"La dieta non esiste": Achille Mariani contro la bugia del dimagrimento facile Nel suo nuovo libro, il nutrizionista sfata i falsi miti della perdita di peso a partire dall’Ozempic

Negli ultimi anni, il corpo è tornato ad essere un campo di battaglia (ma ha forse mai smesso?). Da una parte, la spinta verso perfezione che arriva dai social, dagli spot e dalle celebrities che cambiano silhouette come cambiano look. Dall’altra, una generazione sempre più stanca di sentirsi “sbagliata”, intrappolata in un ciclo infinito di regimi alimentari restrittivi, cibi nemici, rinunce e ri-partenze. In mezzo, la nuova illusione di Ozempic, Wegovy e simili, le cosiddette iniezioni dimagranti nate per curare il diabete e oggi trasformate in scorciatoie virali per perdere peso in tempi record. È in questo contesto che arriva La dieta non esiste (Autoritas Editore), il nuovo libro del nutrizionista Achille Mariani, che con voce ferma e tono quasi controcorrente smonta l’idea stessa di dieta come strada obbligata verso il benessere. Un titolo provocatorio, certo, ma anche profondamente liberatorio. 

Il miraggio del corpo perfetto e la mania per l'Ozempic

Scorrendo i feed, è difficile non notare la presenza costante di volti e corpi trasformati in un battito di ciglia. Le star di Hollywood e le influencer di TikTok parlano di “nuova energia” o “metodo naturale”, mostrano “cosa mangiano in un giorno”, come si dedicano al pilates nelle loro tutine attillate ma dietro le quinte, come svelano gli insider, spesso si nasconde una siringa. Le iniezioni dimagranti sono diventate il nuovo status symbol del benessere: costose, sofisticate, e soprattutto “instagrammabili”. Ma Mariani lancia l’allarme: “L’idea che esista una scorciatoia per il dimagrimento è una bugia pericolosa. Questi farmaci possono avere senso solo in casi specifici e sotto controllo medico. L’uso massiccio, spinto dai trend social, sta generando danni che non vedremo solo nel corpo, ma anche nella mente delle persone”. L’effetto è duplice, fisico e culturale. Da un lato, gli effetti collaterali che comprendono nausea, perdita di massa magra, alterazioni ormonali, disturbi dell’umore. Dall’altro, il messaggio tossico che la bellezza equivalga alla magrezza, che il benessere coincida con l’ago della bilancia che punta verso il basso, che la salute sia qualcosa da comprare, non da costruire con costanza, tempo, con un piano alimentare e sportivo personalizzato e la supervisione di un medico.

@belafernandez What I eat in a day to lose fat and get lean Longer full vid on my YT Total: 1,950 calories 160g protein Breakfast: Greek yogurt Freeze dried Strawberries Dark chocolate Honey Lunch: Fillet steak Coconut Apple Dinner: Beef mince, lettuce, beans, peppers, Pickles, tomatoes, cheese, Greek yogurt Taco seasoning, onions Dessert: Cottage cheese ice cream (Full recipe on my page, last video I uploaded) @belasfitguide @belafernandez Wearing: @alphalete code bela #whatieayinaday #wieiad what i eat for weightloss #gym #fatloss Hung Up x 212 Sophia Nicole Remix - Sophia

Il tempo biologico che abbiamo dimenticato e la cultura della dieta

Nel suo libro, Mariani ribadisce come la nostra ossessione per la dieta sia diventata una questione culturale, non solo alimentare. Viviamo in un’epoca che ha trasformato il corpo in un progetto da aggiornare, ritoccare, ottimizzare. I social ci ricordano ogni giorno cosa dovremmo essere più magri, più tonici, più “in controllo”.  Ma, di fronte a questo flusso di immagini perfette, abbiamo smarrito una cosa fondamentale e cioè il tempo biologico. Quello che non si accelera, non si filtra, non si comprime in una “before & after story”. “Abbiamo perso il senso del tempo biologico”, spiega il Dott. Mariani. “Vogliamo tutto subito: un corpo nuovo, una pelle diversa, una versione di noi che esista solo per piacere agli altri. Ma dimagrire non è solo perdere chili: è ritrovare equilibrio, energia, lucidità. E questo può avvenire solo con consapevolezza, movimento e rispetto di sé”, E aggiunge: “Abbiamo reso la forma fisica un requisito morale. Eppure la salute non si misura in chili persi, ma nella capacità di ascoltarsi”. Il suo è un invito, radicale ma necessario, a rallentare. A rifiutare l’idea che il corpo debba essere costantemente migliorato. A ritrovare un tempo che appartiene a noi, non agli algoritmi né alle mode. Perché la cultura del corpo perfetto non è mai stata una promessa di benessere, ma, piuttosto, una distrazione collettiva, che ci tiene lontani da ciò che davvero ci fa stare bene.

@klaudiaaaaaaaak Before and after #conscientiousness #gymrat #gymmotivation #beforeandafter #fypppppp PASSO BEM SOLTO - Slowed - ATLXS

Chi dovrebbe leggere il libro 

La dieta non esiste non è l’ennesimo manuale per perdere peso. È piuttosto un manifesto di liberazione dal controllo. Mariani lo scrive per tutti, per atleti, adolescente in cambiamento, donne che attraversano un momento di transizione, per chi non si riconosce più nello specchio o chi è stanco di cominciare da capo ogni lunedì, intrappolato tra piani alimentari falliti, sensi di colpa e aspettative sociali irraggiungibili. Il dottore propone una nuova grammatica del benessere, strumenti per costruire un rapporto reale con se stessi. Perché “Ogni volta che deleghiamo la nostra salute a una puntura o a una pillola, stiamo rinunciando a conoscerci davvero”, afferma e aggiunge “Il cibo, se scelto con equilibrio, resta la terapia più potente che abbiamo”. In un’epoca in cui la leggerezza è diventata sinonimo di valore, e il corpo una moneta di scambio sociale, La dieta non esiste ci ricorda che il vero atto rivoluzionario è fermarsi. Ritrovare piacere, lentezza, ascolto. Perché la dieta, come concetto, ha perso senso. Ciò che conta oggi è imparare a nutrirsi, non solo di cibo, ma di tempo, relazioni, cura, presenza. Mariani non offre formule magiche. Offre la possibilità di tornare a un corpo che non va “aggiustato”, ma semplicemente abitato. E forse, nel rumore di un mondo che promette risultati immediati, questa è la promessa più autentica di tutte.