
Le chiacchiere offline non sono mai state così importanti
Dobbiamo imparare e coltivare il nostro bioma sociale, e in fretta
21 Aprile 2025
Guardandosi intorno, l’impressione è che siamo sempre più connessi e sempre meno collegati: ci seguiamo, spiamo, commentiamo, ma parliamo poco di persona, per mancanza di tempo oppure per una qualche forma di fobia sociale. Una serie di studi riportati da questo articolo, però, ha dimostrato quanto una buona conversazione possa influire positivamente sul nostro umore e sul nostro benessere psicofisico. Si tratta di plasmare e coltivare il nostro bioma sociale, una definizione - coniata da Jeffrey Hall, professore dell’Università del Kansas e Andy Merolla, professore alla University of California Santa Barbara - pensata per indicare l’intera gamma delle nostre interazioni. Come spiegato nel loro libro The Social Biome: How Everyday Communication Connects and Shapes Us un bioma sociale sano è caratterizzato dalla varietà: delle persone con cui parliamo, delle tipologie di conversazioni che abbiamo e anche del tempo che trascorriamo da soli con noi stessi.
Chiacchiere da pausa caffè: perché sono importanti
Sembra banale, ma scambiare quattro chiacchiere con i colleghi davanti alla macchinetta del caffè o due parole con il vicino nell’androne delle scale, incide effettivamente sul nostro benessere quotidiano. Ogni interazione che abbiamo, per quanto superficiale o poco importante possa sembrare, è un elemento costitutivo della nostra identità e visione del mondo. Quanto più queste interazioni saranno varie, tanto più avremo modo di costruire convinzioni e idee non acritiche, ma influenzate dal mondo che ci circonda. Il suggerimento di Hall e Merolla è proprio quello di sforzarsi di affrontare una vasta gamma di argomenti, con una vasta gamma di persone. Esattamente il contrario di ciò che accade sui social media, spazio in cui tendono a formarsi delle vere e proprie bolle (o eco chamber) in cui troveremo soltanto persone che la pensano esattamente come noi, sviando così dal confronto critico e costruttivo.
@theconversationalist Let’s break down what an echo chamber is before we break the echo chamber itself Echo Chambers are created when we only surround ourselves with views that solidify our own. When we spend time in this kind of environment, online or in real life, the harder it is to conceive of alternate points of view. We want to know, how would you define echo chamber? #povz #genz #message #awareness #echochamber #algorithm #socialmedia #theconversationalist original sound - The Conversationalist
Il segreto della felicità: un’interazione di qualità al giorno
È importante, poi, ritagliarsi almeno una volta al giorno un’interazione di qualità: che non significa per forza eccellere nell’ars oratoria, ma anche essere un buon ascoltatore. Senza sottovalutare l’importanza delle chiacchiere più futili e banali, che - spiegano Hall e Merolla - sono fondamentali per consolidare e coltivare le connessioni. E a proposito di connessione, bisogna sforzarsi di tenere a mente i limiti della tecnologia: nessun messaggio su Whatsapp, email o storia su Instagram potrà mai rimpiazzare il potere di una conversazione a quattr’occhi, su qualsiasi argomento. Solo lì entrano in gioco la condivisione dello spazio, il contatto visivo e fisico, un’empatia che finisce in qualche modo per affievolirsi quando filtrata da uno schermo.
@superkeara Please reexamine your biome centric worldview #socialjustice #activism #girlboss #equality #comedy original sound - Keara Sullivan
Imparare a stare da soli
E poi, non da ultimo, il vero segreto per stare bene con gli altri è imparare a convivere con se stessi. I momenti di solitudine sono fondamentali in una vita sociale equilibrata: consentono di ricaricare le batterie, rilassarsi e anche metabolizzare tutto ciò che ci accade mentre siamo nel mondo. Stare da soli dovrebbe diventare un esercizio quotidiano (o quasi), in cui dedicarci a noi stessi anche solo per pochi minuti: concedersi una passeggiata, ascoltare musica, mangiare leggendo un libro, o anche solo ritagliarsi il tempo per una skincare routine un po’ più elaborata. Senza dimenticare di ascoltarsi, analizzare ciò che ci fa stare bene e ciò che invece sentiamo il bisogno di cambiare. A quel punto, saremo di nuovo pronti a fare il nostro ingresso nel mondo: per chiacchierare, conversare, ridere e scherzare. Ne va del nostro bioma sociale.