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Le mostre da vedere a maggio in Italia

Dagli scatti di Norman Parkinson e dei grandi fotografi Magnum alle creazioni di Giorgio Armani per l’Alta Moda

Le mostre da vedere a maggio in Italia Dagli scatti di Norman Parkinson e dei grandi fotografi Magnum alle creazioni di Giorgio Armani per l’Alta Moda

Il sole è alto in cielo e, con l’arrivo di maggio, siamo pronti a godere del tempo libero in ogni modo, passeggiando per la città, pianificando una gita fuori porta o una visita al museo. I più sognatori tra noi iniziano già ad immaginare l’estate, il mare e le spiagge. E lo fa anche l’arte, proponendo progetti espositivi che evocano il mood di pigre giornate assolate. La Fondazione Magnani-Rocca, che ha la propria sede in un parco all’inglese appena restaurato, esplora i capolavori floreali di grandi maestri dal Novecento a oggi; mentre a Riccione, mare e spiaggia, simboli di evasione e libertà, sono l’ispirazione dei fotografi Magnum, da Ferdinando Scianna a Martin Parr. Chi cerca qualcosa di un po’ più glamour, non dovrebbe perdere, invece, l’appuntamento con le collezioni di Alta Moda firmate Giorgio Armani Privé, per la prima volta esposte all'Armani/Silos di Milano, né la mostra dedicata all’arte di Roberto Capucci a Villa Pisani, in provincia di Venezia. E chi ama la fotografia? Potrebbe progettare un viaggio con tappe a Torino, dove ci sono due monografie, una su Norman Parkinson e l’altra su Carrie Mae Weems; a Pisa, per vedere 500 tra i ritratti fotografici raccolti da Oliviero Toscani negli anni; e a Palermo, per ammirare gli scatti naturalistici della fotografa, biologa marina e attivista Cristina Mittermeier. Tra i tanti eventi artistici segnaliamo anche l’iniziativa 40 artisti per Gaza. Giovedì 8 maggio alle ore 19, presso lo spazio L.Oc.K di Milano, si terrà una serata speciale finalizzata ad una raccolta fondi da destinare a progetti di sostegno per la popolazione di Gaza, durante la quale verranno messe all’asta le opere di Elena Salmistraro, Stefano Arienti, Eva Marisaldi, Ettore Favini, Jacopo Benassi e tanti altri.

Le mostre da vedere a maggio in Italia

Giorgio Armani - Milano

Un vero sogno per chi ama la moda: immaginate tutti gli abiti più eleganti e raffinati disegnati da Giorgio Armani per l’Haute Couture raccolti in un unico posto. È quello che troverete se visiterete gli spazi dell’Armani/Silos di via Bergognone 40 a Milano dal prossimo 21 maggio, quando verrà aperta al pubblico Giorgio Armani Privé 2005–2025, un tributo ai vent’anni di Alta Moda del brand interamente curato dallo stesso Armani. Si tratta di circa 150 pezzi unici, creati per una clientela d’elite e sfoggiati in occasione degli eventi e dei red carpet più esclusivi. Il percorso espositivo è stato sviluppato come un allestimento immersivo pensato per valorizzare i tessuti preziosi, i ricami, i dettagli (tutti handmade), la sapiente lavorazione artigianale e la grazia delle forme. L’India, la Cina, la Polinesia, il Giappone, l’Africa, Giappone, l’ikat, il color chartreuse, le perle, le giacche maschili, i fluidi abiti da sera, la luce, l’armonia, il cinema, il sogno e tutti gli altri codici della Maison rivivono sotto lo sguardo attento dei visitatori. “Privé per me è una celebrazione della bellezza e dell’abilità delle mani nel farla; della sperimentazione che illumina e ispira”, ha detto Armani sulla sua linea di Alta Moda e ha aggiunto “è la storia di un altro Armani, più libero e scintillante, che però è lo stesso Armani che tutti conoscono”. Per capirlo, l’appuntamento è all’Armani/Silos.

Titolo: Giorgio Armani Privé 2005-2025

Quando: dal 21 maggio fino a fine anno

Dove: Armani/Silos, Milano

Carrie Mae Weems - Torino

Si intitola The Heart of the Matter la mostra dedicata a Carrie Mae Weems, visitabile fino al 7 settembre 2025 presso Le Gallerie d’Italia di Torino. Per chi ancora non la conosce, è l’occasione per scoprire un’artista meravigliosa, mossa da un bisogno viscerale: raccontare “l’invisibilità tangibile”, perché, come lei stessa ha detto, “Questa invisibilità, la cancellazione dalla complessa storia della nostra vita e del nostro tempo, è la più grande fonte della mia brama”. Gli spazi in Piazza San Carlo 156 ospitano una selezione di oltre 100 opere che ripercorrono la carriera di Weems, toccando tutte le tematiche che più hanno definito il suo lavoro e che ancora oggi continuano a impattare la società americana (e non solo): l’identità culturale; i conflitti razziali, di classe e di genere; la relazione tra potere, identità e storia; l’inclusione; le comunità marginalizzate; l’afrodiscendenza e la rappresentazione del corpo nero femminile. Al centro dell’esposizione c’è Preach, un’installazione realizzata su committenza delle Gallerie d’Italia che, ispirandosi alla storia degli hush harbours, racconta la religione e spiritualità degli afrodiscendenti americani attraverso le generazioni. Non mancano nemmeno le opere più conosciute come Kitchen Table Series, una serie di autoritratti dell’artista e della sua famiglia nei quali Weems esamina il vissuto delle donne di colore americane valorizzandone il coraggio, la complessità, la forza e la bellezza.

Titolo: Carrie Mae Weems-The Heart of the Matter

Quando: fino al 7 settembre 2025

Dove: Gallerie d’Italia-Torino

Giorgio de Chirico - Sarzana

Una bella gita in Liguria? Mare, focaccia e, magari, una visita alla Fortezza Firmafede di Sarzana, in provincia de La Spezia, per la mostra Giorgio de Chirico. La Metafisica della creazione,che ripercorre gli ultimi dieci anni di vita dell’artista romano e il suo legame con la fase creativa della Neometafisica, durante la quale ha reinterpretato il proprio periodo giovanile metafisico mescolandolo con le suggestioni dei lavori degli anni ‘20 e ‘30. Il percorso espositivo testimonia un nuovo slancio creativo, un approccio innovativo e consapevole all’arte del grande maestro e si concentra in particolare sulle litografie frutto della collaborazione con lo stampatore Alberto Caprini. In totale, i visitatori avranno modo di ammirare che fanno parte di un corpus di 50 opere tra dipinti, opere su carta e sculture, tutte provenienti dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma. Fanno parte della mostra anche alcuni dei dipinti più significativi degli anni ’60 e ’70, oltre a diverse reinterpretazioni de il Trovatore, una delle più interessanti varianti sul tema dei manichini.

Titolo: Giorgio de Chirico. La Metafisica della creazione

Quando: fino al 21 luglio 2025

Dove: Fortezza Firmafede, Sarzana

I fotografi Magnum e le spiagge - Riccione

Il mare e la spiaggia interpretati dai grandi maestri della fotografia internazionale aspettano chi visiterà fino al 5 ottobre 2025 Villa Mussolini, a Riccione. Un’idea perfetta per entrate nel giusto mood estivo e per esplorare le molteplici sfaccettature della vita in spiaggia, tra quotidianità, spontaneità, libertà ed emozioni intense, attraverso gli obiettivi di 8 grandi fotografi dell’agenzia Magnum. La mostra inizia dagli scatti dall’approccio documentaristico alla città di Riccione, realizzati da Ferdinando Scianna nel 1989 e si chiude con i paesaggi dinamici, ricchi di energia naturale di Trent Parke. Nel mezzo? Il turismo di massa delle spiagge cinesi immortalato da Bruno Barbey; Bruce Gilden e l’eccentrico teatro della cultura balneare di Coney Island; la bellezza sommessa del Mare del Nord visto da Harry Gruyaert; l’approccio intimo e umanistico alla fotografia Newsha Tavakolian evidente nei suoi lavori sulle spiagge del Mar Caspio; e le spiagge di India e a Mumbai scattare da Olivia Arthur. Immancabili le immagini sature di colore di Martin Parr che raccontano la cultura balneare britannica.

Titolo: Mare Magnum. Da Ferdinando Scianna a Martin Parr. I fotografi Magnum e le spiagge

Quando: fino al 05 ottobre 2025

Dove: Villa Mussolini, Riccione

Roberto Capucci - Stra

“La moda non è ornamento, è architettura. Non basta che un vestito sia bello, deve essere costruito come un palazzo poiché come un palazzo esso è una materializzazione di un’idea”. Diceva Roberto Capucci, definito da Christian Dior nel 1956 “il miglior creatore della moda italiana, un prodigio”. Sarto, stilista, scultore, nessuno come lui ha saputo cesellare, costruire e sperimentare con la stoffa, giocando con i volumi, i plissè, le rouches, gli origami e i colori. Il risultato sono collezioni di vere e proprie sculture indossabili, concepite come opere d'arte tridimensionali, che star come Valentina Cortese, Silvana Mangano, Marilyn Monroe, Esther Williams o Rita Levi Montalcini amavano sfoggiare nelle occasioni speciali. Una nuova mostra intitolata La Forza del Colore. Roberto Capucci ha riunito 20 di queste spettacolari creazioni, oltre che numerosi disegni, schizzi e fotografie presso Villa Pisani a Stra, in provincia di Venezia. La location, con gli arredi originali, tipici del '700 veneziano e i capolavori della pittura del XVIII secolo, si rivela la scelta giusta per esaltare i lavori di Capucci, tanto da sembrare instaurare con esse un dialogo che fonde moda, storia e architettura.

Titolo: La Forza del Colore. Roberto Capucci a Villa Pisani

Quando: dal 17 maggio 2025 al 2 novembre 2025

Dove: Villa Pisani, Stra

Saghar Daeiri - Napoli

La Shazar Gallery di Napoli ospita Sun of the beach, la seconda personale italiana dell’iraniana Saghar Daeiri, che presenta drums, dipinti su tela e arazzi caratterizzati da elementi e colori saturi e rappresentazioni grottesche, usati per amplificare la denuncia della situazione umana e delle sue contraddizioni. Tra gli acquerelli ipersaturi e vibranti spicca l’opera che dà titolo alla mostra, Sun of the beach, dove le immagini volutamente sottosopra o trasversali creano un luogo onirico, in cui perdere l’orientamento. Daeiri vuole spaesare l’osservatore, togliendo ogni punto fisso e indugiando nel disordine. Questo suo personalissimo linguaggio visivo emerge anche in The Odyssey of a Asphodel, opera nella quale il fiore collegato alla morte nella mitologia era, porta con sé i segni di questa tragedia, dove le giocose scene quotidiane sfumano nello spazio grigio e vegetale.

Titolo: Sun of the beach

Quando: fino al 31 Maggio 2025

Dove: Shazar Gallery, Napoli

Cristina Mittermeier - Palermo

Cristina Mittermeier ha viaggiato in ogni angolo del pianeta, documentando la bellezza della Terra e le diverse culture dei suoi abitanti: dai paesaggi alla fauna selvatica, fino alle diverse culture e tradizioni delle popolazioni che vivono in simbiosi con la natura. Il suo lavoro sarà esposto presso la GAM Galleria d’Arte Moderna di Palermo fino al 2 giugno 2025. Qui, la curatrice da Lauren Johnston, in collaborazione con National Geographic, ha riunito circa 80 fotografie che tradizioni, rituali e conoscenze tramandate di generazione in generazione, ma, soprattutto, testimoniano il solido legame che alcune comunità mantengono con la natura, facendo riflette sul delicato equilibrio che regola l’intero pianeta. Cristina Mittermeier, fotografa, biologa marina e attivista invita tutti noi esplorare il concetto di “enoughness”, domandoci quale sia il nostro posto all’interno dell’ecosistema globale e spingendoci verso un’esistenza più sostenibile e consapevole.

Titolo: Cristina Mittermeier. La grande saggezza

Quando: fino al 2 giugno 2025

Dove: GAM Galleria d’Arte Moderna di Palermo, Palermo

Francisca Valador - Roma

“Pequenos fragmentos, juntos, tornam-se construtivos de um todo”, cioè “piccoli frammenti, insieme, diventano i mattoni di un tutto”. È questo il concetto alla base del lavoro di Francisca Valador. Fiori, semi, frutti, insetti e altri piccoli oggetti, come nature morte contemporanee, vengono disposti con cura e attenzione dando vita a nuove narrazioni e significati dal forte carattere simbolico. La quotidianità si rivela in tutta la sua bellezza e complessità, conquistando il diritto ad essere protagonista. Nonostante i nuovi dipinti esposti da Matèria, a Roma, siano di piccolo formato e, poggiati su supporti in acciaio inox, sembrino delicate presenze scultoree, intime e sfuggenti, attirano e catalizzano lo sguardo dei visitatori con i loro colori luminosi, le forme botaniche e animali. Nell’arte di Francisca Valador c’è vitalità, c’è luce, poesia.

Titolo: Francisca Valador. A partir daqui só há dragões

Quando: fino al 27 giugno 2025

Dove: Matèria, Roma

I fiori nell’arte italiana - Mamiano di Traversetolo (Parma)

I fiori hanno ispirato generazioni di artisti e, fino al prossimo 29 giugno, la Fondazione Magnani-Rocca, in provincia di Parma, ha deciso di rendere omaggio a queste meraviglie della natura con una mostra che riunisce oltre 150 capolavori “floreali” di grandi maestri dell’arte italiana, da fine Ottocento fino alla contemporaneità.  Il percorso espositivo attraversa Simbolismo, Futurismo, Realismo magico, Astrazione e le nuove forme espressive, riservando un’intera sezione alla rosa è protagonista di un'intera sezione. Sembra quasi di passeggiare tra giardini segreti, evocati dalle opere di Pellizza da Volpedo, Chini, Nomellini, Moggioli, Boccioni, Monet, Renoir, Cézanne, Dürer, Tiziano, Goya, Canova, Burri e tanti altri. Le tele danno vita a bouquet meravigliosi e coloratissimi, che incantano per la loro bellezza tanto che alcuni potrebbero percepire i profumi delle margherite di Casorati, del gladiolo fulminato di de Pisis, delle ortensie di Segantini, delle rose di Morandi o dei crisantemi di de Chirico. Riuscite ad immaginarlo? Un plus ulteriore è la location della mostra. La Fondazione Magnani-Rocca, infatti, si trova all’interno di Villa Magnani, che è immersa nel Parco Romantico, dodici ettari di parco all’inglese appena restaurato, un gioiello paesaggistico unico in Italia.

Titolo: FLORA. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi

Quando: fino al 29 giugno 2025

Dove: Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo (Parma)

Norman Parkinson - Torino

Nel 1939 la modella Pamela Minchin in un costume da bagno di Fortnum & Mason salta a mezz’aria sulla spiaggia dell’Isola di Wight, in Inghilterra. Ricordando quello scatto fatto per Harper’s Bazaar, Norman Parkinson stesso disse: “Questo scatto mi ha confermato che per il resto della mia vita sarei stato un fotografo. Ero assolutamente sbalordito dalla sua magia”. E non aveva torto. In oltre 56 anni di lavoro ha raccontato le trasformazioni del mondo della moda nel corso del Novecento, plasmando le modalità estetiche attraverso le quali l’haute couture è stata comunicata per più di quattro decenni. Parkinson è stato tra i primi a portare le modelle fuori dallo studio fotografico per immortalarle nel mondo reale, nelle città e in luoghi lontani ed esotici. Il risultato sono scatti dinamici e innovativi, pubblicati sulle maggiori riviste di moda, tra cui Harper’s Bazaar, Vogue e Town & Country. Terence Pepper, per oltre 40 anni curatore alla National Portrait Gallery di Londra, ne ha selezionati 80, come parte della mostra Norman Parkinson. Always in Fashion, visitabile fino al 29 giugno 2025 presso Palazzo Falletti di Barolo, a Torino. Tra questi, spicca il ritratto di Audrey Hepburn, scattato nel 1955 per la rivista Glamour a Villa Rolli, in Italia, durante le riprese di Guerra e Pace, nel quale l’attrice indossa uno splendido abito da cocktail della collezione primavera estate 1955 di Givenchy.

Titolo: Norman Parkinson. Always in Fashion

Quando: fino al 29 giugno 2025

Dove: Palazzo Falletti di Barolo, Torino