Porno ed etica: parlarne non è peccato Avevate mai pensato a tutti i modi in cui la pornografia influenza la società?

Quando parliamo di porno la reazione più comune è un misto di curiosità, imbarazzo e senso di colpa. Ma facciamo chiarezza: parlarne non è peccato, (e neanche guardare). Si tratta di un tema culturale, sociale ed economico che tocca la sessualità di milioni di persone. Ignorarlo o relegarlo al tabù non lo fa sparire. Il porno esiste, viene consumato da persone in tutto il mondo e ha impatti reali sulle relazioni, sul modo in cui percepiamo il corpo e sul nostro desiderio. Smettere di affrontarlo non è una soluzione; capire come funziona, quali dinamiche veicola e come può influenzare la sessualità è il primo passo per gestirlo in modo sano.

Parlare di porno è necessario

Partiamo dall’assunto che il porno è una forma di intrattenimento e non di educazione sessuale o all'affettività. Esso influisce sulle aspettative sessuali, sulla percezione del piacere e sulle relazioni. Parlarne aiuta a distinguere tra fantasia e realtà, tra rappresentazioni sceniche e desideri reali. Discutere di porno significa anche offrire strumenti per leggere e interpretare quello che vediamo senza vergogna e rappresenta una parte fondamentale dell’educazione sessuo-affettiva contemporanea. Senza dimenticare chi lavora nel settore: parlare di consenso, sicurezza e salari equi significa anche parlare di rispetto delle persone che producono contenuti.

Statistiche sul consumo di porno in Italia

Il porno è uno tra i fenomeni più diffusi al mondo e l’Italia non fa eccezione: secondo un’indagine Durex del 2022, il 70% degli uomini e il 30% delle donne italiane ha dichiarato di guardare contenuti pornografici. Uno studio dell’Università di Milano-Bicocca del 2021 conferma trend simili, evidenziando un aumento del consumo tra le donne negli ultimi anni, anche se il divario di genere rimane marcato. Questi dati mostrano quanto sia importante affrontare il tema senza tabù, soprattutto all’interno del femminile

Il porno etico esiste

Se esiste un lato positivo del porno, questo è il porno etico. Non è solo una categoria di contenuti, ma un approccio alla sessualità che mette al centro rispetto, consenso e trasparenza. Significa che tutte le persone sul set scelgono liberamente cosa fare, senza pressioni o ricatti economici, che i salari sono equi, che ci sono pause e protezioni e che i limiti personali vengono rispettati. Significa anche una rappresentazione più realistica della sessualità, senza stereotipi sessisti o razziali e senza oggettivazione estrema e una trasparenza che permette al consumatore di sapere chi produce il contenuto e come viene realizzato. Il porno etico è spesso prodotto da studi indipendenti o dai performer stessi e privilegia la realtà dell’esperienza sessuale rispetto al mero profitto. In un mondo dove il porno mainstream mostra spesso una sessualità distorta, il porno etico rappresenta una concreta possibilità di fare scelte consapevoli, rispettose e libere.

@tryquinn

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Perché il porno etico ci riguarda 

Non riguarda solo chi guarda o produce porno. Ci riguarda come società: riflette il modo in cui concepiamo il consenso, il corpo e la sessualità. Parlare di porno etico significa discutere di rispetto, inclusione e libertà, concetti che vanno ben oltre il singolo video o performer. Ignorare questi temi significa restare vittime di stereotipi, disinformazione e vergogna. Inoltre, quante di voi hanno orgasmi al solo sfioro? Perché sì, nei porno mainstream accade anche questo. 

Non siamo delle signorine

Non lo siamo mai state e non lo dobbiamo diventare solo per rispettare vecchi schemi di pudore o aspettative sociali. Viviamo in un mondo complesso, in cui le scelte sessuali, i desideri e i piaceri sono una parte naturale della vita. Parlare di desiderio, piacere, pornografia, sessualità non è peccato, non è indecoroso. È dialogo, è conoscenza, è libertà. Basta pudore imposto, basta paura di essere giudicate, basta la convinzione che le donne debbano essere protette dai propri desideri. Non siamo delle signorine da preservare: siamo donne, adulte, pensanti, che vivono nel mondo e che scelgono sempre.