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Ice Spice è la promessa della drill

Da artista semi-conosciuta alla copertina di Dazed, in cinque mesi

Ice Spice è la promessa della drill Da artista semi-conosciuta alla copertina di Dazed, in cinque mesi

Afro arancioni e attitude ironica e scanzonata tipica della gen Z, Ice Spice in una manciata di mesi (da novembre 2022 a marzo 2023) è passata dall’essere una promessa semi-sconosciuta della drill del Bronx al trovarsi ovunque, dalla cima delle classifiche ai front row della New York fashion week. Passando per la copertina di Dazed & Confused, che l’ha definita “people’s princess”, e per un posto in prima fila alla partita dei Knicks al Madison Square Garden, occasione in cui ha indossato una maglia con la scritta “Best tits on Instagram”. Una scelta rappresentativa del personaggio. La parabola di questa rapper classe 2000 mette le sue radici in realtà qualche tempo prima. Nata Isis Naija Gaston, Ice Spice ha iniziato a cantare nel 2021, ed è salita all’attenzione di un pubblico più ampio nell’estate del 2022, con “Munch (Feeling you)”. Sono state “In Ha mood”, rilasciata il 6 gennaio di quest’anno, e il remix della canzone di PinkPantheress “Boy’s a Liar pt.2”, rilasciato il 5 febbraio 2023, ad averne sancito definitivamente e in maniera esplosiva il successo mainstream. Questi brani, prodotti da RiotUSA e raccolti in un EP uscito il 23 gennaio che si intitola “Like…?”, le hanno permesso di staccarsi con grazia dalla scena drill del Bronx, in cui vive e in cui ha maturato la sua musica e il suo stile, e da lì salire, gradino dopo gradino, non perdendo di vista la strada e le sue influenze artistiche e di stile. Come una figurina olografica che non vedi l’ora di attaccare sul tuo Mac, e non è un caso che la copertina del suo EP sia la sua versione cartoon: si inserisce perfettamente nella sua estetica. 

Attentissima al look, un mix variabile di Y2K, streetwear e bimbo-core, Ice Spice è la (hip)-pop star perfetta per la contemporaneità, che conosce a menadito i trend di TikTok, fa comunella con North West, twitta moltissimo e senza neanche avere un profilo verificato e si muove in questo mondo post-pandemico e in un panorama musicale in cui la viralità viene prima di qualsiasi altra cosa con disinvoltura stupefacente, spazzando qualsiasi (o quasi) reticenza sul suo essere una “industry plant”, questione su cui si dibatte su Reddit e altrove con grande vivacità. Tutto nel suo personaggio sembra fatto apposta per funzionare nel qui e ora, anche il suo attaccamento tenero e positivamente giovanile al quartiere, di cui si sente una rappresentante e su cui ha dichiarato: “Il Bronx è ancora autentico, fedele a se stesso nonostante tutto. Vorrei che tutti quelli che vengono dal Bronx diventassero famosi, che i loro sogni si avverassero, sul serio”. I suoi sicuramente lo stanno facendo. Su TikTok “Boy’s a liar Pt.2” è stata utilizzata su una varietà di video (dalla cucina al make up, dal vlog ai fit check) per un totale di 1,4 milioni di volte. Il numero non fa che crescere. Tutti parlano di lei, e capire perché il suo personaggio piace così tanto equivale un po’ a capire il nostro tempo dal punto di vista della gen Z.

Quello che colpisce davvero in Ice Spice, una volta essere andati oltre al look eccentrico - equilibrio perfetto di riferimenti estetici che sono online quanto offline - è il modo in cui in lei e nel suo personaggio si incontrano una pluralità di impulsi, equilibrandoli alla perfezione e facendone la star perfetta per il 2023. Ice Spice bagna nel pop i riferimenti di una scena, quella della drill del Bronx, che è tradizionalmente cinica e violenta, talmente tanto che quando dagli USA è passata alla Gran Bretagna è stata collegata a un’ondata di criminalità, rendendola raggiungibile a tutti senza farle perdere di fascino. Twerka sulle sue turbe sentimentali, non prendendosi mai sul serio, passando in un battito di ciglia finte dalla disperazione per essere stata lasciata dall’amore del momento all’espressione di una volontà giovanile ed esplosiva di divertirsi con le sue amiche, farsi bella e andare a ballare, sicura della sua sensualità e della sua femminilità, come ha rilevato anche il New York Times. Malinconie e frivolezze si mescolano senza soluzione di continuità in un’artista che è uno specchio fedele del modo in cui le ragazze si esprimono online.