
I baci sotto il vischio, tra prevaricazione e libertà Vi siete mai chieste implicazioni e significato di un gesto tradizionale?
Avete presente quel film natalizio inglese o americano, quel cartone per bambini pieno di buoni sentimenti, quel racconto in cui tutto ruota attorno al trovarsi casualmente sotto il vischio con la persona che ti piace per fare schioccare un bacio? Questa tradizione ha radici antichissime, soprattutto nei paesi anglosassoni, anche se in Italia non è molto presente. Come riportato da Jezebel, la natura sacra del vischio è ben documentata dagli studiosi di mitologie celtiche e norrene, dove è legato a cerimonie speciali. I Druidi, per esempio, lo raccoglievano per i loro rituali di fertilità. Ma la sua conversione in pianta del romanticismo natalizio arriva dopo, e con lei tutte le conseguenze del caso per le donne.
Dove nasce la tradizione del bacio sotto il vischio?
Come spiegato dallo storico Ronald Hutton dell'Università di Bristol, nell'Inghilterra del 18esimo secolo il vischio divenne molto più diffuso nei mercati natalizi di Londra. Un tempo era raro da trovare. Una volta commercializzato, invece, entrò nelle case degli inglesi tra le decorazioni natalizie, tra agrifoglio ed edera. Possederlo era prestigioso. L'usanza del bacio sotto il vischio nasce in queste case, tra i domestici, per divertimento. Quando i padroni lo scoprirono adottarono la tradizione.
Nato come un gioco, il bacio sotto il vischio divenne una certezza, un pretesto e anche un congegno narrativo. Non sempre i risultati sono stati favorevoli, soprattutto per le donne e per le categorie meno potenti. Ce lo dice (anche se potevamo immaginarlo, onestamente) Charles Dickens, che nel capitolo natalizio dei Pickwick Papers racconta di come il vischio fosse già diventato motivo di terrore per le ragazze, domestiche e non, che scappavano per evitare un bacio vissuto come obbligato. Le donne adulte, invece, vi si sottoponevano per educazione, per pressione sociale, per non subirne le conseguenze. Dal 1836 al 2017 poco è cambiato, come testimonia un post del dipartimento di polizia irlandese, che ha voluto lanciare ormai 8 anni fa un avvertimento: "Se questa sera ti ritrovi sotto il vischio con qualcuno di speciale, ricorda: senza consenso è stupro".
Baci e vischio: tra consenso e femminismo
Come è facile immaginare, sotto il vischio, per molto tempo, il consenso non è esistito. I baci, sotto questo rametto apparentemente innocuo, sono quasi sempre stati "rubati", e tutti gli indizi ci portano a pensare che qualcuno se ne è approfittato, storicamente, per liberarsi di responsabilità e vergogna, in nome della tradizione. Dall'altra parte, invece, si può pensare che il vischio abbia influito sul modo di intendere desiderio e intimità a cavallo con il contemporaneo. Paura, imbarazzo, divertimento: queste spinte convivevano in un bacio sotto il vischio, che poteva essere utilizzato anche come modo di normalizzare e liberare un impeto nascosto, ribaltando la natura coercitiva della tradizione, soprattutto se si riusciva a trovare il momento perfetto per trovarcisi sotto solo e soltanto con qualcuno che si desiderava baciare, ma davvero.
Non si tratta certo di demolire usanze centenarie. La riflessione sul vischio nello specifico e sulle tradizioni di Natale più in assoluto ci permette però ma di scavare un po' per attualizzarle e per riscoprirle, per renderle migliori e per essere consapevoli di quelli che siamo e che siamo stati, con tutte le nostre contraddizioni e la nostra complessità.


















































