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Tutte le volte che il bedding è apparso sulle passerelle

Tra coperte, piumoni e abiti letto scopriamo come la moda ha interpretato il letto sulle passerelle

Tutte le volte che il bedding è apparso sulle passerelle Tra coperte, piumoni e abiti letto scopriamo come la moda ha interpretato il letto sulle passerelle

Alzi la mano chi durante la quarantena non ha girato per casa o fatto una call su Zoom con il piumino o il plaid indossato come un soprabito, un mantello da supereroe casalingo capace di nascondere tuta o pigiama ad occhi indiscreti e, allo stesso tempo, di offrire conforto e calore. Una soluzione agevolata dall’isolamento forzato che con l’arrivo dell’inverno e del caro bollette sembra di nuovo esercitare il suo fascino su molti, comprese le celebrità che, ovviamente, non scelgono questo look estremo per comodità o per risparmiare, ma per stupire, catalizzare i flash dei fotografi e far parlare di sé. Vi ricordate quando, qualche anno fa, Rihanna si presentò con A$AP Rocky sul red carpet del Met Gala, lei total black Balenciaga e lui avvolto in una sorta di mantello ispirato alle tradizionali coperte memory quilting americane di ERL, giovane brand americano fondato da Eli Russell Linnetz? L’ultima coppia a scegliere di elevare il proprio loungewear ad outfit sa red carpet è stata quella, nuovissima, composta da Billie Eilish e Jess Rutherford. I due si sono presentati ai LACMA Art + Film Gala 2022 sotto una maxi coperta trapuntata con monogram Gucci, abbinata a due pigiami coordinati con tanto di mascherina per gli occhi e pantofole. 

Prima di cantanti, attori e milioni di persone in smart working, è stato il mondo della moda a intuire il potenziale stilistico di piumino, coperte e cuscini. Le origini risalgono al classico "Abito Letto" di Cinzia Ruggeri, creato originariamente per Vogue Casa nel 1986, cioè un abito di piumino trapuntato abbinato a un cuscino di raso, combo in seguito reinventata da Viktor & Rolf nella collezione Autunno/Inverno 2005-06 (appropriatamente intitolata Bedtime Story) e da Sarah Burton per la collezione FW16 di Alexander McQueen. Ibridi tra piumini, plaid e cappotti hanno calcato più volte la passerella di Maison Margiela, la prima grazie alla collaborazione con il produttore italiano di piumini e biancheria da letto Featherlite e poi sotto la direzione artistica di John Galliano, come quando il tipico tessuto trapuntato si trasformò in soffici pochette giganti simili a cuscini nelle collezioni SS18 e FW18. Nello stesso anno, il 1999, in cui Margiela ha presentato i suoi duvet coat dotati di maniche staccabili anche altri designer ebbero un’intuizione simile. Jean Paul Gaultier presentò una giovane Gisele Bündchen vestita con un enorme piumino trapuntato color verde avocado abbinato a cuissard glitterati e Comme des Garçons modellò cuscini e lenzuola per ricreare un bozzolo fashion. Scenografici quanto il piumino Swan in raso trapuntato bianco di Charles James o il Futon coat di Issey Miyake lanciato negli anni ’90, sono state le proposte sviluppate da Rick Owens in partnership con Moncler per la collezione FW20, la FW17 di Mulberry, la resort 2019 di Preen by Thornton Bregazzi o la FW16 di Marques Almeida.

Accoglienti e irresistibili come la leggendaria coperta di Linus, i piumini effetto quilted, ampissimi e spesso dalle forme avvolgenti come se dovessero esseri stesi sul letto si sono spesso alternati con vere e proprie coperte in lana o chachemire da indossare a mano o sulle spalle come preziose stole. Ad esempio, quasi prevedendo la pandemia e il boom del loungewear, per la FW19 i grandi brand si sono equamente suddivisi tra chi preferiva gli uni o le altre. Hanno giocato a reinventare la quilted fashion Balenciaga, Jil Sander, Dries Van Noten, Celine, mentre hanno preferito il più sofisticato blanket style Burberry, Etro, Michael Kors e tanti altri. 

Il look da “appena scesa dal letto” piace e può diventare virale, come è successo con il plaid firmato Burberry indossato in passerella da Cara Delevingne e poi da tante altre star come Sarah Jessica Parker e Olivia Palermo o come è accaduto nel 2020 con la #pillowchallenge. Così, durante questo e i prossimi inverni, sentiamoci liberi di sfoggiare maxi piumini e sciarpone ispirate a plaid e coperte. Chi vuole può osare con un total look ed aggiungere un pigiama deluxe e un paio di babouche o friulane ai piedi. Un consiglio? Lasciamo sul divano le nostre snuggies (le famose coperte in pile indossabili) e optiamo per un’interpretazione un filo più sofisticata.