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Storia del foulard in testa come accessorio

Da Audrey Hepburn a Billie Eilish le celebrità sono ossessionate dai fazzoletti in stile Old Hollywood

Storia del foulard in testa come accessorio Da Audrey Hepburn a Billie Eilish le celebrità sono ossessionate dai fazzoletti in stile Old Hollywood

Balaclava? Caldi berretti in lana? Fasce alla Brigitte Bardot? No. O, meglio, non solo. L’inaspettata ossessione delle celebrità per l’autunno/inverno 2023 è un delicato fazzoletto di seta, annodato sotto il mento come nei film e nelle foto delle dive della Vecchia Hollywood. Da Audrey Hepburn a Kendall Jenner, da Jackie Kennedy a Billie Eilish c’è una fascinazione totale verso questo quadrato di stoffa che, versatile come nessun altro capo, acquista declinazioni stilistiche e significati socio-culturali diversi a seconda delle epoche, delle tradizioni e di chi lo indossa. Filtrato dalla pop culture e dai ricordi personali, il foulard usato come accessorio per capelli evoca una sovrapposizione di immagini e mood contrastanti che uniscono con un file rouge modaiolo la Regina Elisabetta e Lily Collins in Emily in Paris, una nonna vecchio stile e Julia Fox per le strade di New York, star che sfrecciano a bordo di decapottabili con il fazzoletto che si muove al vento e Carrie Bradshaw in And Just Like That con il carré annodato stile babushka per difendere la chioma dall'odore di sigaretta.

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Le mille vite del fazzoletto in testa, tra utilità, religione e ribellione

Il fazzoletto o, comunque, una sorta di velo di stoffa in testa è stato indossato per migliaia di anni e da altrettante culture diverse, usato come copertura protettiva per i capelli e fungendo da simbolo di appartenenza religiosa, di rango sociale o di stato civile. Così, spesso in modo inconsapevole, quando le donne si coprono i capelli, continuano una tradizione secolare con una storia polarizzante in cui si intrecciano utilità, religione, ribellione e moda. Secondo Sonnet Stanfil, curatrice della moda del Victoria and Albert Museum, coprire i capelli era considerato il segno di una vita vissuta sulla retta via, un atteggiamento che è filtrato attraverso la tradizione giudeo-cristiana ed è arrivato fino ad oggi, passando attraverso l’edonismo di Hollywood. È nato per necessità nelle società mesopotamiche che utilizzavano quel pezzo di stoffa per proteggere la testa dalla pioggia e dal sole, ma presto gli è stata attribuita la religione ha contribuito ad imporre l’idea che sfoggiarlo equivalesse all'essere una persona rispettabile. Ancora oggi il capo coperto con una sorta di velo è egualmente parte del guardaroba delle suore cattoliche, delle donne di fede islamica e delle donne ebree ortodosse sposate che indossano il tichel (o lo sheitel). Anche se parliamo in modo più specifico di foulard le origini e l’evoluzione non differiscono poi molto. Le prime testimonianze del suo utilizzo risalgono indietro nel tempo fino al 1000 a. C. e alle civiltà orientali, mentre i primi ritrovamenti nella storia occidentale possono essere datati intorno al II secolo d. C.. Qui, veniva inizialmente indossato per ragioni pratiche di protezione dalle intemperie sia in ambito militare e sia contadino. É nel 1900 che nasce il foulard come lo intendiamo oggi, accessorio multifunzionale, pratico, ma chic. Nei ruggenti anni ‘20 le ragazze flapper si legavano sciarpe di seta stampate intorno alla testa per ballare e guidare; negli anni ’40 Rosie the Riveter nel poster "We Can Do It" e le altre donne della sua epoca si legavano i capelli con una sciarpa a pois, portando un tocco di femminilità anche mentre lavoravano in fabbrica; negli anni ’60 il foulard era un item fondamentale per il glamour di dive come Grace Kelly e Jackie Kennedy; nel decennio successivo era popolare in stampe colorate e allegre tra gli hippie, mentre negli anni ’90 era declinato in stile bandana o fascia da star di hip hop e R&B come Aaliyah, Jennifer Lopez e Destiny's Child.

Hermès e il foulard nella moda

All’inizio del ‘900 i couturier più chic come il francese Paul Poiret creavano foulard con motivi audaci per le donne dell’epoche che, sempre più emancipate, li indossavano come sofisticati scialli o in stile più bohémien avvolti larghi sulla fronte. La moda del foulard esplose però qualche anno più tardi quando, nel 1937, Hermès commercializzò il suo primo carré che si chiamava Jeau des Omnibus et Dames Blanches e illustrava l’inaugurazione dei trasporti pubblici Madeleine-Bastille. Nacque così l’accessorio in twill di seta più iconico di seta, immancabile nel guardaroba di ogni lady chic. A renderlo emblema di stile furono le donne che usavano il prezioso capo (ma anche tanti suoi dupe più economici) per nascondere i propri bigodini, fondamentali per realizzare le loro acconciature bouffant, quando uscivano di casa ma, soprattutto, sono state le dive degli anni ’50 e ’60 che lo sfoggiavano in ogni occasione. Da allora il foulard in testa è tornato ciclicamente tra le proposte di molti brand, da Dior a Jacquemus, da Versace a Bora Aksu.

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Come mettere foulard in testa

Il foulard continua ad essere amato ancora oggi per la sua estrema versatilità. Come dimostrano milioni di video su TikTok, esistono molti modi diversi di indossarlo. Qualcuno? Annodato al collo, usato come cintura, sfoggiato al polso come un braccialetto, agganciato alla borsa, lasciato libero e penzolante su una o su entrambe le spalle, ma è soprattutto come accessorio per capelli che rimane contemporaneo. Si può alternare alle ciocche per una treccia più speciale, usare come fermaglio per la coda, indossare come a mo’ di bandana stile Pirati dei Caraibi o realizzare una "Kelly", cioè avvolgere il fazzoletto sopra la testa, attorno al collo e poi annodare dietro. Lo stile trend del momento? La "babushka", legata semplicemente sotto il mento. 

Il foulard nel 2023

Nel 2023 a far tornare in auge il foulard annodato sotto il mento sono celeb come Kendall Jenner, Billie Eilish e Dua Lipa. L’ispirazione, aggiornata, è Audrey Hepburn, icona di stile senza tempo, che ha nei suoi look classici sia sullo schermo che fuori dallo schermo, usava spesso il foulard, persino quando sposò lo psichiatra italiano Andrea Dotti. Billie Eilish, ad esempio, lo usa per elevare il suo stile streetwear, giocando con stampe monogramma, pois retrò o tinte unite e regalando un interessante tocco contrastante alla sua estetica tomboy. Kendall Jenner, invece, lo annoda sia sotto il mento sia dietro la testa per dare un twist sbarazzino ai suoi look quiet luxury, mentre Dua Lipa è stata tra le prime ad usarlo come accessorio invernale in uno scatto sotto la neve del gennaio 2022.