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Tutto quello che dobbiamo a Madonna

La regina del pop riparte per un tour celebrativo e potente, contro ogni previsione

Tutto quello che dobbiamo a Madonna La regina del pop riparte per un tour celebrativo e potente, contro ogni previsione

Il 15 ottobre è partito ufficialmente il Celebration Tour di Madonna. La sua data londinese, la prima dopo l’infezione che ha costretto la cantante a rimandare la parte statunitense, è stata - nella parole di chi c’era - un’esplosione di divertimento, allegria e resilienza, contro ogni previsione. Una versione in musica della sua vita e della sua carriera, con tanto di foto d’archivio della sua famiglia. Durante il concerto, che si è tenuto alla O2 Arena, Madonna ha voluto dedicare inoltre un momento forte e allo stesso tempo potente alle vittime di AIDS. Si tratta solo dell’ultima presa di posizione di una donna che provoca, decide, ispira e fa riflettere da decenni, contro tutto e tutti. 

La prima controversia, quella con la religione cattolica

Famosissima la controversia, che va avanti dagli esordi (basti pensare al suo nome d'arte) e ha avuto diversi ritorni e riprese, con la religione cattolica, o meglio con i suoi rappresentanti terreni. Madonna, infatti, da Like a virgin (1984) in poi, utilizza spesso immagini religiose per veicolare messaggi di sessualità e liberazione del corpo femminile che, inutile dirlo, non sono piaciuti a cardinali e associazioni di matrice cattolica. Nel 2006, un esempio su tutti, il cardinale Ersilio Tonini, alla vigilia della tappa romana del Confessions Tour (in cui la star si faceva issare sulla croce e indossava una corona di spine) aveva dichiarato: “Verrà il momento in cui questa signora capirа che Gesù è morto in croce e ha versato il suo sangue anche per lei. Provo pietà per lei. Vuol proprio dire che ha toccato il fondo se, per mendicare l’attenzione dei mass media, si è ridotta all’estrema provocazione di svendere la sofferenza di Cristo”.  

Madonna, leggenda metropolitana

Un’operazione pubblicitaria evidentemente efficace, visto che Madonna è ancora considerata un’icona della musica, anzi una leggenda. A provare questo status, se ce ne fosse bisogno, il fatto che su di lei, negli anni, sono state diffuse voci al limite della fantasia, e c’è anche chi sostiene che sia stata scomunicata. Come se fosse il mostro di Loch Ness o qualche tipo di cryptid della credenza popolare, da raccontare alle bambine e ai bambini nelle notti tempestose. Il messaggio, però, è l’opposto: Madonna si racconta per liberare, non per imprigionare nella paura e nel timore. 

Un’artista proiettata in avanti dal primo istante

Una prova della sua lungimiranza? Il caso Pepsi, che riporta a Like a prayer, singolo del suo secondo album in studio. Il 13 settembre 2023 il gigante dei soft drink ha rilasciato, in occasione degli MTV Video Music Awards, uno spot con protagonista Madonna girato ben 34 anni prima, mai mandato in onda per colpa, ancora una volta, delle immagini a riferimento religioso. In occasione di questo evento Madonna, sorniona, ha commentato su Instagram: “Così è iniziata la mia illustre carriera di artista che si rifiuta di compromettere la sua integrità. Grazie Pepsi per aver finalmente realizzato la genialità della nostra collaborazione. Gli artisti sono qui per disturbare lo status quo”. E chi dice, nei commenti, che Pepsi avrebbe dovuto scusarsi non ha tutti i torti.

Le altre cause care a Madonna

Non solo religione. La popstar si è esposta in prima persona anche su temi come femminismo, sessismo, aborto, pace e, se negli ultimi anni lo ha fatto con discorsi e post su Instagram, possiamo dire che tutta la sua carriera, fin dagli albori, è stata condotta nel segno della rottura, e può essere considerata un baluardo di valori veicolati anche implicitamente, con una visione lungimirante sul futuro. Ci si può stupire che sia ancora la più ripresa, reinterpretata e usata come ispirazione dalle sue colleghe più giovani? Dopotutto, ha aperto la strada al pop contemporaneo e ancora oggi - forse proprio perché non smette di essere rilevante anche quando molte delle cose contro cui combatteva all’inizio della carriera sono state sdoganate - si trova il modo di mettere in dubbio la sua visione.

Una popstar troppo vecchia

I titoli su Madonna dei giornali di gossip, negli ultimi anni, sono concentrati soprattutto sulla sua età, sulla sua nudità (scandalosa soprattutto per una donna considerata vecchia) e sui ritocchini a cui si è sottoposta. Della popstar si mette in dubbio la sanità mentale, la resistenza fisica, si insinua che con l'avanzare del tempo stia perdendo di lucidità. Insomma, Madonna mette ancora a disagio un certo tipo di persona, e non potrebbe essere diversamente per un'artista che ha dedicato la sua vita a essere se stessa, e non inizierà certo adesso a fare quello che il pubblico vorrebbe che lei facesse, nel bene e nel male.

Un lascito ancora da quantificare

Quando Madonna si ritirerà (e, vista la verve, potrebbero volerci ancora anni) forse riusciremo a quantificare appieno il suo contributo e, di conseguenza, le scuse che gli dobbiamo come società che tende a rimettere al suo posto le artiste donne, attraverso domande invasive sulla vita privata e personale, attraverso gli attacchi e la censura, e forse riusciremo a capire che, nella musica e nella cultura pop, esiste un prima di Madonna e un dopo Madonna, ed esisterà per sempre. Nel frattempo, potremo avere un assaggio della sua forza dirompente il 25 novembre, al Mediolanum Forum di Milano.