Le mostre da vedere ad agosto in Italia Dalle case che raccontano storie d'amore alle installazioni site-specific tra i boschi d'Abruzzo

Le mostre da vedere ad agosto in Italia Dalle case che raccontano storie d'amore alle installazioni site-specific tra i boschi d'Abruzzo

In un’estate che sembra allungare le giornate fino a sciogliere i bordi dei nostri corpi e delle nostre esistenze, l’arte torna a parlare di ciò che è più vicino: il corpo, la casa, l’assenza, il desiderio. Dalle gallerie di Trento alle lussuose dimore siciliane, si moltiplicano le mostre che mettono al centro l’intimità. Non è mai un intimismo domestico o quieto. È una materia viva, stratificata, che pulsa sotto la superficie. La pittura diventa scrittura emotiva, la scultura si fa carne, pelle, poro. Gli artisti non guardano più lontano non inseguono l’altrove, ma scavano dentro, negli affetti, nei legami, nei ricordi che non mollano. Come l’afa ad agosto. C’è chi ritrae la madre come un’apparizione luminosa, chi scolpisce corpi bagnati e bellissimi che sembrano trattenere il respiro. Le opere si muovono tra malinconia e vibrazione, tra frammento e racconto. È un’estate affettiva e politica, in cui la figura umana torna protagonista fino a farsi specchio. Siamo noi, o potremmo esserlo. Visti da vicino, un po’ sfocati, vulnerabili e pieni di grazia.

Le mostre da vedere ad agosto 2025 in Italia

Daniele Ratti - Napoli

Cosa dice la casa su chi siamo? Quanto amore si cela dietro una parete scrostata, un divano vintage, un soprammobile a forma di bassotto o una poltrona disegnata a mano? A rispondere è Daniele Ratti, con una delle più intense mostre fotografiche a Napoli: Due cuori e una capanna, ospitata nelle sale delle Gallerie d’Italia in via Toledo. Il progetto, 42 scatti curati da Benedetta Donato, è un viaggio intimo nel legame profondo tra architettura e sentimento, tra spazio costruito e spazio vissuto. Le fotografie immortalano luoghi straordinari non solo per le linee o i materiali, ma per le storie che custodiscono. C’è Le Cabanon, il minuscolo rifugio progettato da Le Corbusier come dichiarazione d’amore per la moglie Yvonne Gallis. C’è la villa modernista E-1027 di Eileen Gray e Jean Badovici, manifesto visionario di una relazione costruita anche attraverso sedie e tappeti. E poi ancora la Cupola progettata dall’architetto Dante Bini per Antonioni e Monica Vitti in Sardegna, Casa Guidi dei poeti Browning a Firenze o l’abitazione di Angela e Mimmo Jodice a Posillipo. Sono spazi abitati da affetti, opere che sono anche archivi emozionali. Una riflessione sul concetto di abitare come gesto d’amore, e sull’architettura come traccia di memoria affettiva, che Ratti riesce a rendere visibile attraverso il suo sguardo delicato. Imperdibile per chi cerca mostre d’arte a Napoli dove estetica, biografia e romanticismo si incontrano.

Titolo: Due cuori e una capanna

Quando: fino al 14 settembre 2025

Dove: Gallerie d’Italia, Napoli

8 albe - Noto

Nel cuore della Sicilia, all’interno della suggestiva Dimora delle Balze di Noto, torna 8 albe. La rassegna d’arte contemporanea arriva alla sua terza edizione e sceglie il tema Tramonti: Cosmogonie e Fini del Mondo: 25 opere di videoarte suddivise in quattro serate (31 luglio, 7, 21, 28 agosto). Le opere video di artisti e collettivi internazionali, da Camille Henrot a Yin-Ju Chen, dal Karrabing Film Collective a Cauleen Smith, mettono in scena una narrazione ciclica e ipnotica che inizia con la fine e ritorna all’inizio. Il mondo raccontato è quello della fragilità del sapere, della perdita, del post-coloniale e del desiderio di costruire nuovi immaginari. Più che una mostra, è una pratica di riflessione: sul tempo, sulla fine dei mondi, sulla possibilità di una rinascita. In un’epoca che non sa più immaginare il futuro, qui si sperimenta il potere evocativo dell’arte contemporanea per pensare nuovi orizzonti. 8 albe non offre soluzioni, ma sguardi. E sono sguardi necessari.

Titolo: Tramonti: Cosmogonie e Fini del Mondo

Quando: fino al 28 agosto 2025

Dove: Dimora delle Balze, Noto

Lovett/Codagnone - Milano

Nelle sale del PAC a Milano, la mostra I Only Want You To Love Me, la prima antologica in Italia dedicata al duo Lovett/Codagnone, formato nel 1995 da John Lovett e Alessandro Codagnone, artista milanese scomparso nel 2019. Il titolo, che suona come una supplica e una provocazione, riassume perfettamente la tensione che attraversa l’intero percorso espositivo. Le fotografie, i video, le installazioni e le performance presenti raccontano di potere e dipendenza, desiderio e scontro, affetto e resistenza. Ma anche di underground, sub-culture, identità queer e ribellione. Il duo ha sempre lavorato ai margini, smascherando i rapporti di forza che regolano relazioni private e sistemi sociali. In mostra anche una nuova opera al neon, creata appositamente per l’occasione. Un omaggio a Codagnone, ma anche un lascito generazionale per chi cerca oggi nuove forme di soggettività. Il PAC ci regala un racconto punk, radicale, emotivo che è anche un invito a riflettere su chi siamo e su chi scegliamo di amare.

Titolo: I Only Want You To Love Me

Quando: fino al 14 settembre 2025

Dove: PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano

Velasco Vitali - Pescasseroli

In un tempo che corre, Stasis è un invito a fermarsi. L’installazione site-specific di Velasco Vitali segna l’ottava edizione di ArteParco, museo a cielo aperto tra i boschi millenari del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Un lupo appenninico, scolpito e fiero, svetta sopra un tronco di quercia. È insieme simbolo di libertà selvaggia e sentinella del nostro rapporto con l’ambiente. Vitali si ispira alla figura degli stiliti, asceti dell’antichità che vivevano su colonne per avvicinarsi al divino. Qui, spiritualità e materia si fondono. Stasis va ad aggiungersi alle opere di Megx, Marcantonio, Matteo Fato, Sissi e altri, modi diversi di aggiungere bellezza alla bellezza, quella del parco, senza mai sovrastarla. State già studiando il percorso per arrivarci? Fate bene, perché ArteParco non è solo una mostra all’aperto, è un cammino. Letteralmente. È un trekking tra faggi secolari e opere d’arte durante il quale riscoprire il piacere di qualche ora all’aria aperta.

Titolo: Stasis

Quando: fino al 31 agosto 2025

Dove: Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Pescasseroli

Gianmaria Potenza - Venezia

Chi cerca una mostra capace di legare arte e tecnologia con equilibrio e profondità dovrebbe passare da Venezia, dove Palazzo Ferro Fini ospita Elaborating New Codes, una monografica dedicata agli Elaboratori di Gianmaria Potenza. Opere nate negli anni ’90, in risposta ai primi fermenti dell’era digitale, che l’artista veneziano interpreta con il suo linguaggio visivo unico: composizioni fatte di legno, bronzo e marmo, ispirate alle schede elettroniche, ai codici, alla modularità. In mostra anche lavori più recenti che mostrano l’evoluzione coerente della sua poetica. Potenza non usa computer né software, ma rielabora le strutture del pensiero informatico in sculture materiche, ritmiche, quasi musicali. La mostra, curata da Valeria Loddo, non è solo un tributo al suo lavoro, ma anche una riflessione sul linguaggio visuale come codice in continua trasformazione.

Titolo: Gianmaria Potenza Elaborating New Codes

Quando: fino al 17 ottobre 2025

Dove: Palazzo Ferro Fini, Venezia

Maria Paola Landini - Bologna

Tra le mostre fotografiche da vedere in Italia ad agosto 2025 spicca Ritratto di donna di Maria Paola Landini al Museo Civico Archeologico di Bologna. Biologa e fotografa, Landini unisce scienza e sensibilità per costruire una genealogia visiva del femminile attraverso 138 scatti realizzati in 50 anni. Le immagini dialogano con 21 reperti storici: statue, vasi, iscrizioni, oggetti votivi. Il risultato? Un racconto stratificato che abita sei sezioni tematiche e attraversa spazio e tempo: dalla donna contemporanea "così com’è", agli archetipi antichi, alle ritualità, ai ruoli sociali, fino all’ingegno delle donne. Il tutto arricchito da un public program interdisciplinare, che trasforma la mostra in un laboratorio di confronto. Qui, la fotografia non estetizza, ma documenta, osserva, rispetta. La presenza femminile diventa testimonianza viva, memoria incarnata. E la mostra si trasforma in una narrazione sensoriale e politica della femminilità, dove il presente incontra il mito.

Titolo: Ritratto di donna. Fotografie di Maria Paola Landini

Quando: fino al 13 ottobre 2025

Dove: Museo Civico Archeologico, Bologna

Antonio Ligabue - Lecco

A Lecco, al Palazzo delle Paure, Antonio Ligabue e l’arte degli outsider propone un percorso che mette a fuoco il legame tormentato e potente tra arte e follia. Al centro della mostra, curata da Simona Bartolena, spiccano 14 opere di Ligabue. Soprannominato “Toni al matt” (“Toni il matto”) dagli abitanti della Bassa padana, dove trascorse buona parte della sua vita, è stato autodidatta, visionario ed internato più volte in manicomio. Così, ad affiancarlo in questo progetto lecchese, troviamo una quarantina di lavori di Carlo Zinelli, Pietro Ghizzardi, Gino Sandri e altri artisti che, allo stesso modo di Ligabue, hanno vissuto la reclusione psichiatrica, percependola come condanna o come occasione di scoperta creativa. Insieme, il corpus esposto racconta vite ai margini, dolenti ma ricche di luci e talento. Davanti ai visitatori si apre un affresco di differenze radicali, che si fanno poesia visiva. In tempi di normalizzazione, l’arte degli outsider torna a dirci che la fragilità è anche forza. E che la diversità è un valore culturale. Solo questo vale una visita a Lecco.

Titolo: Antonio Ligabue e l'arte degli outsider

Quando: fino al 2 novembre 2025

Dove: Palazzo delle Paure, Lecco

MONSTRA - Brescia

Cosa vuol dire oggi essere mostri? La mostra MONSTRA, ospitata negli spazi suggestivi dell’ex Chiesa di San Giorgio a Brescia, prova a rispondere mettendo in scena un bestiario contemporaneo fatto di ibridazioni, paure e visioni distopiche. Curata da Alchemica, la seconda tappa del progetto affronta il concetto di "mostruosità" come strumento critico e poetico. Qui, il "mostro" non è più ciò che va respinto, ma ciò che ci costringe a ripensare noi stessi. L’inquietudine è fertile, la deformità è bellezza alternativa. Una delle mostre più coraggiose dell’estate, che ci invita a dialogare con i nostri lati oscuri e a scoprire la libertà nell’anomalia. Tra gli artisti esposti spiccano Laurina Paperina, Naomi Gilon e Alberto Martini.

Titolo: MONSTRA. Una mostra prodigiosa

Quando: fino al 31 agosto 2025

Dove: Associazione Culturale C.AR.M.E., Brescia

Nebojša Despotović - Trento

Con Tutte le nostre vite, Nebojša Despotović abbandona l’archivio visivo che aveva alimentato la sua pittura per anni e guarda finalmente vicino, alla propria casa, ai propri affetti. Il percorso alla Galleria Civica di Trento raccoglie opere inedite realizzate negli ultimi anni, insieme a un grande polittico concepito per la mostra, intitolato Nel giardino della mia vita. I colori si spengono in una tavolozza sporcata dal seppia e dal bianco e nero, ma non perde forza la composizione inquieta, emotiva. Al centro, la famiglia: la madre, le figlie, l’assenza e la presenza, il lutto e la cura. I corpi appaiono sospesi, trattenuti nel tempo, come in un sogno di ritorno. La pittura diventa così gesto affettivo, diario sospeso tra l’intimità e la malinconia. Se volete scoprire di più della poetica di Despotović, l’appuntamento è alla Galleria Civica di Trento fino al 21 settembre 2025.

Titolo: Nebojša Despotović. Tutte le nostre vite

Quando: fino al 5 ottobre 2025

Dove: Galleria Civica, Trento

Carole A. Feuerman - Roma

Scultorea, carnale, iperrealista: la voce di Carole A. Feuerman si ascolta nel silenzio dei corpi. A Palazzo Bonaparte va in scena la prima grande retrospettiva italiana dell’artista americana, che dagli anni '70 ad oggi ha raccontato la condizione umana attraverso figure femminili che sembrano vive, attraversate da emozioni, memoria, desiderio. Gocce d’acqua, respiri, tatuaggi: ogni dettaglio vibra. Le sue sculture, realizzate in resina, bronzo, silicone, raccontano identità fragili e potenti, sospese tra realtà e immaginazione. In mostra oltre 50 opere, tra cui una grande installazione site-specific. Il corpo, nella sua bellezza e nella sua stanchezza, è qui un linguaggio universale: presenza che resiste, simbolo che ci riguarda.

Titolo: CAROLE A. FEUERMAN. La voce del corpo

Quando: fino al 5 ottobre 2025

Dove: Palazzo Bonaparte, Roma

Mimmo Jodice. Napoli Metafisica - Napoli

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A Napoli, nella Cappella Palatina, nella Cappella delle Anime del Purgatorio e nell’Armeria di Castel Nuovo, viene allestita la mostra personale Mimmo Jodice. Napoli Metafisica, un importante omaggio a uno dei maestri della fotografia contemporanea. Senza mai lasciare la sua città natale, Mimmo Jodice ne è stato – e continua a essere – uno degli interpreti più poetici e profondi. La mostra è articolata in capitoli ispirati ad alcuni archetipi dell’immaginario metafisico: Lontananze, Archi, Colonne, Statue, Monumenti, Ombre, Apparizioni e Vuoti. L’esposizione include oltre cinquanta ritratti fotografici di Napoli, intensi e suggestivi, che dialogano visivamente con opere di Giorgio de Chirico. Ne emerge un profilo inedito di Mimmo Jodice come artista spirituale, capace di trasformare i luoghi in frammenti di nature morte imprevedibili e sospese nel tempo.

Titolo: Mimmo Jodice. Napoli Metafisica

Quando: fino all'1 settembre 2025

Dove: Cappella Palatina, Cappella delle Anime del Purgatorio e Armeria di Castel Nuovo, Napoli