della campagna inglese. La sua interpretazione della ragazza UK 10 è decisamente provocatoria e ricorda sicuramente più una concorrente di Love Island che una snob abitante di Mayfair. E infatti, nei commenti c’è chi la accusa di non aver centrato il punto, ma anche chi sostiene che chi non è d’accordo con lei dovrebbe farsi un giro in una qualsiasi serata a Manchester, perché il contour marcato, le ciglia finte e il blush rosa shocking sono esattamente ciò che troverà. Questo scontro apparentemente banale sul concetto di ciò che è "bello" dice molto in realtà delle differenze sociali intrinseche nei diversi modelli di coolness. Come spiega a Dazed Ellen Atlanta, autrice del saggio Pixel Flesh: How Toxic Beauty Culture Harms Women: "Impariamo cosa è 'giusto' dal nostro ambiente […] UK 10 cerca di imbottigliare un modello nazionale di bellezza, e le critiche dimostrano quanto velocemente l’estetica scivoli nella guerra di classe. Lo styling delle donne della classe lavoratrice è regolarmente bollato come eccessivo, mentre la cultura borghese lo sfrutta come fonte di trend". Ma, aggiunge: "È importante trattare questi postcode looks come dialetti che le persone parlano, non come gerarchie morali".
@madeleine_white Watching this back the nose contour was most certainly NOT blended enough
Un codice che muta in fretta
In fondo, il successo del trend non sta tanto nel decretare chi sia davvero un "10" a Los Angeles, Londra o Belgrado, ma nel ricordarci che la bellezza non è mai neutra né universale: è un codice, un linguaggio che cambia a seconda del contesto e che difficilmente ci troverà mai tutti d’accordo. E poi, non da ultimo, muta in fretta. Come ci ricordano le imbarazzanti immagini delle nostre sopracciglia ad ali di gabbiano.






















































