Barbie Ferreira dice addio a Euphoria
Ecco perchè e cosa perdiamo con il personaggio nella terza stagione serie
25 Agosto 2022
Gli equilibri della terza stagione di Euphoria sono già saltati prima del release: Kat Hernandez, personaggio che porta sullo schermo tematiche cruciali per la sfaccettatura culturale della storyline, non tornerà sulle scene. Nonostante la make-up artist della serie avesse recentemente condiviso un post con un look occhi allungato e sperimentale tipico del personaggio chiedendo ai followers quale sarebbe stata la prossima mossa del personaggio, nella giornata del 24 agosto è stata Barbie Ferreira ad annunciare l'addio alla serie con una semplice IG story:
“Dopo quattro anni in cui ho potuto incarnare il personaggio speciale ed enigmatico di Kat, devo dirle addio con le lacrime agli occhi. Spero che molti di voi si siano immedesimati in lei, come ho fatto io, e che vi abbia portato gioia vedere il suo viaggio verso il personaggio che è oggi. Ho messo tutta la mia cura e il mio amore in lei e spero che possiate sentirlo. Ti amo Katherine Hernandez“
Con l'addio di Barbie la serie TV perde un personaggio che è servito a sviluppare tematiche come il sex work online, la femminilità dominatrice che scaturisce da un trauma adolescenziale e l'accettazione del proprio corpo, decisamente attuali e rilevanti per il pubblico target della serie, composto da Gen-Zers e millennials cresciuti su internet. In quanto ragazza curvy con una spiccata coscienza della sua femminilità, costruita sulla base di un trauma che l'ha costretta a fare i conti con i suoi sentimenti, il personaggio di Kat ha rappresentato per un esempio, un'ispirazione e un modello da seguire per migliaia di ragazze nella sua stessa situazione, e diventando un idolo di body positivity. Il make-up nella serie è una forma di narrazione dei personaggio con un ruolo sociale, e i suoi look rappresentavano l'altalena emotiva che viveva quotidianamente, tra il desiderio di sentirsi e la mancanza di autostima che diventano concreti con l'utilizzo di linee grafiche e colori acidi e complessi, con references a metà tra la femminilità di Poison Ivy e Welma di Scooby Doo.
A far saltare gli accordi che legavano Barbie Ferreira a Euphoria sarebbe una lite con il regista Sam Levinson, che continuava ad affermare la volontà di voler utilizzare Kat come personaggio rappresentativo di una fetta di pubblico sensibile alla body positivity, in modo quasi strumentale della popolarità di Barbie per continuare a trattare temi delicati come la salute mentale o il rapporto con il corpo, o come si dice in modo fuorviante e iper-sintetico su internet, del self-love. Impossibile dimenticare la scena nella seconda puntata della seconda stagione, in cui in un momento nero Kat ha una conversazione fittizia nella sua stanza con delle fitness model, una femminista e delle ragazze curvy che la incitano a non odiarsi e a fare qualcosa, alzarsi dal letto e smetterla di autocommiserarsi perchè non risponde ai canoni di bellezza che la società patriarcale impone, e praticare un po' di self-love. In questa messa scena viene esposta la retorica tossica del benessere e dell'amore nei confronti di se stessi, che colpisce ossessivamente le ragazze giovani, in cui il proprio dolore viene svalutato a favore di una reazione immediata, una soluzione semplice ad un problema complesso, senza passare per un'elaborazione effettiva del malessere come ogni specialista di salute mentale consiglierebbe.
@internal_s literally crying with her #euphoriaszn2 #kateuphoriaedit #selflove #kat I fking hate myself - s
L'attrice si sarebbe sentita troppo incasellata nel ruolo di paladina del self-love e female empowerment, e convinta che il personaggio meritasse lo stesso sviluppo degli altri verso nuovi orizzonti come quelli di Maddy o Cassie avrebbe lasciato il ruolo per dedicarsi alla sua carriera di modella e attrice, nonostante le belle parole condivise su Instagram.