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Dal Volo agli One Direction, il fenomeno delle relazioni proibite non morirà mai

Le persone famose stanno insieme tra loro in gran segreto?

Dal Volo agli One Direction, il fenomeno delle relazioni proibite non morirà mai Le persone famose stanno insieme tra loro in gran segreto?

Se, come me, siete abbastanza anziani da aver vissuto parte della vostra adolescenza su Tumblr, allora la parola ship dovrebbe farvi rizzare i capelli in testa. Non è certo un fenomeno nuovo. Da sempre, guardando un film o leggendo un libro, ci è capitato di pensare: questi due personaggi dovrebbero proprio stare insieme! E se gli autori e gli sceneggiatori erano d'accordo con noi, allora la ship diventava canon. Altrimenti toccava scrivere le fan fiction, per farlo succedere comunque, alle nostre regole e nel nostro mondo. Per cementificare questa convinzione e per connettersi con i membri del fandom che la pensavano come noi, spesso si creava anche uno ship name, che di solito era semplicemente una crasi dei nomi dei due personaggi. La cosa, come spesso accade, è sfuggita di mano, e le persone hanno iniziato a shippare anche persone vere, della vita vera. E più la ship puzza di conspiracy theory, più piace. 

La ship delle ship: i Larry Stylinson

L'esempio su tutti è quello di Harry Styles e Louis Tomlinson, ex membri degli One Direction. Per anni, alcune delle loro fan hanno ipotizzato che tra loro ci fosse una relazione segreta, da scovare e svelare analizzando i loro movimenti e le loro interazioni, a volte anche andando a cercare esempi di contratti simili al loro per dimostrare che poteva essere inserite della clausole che ne vietavano relazioni e ne controllavano l'immagine. Il loro ship name era Larry Stylinson, i loro colori il blu e il verde, le loro storie d'amore reali, paparazzate e pubblicizzate dai magazine di gossip e spettacolo, soltanto una debole copertura. I cattivi, in questo caso, erano i membri del management, che per ragioni di marketing (dopotutto gli One Direction dovevano vendere alle ragazzine) non potevano far trapelare la vera sessualità dei ragazzi. Chiaro, no? Non fa una grinza, se escludiamo il fatto che adesso sia Harry che Louis sono artisti solisti, liberi dal giogo della band. Eppure, niente è venuto alla luce. 

La versione italiana: Gianluca Ginoble e Piero Barone del Volo

Dopo il Festival di Sanremo 2024, tutti gli occhi sono puntati su Il Volo, trio di cantanti italiani (due tenori e un baritono) diventati famosi da giovanissimi nel contesto del talent show canoro per bambini Ti lascio una canzone. Insieme, i tre ragazzi, che rispondono ai nomi di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, hanno conquistato il mondo, esibendosi ovunque e tornando in Italia per vincere Sanremo nel 2015 con la canzone Grande Amore. Adesso, gli utenti dei social sono convinti che tra Piero e Gianluca ci sia (o ci sia stato) del tenero. Ed ecco che la ruota della ship si mette in moto. Vengono presi vecchi filmati, analizzato il linguaggio del corpo. Le fidanzate sono false, se litigano è perché si amano. Lo ship name è, pare, Pianluca, e se si scava più a fondo (e le shipper sono delle esperte in questo) si scoprono fan fiction su di loro scritte da fan non italiane. Dopotutto, i tre sono diventati famosi all'estero quasi prima che da noi.

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Le ship e la questione del proibito 

Queste coppie non sono certo le uniche. Abbiamo già parlato delle speculazioni sulla sessualità di Taylor Swift, ad esempio, o quelle ancora più vecchie su Duncan James e Lee Ryan dei Blue (che però sono state in parte confermate, contribuendo al successo delle ship). Cos'hanno in comune, tutte queste ship? Sono formate da coppie dello stesso sesso, e anzi questo loro essere in qualche modo "proibite", per ragioni varie (compresa l'omofobia), fa parte del loro fascino. Alcuni membri della comunità LGBT hanno dimostrato un certo tipo di fastidio, trovando in queste speculazioni (per la maggior parte portate avanti da ragazze giovanissime) una sorta di feticizzazione dell'omosessualità, soprattutto maschile. Dall'altra parte, c'è chi dice che sia comprensibile proiettare il bisogno di rappresentazione di sé sugli idoli del momento. Una sorta di speranza che ci fa sentire specchiati e capiti. Nel mezzo gli inconsapevole, benedetti dal non essere cronicamente online. Il problema però è che non si parla di personaggi, ma di persone.

Dove mettere i confini

Tra il serio e il faceto, quello che rimane è che su internet, negli ultimi anni, persone molto giovani passano ore e ore ad analizzare video, interazioni e filmati di altre persone, nella speranza di scoprire qualcosa di segreto e proibito, o forse nella speranza di trovare degli alleati nella loro scoperta di sé. In assoluto, non c'è nulla di male. Questo tipo di atteggiamento, però, ci ha insegnato delle cose sbagliate. Come ad esempio l'ossessione per il privato di cantanti e attori, che non ci devono nulla se non le loro performance. O la ricerca spasmodica di complotti e segreti, di icone e punti di riferimento che non hanno chiesto di esserlo. Abbiamo reso le persone personaggi, fantocci delle nostre fantasia, perdendo di vista il confine tra divertimento e invasione di privacy, immaginazione e realtà. È ora di invertire la tendenza