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Dobbiamo smettere di ipotizzare gravidanze vip

Se Annalisa è incinta o no non è affare nostro

Dobbiamo smettere di ipotizzare gravidanze vip Se Annalisa è incinta o no non è affare nostro

La gravidanza è un argomento delicato, per moltissime ragioni. Scegliere di diventare o non diventare madre è un tema centrale per qualsiasi persona adulta che abbia la possibilità di riprodursi. Siamo state abituate a immaginarci madri, perché biologicamente siamo portatrici della vita. Da piccole, abbiamo ignorato l'influenza della nostra educazione, cristiana e patriarcale, sui nostri corpi e sulle nostre menti, e adesso ci troviamo a doverci fare i conti, divise tra orologio biologico, pressioni della società e spinte interne. Non sappiamo se dobbiamo, se vogliamo, se possiamo avere un figlio e, se lo sappiamo, la scelta rimane comunque complicata e importante. Portare un'altra creatura in un mondo così complesso è una bella responsabilità. Non portarcela potrebbe rivelarsi un rimpianto, e comunque chi li sopporta i parenti che non fanno che chiedere?

Un tema caldo, anzi caldissimo

Come se non bastasse, il dibattito pubblico contemporaneo ci mette del suo. Personaggi politici di medio o dubbio spessore invitano a gran voce le giovani donne a riprodursi, perché altrimenti la famiglia tradizionale si estingue. I bambini, però, non sono tutelati dal governo, come non lo sono i giovani, le donne, le famiglie e le giovani famiglie. Il diritto all'aborto viene combattuto a spada tratta in tutto il mondo, nuove leggi lo criminalizzano, gli obiettori di coscienza sono la maggioranza. Figuriamoci poi se siamo pronti ad affrontare il tema degli uomini trans che rimangono incinti. Siamo anni luce dallo slegare il concetto di figlio dalla donna che lo porta in grembo, da tutti i punti di vista, e spesso la maternità si trasforma in una prigione. E chi sensibilizza sul tema della depressione post partum? O su quello dell'infertilità maschile e femminile? Potremmo andare avanti per ore. 

Le speculazioni sulla gravidanza: Annalisa è incinta?

Per queste e altre ragioni, dunque, dovremmo proprio smettere di spiare i pancini delle donne, di fare domande inopportune a chiunque abbia uno stomaco, di ipotizzare gravidanze. Dobbiamo smetterla come individui, ma anche come opinione pubblica, smetterla di scrivere articoli, di googlare, di zoomare. Un esempio lo abbiamo sottomano, e arriva direttamente dalla settimana di Sanremo. Annalisa, cantante in gara con Sinceramente, si è rifiutata di scendere dalle scale dell'Ariston, notoriamente spaventose per chiunque porti i tacchi. Immediatamente, quando è divenuto chiaro che lei, quella maledetta scalinata, non l'avrebbe fatta, il gossip online si è scatenato. Diversi utenti, ma anche diverse testate di gossip, hanno dato per scontato che fosse perché era incinta. Quale altro potrebbe essere il motivo, per una donna sposata di 38 anni?

La smentita: un problema di invasione della privacy

Le voci si sono fatte così insistenti che Annalisa in persona, durante una settimana importante per la sua carriera, le ha dovute smentire. "No, non sono incinta. Quando sarò incinta, sarò io a dirlo. Un anno fa sono caduta dalle scale: ho preso una testata contro un muro e sono finita al pronto soccorso. Non è stata un'esperienza bellissima... neanche bruttissima, perché poteva anche andare peggio, però mi è venuta un po' di paura. Mi sono fatta male e ho avuto per un bel po' di tempo la frangia sulla fronte per coprire una bella cicatrice". Non è la prima volta che la cantante di Bellissima si trova a rispondere a domande che invadono la sua privacy di donna e di persona, e forse sarebbe il momento di smettere di farle. Di Annalisa, noi pubblico, sappiamo poco. Perché ci tiene alla sua privacy, perché è giusto così. Anche se la vediamo spesso in televisione e la sentiamo in radio questo non vuol dire che possiamo avanzare qualsiasi tipo di diritto sul suo corpo, su quello che decide di farci, su quello che c'è o non c'è nel suo grembo. 

La delicatezza e le aspettative sul corpo delle donne (famose o meno)

Diverse sono le personalità del web che hanno affrontato questo discorso. Lo ha detto l'influencer Paola Turani, di come le domande su una possibile gravidanza l'avessero fatta particolarmente soffrire, perché stava provando in tutti i modi a diventare madre ma non ci riusciva. Lo ha detto Clio Zammatteo, dedicando un intero video a questa tematica. Dobbiamo fare pace con il fatto che ci sono cose personali, che non sappiamo e non sapremo mai, anche delle persone famose. Dobbiamo fare pace con il fatto che le scelte personali di donne che pensiamo di conoscere non sono questioni pubbliche, da discutere come se stessimo agitando un pezzo di carne davanti agli squali. La maternità e la gravidanza, questi sì che sono temi pubblici. La loro tutela, la libertà di sceglierle o di scartarle dalle opzioni della nostra vita, la libertà di decidere per noi stesse senza essere stigmatizzate, questi sì che sono temi pubblici. Da affrontare senza personificazioni, da legare al ruolo della donna nella nostra società, alle aspettative che abbiamo su di lei, da decostruire e re-inventare