5 brand sportivi e sostenibili da seguire ora La nuova frontiera della moda sportiva? La sostenibilità

La moda sportiva sta cambiando. Se un tempo era sufficiente puntare su tessuti tecnici e design accattivanti, oggi, per i brand sportivi, la vera sfida è coniugare performance e sostenibilità. Una trasformazione dettata non solo da esigenze ambientali sempre più urgenti, ma anche da un cambiamento culturale profondo, guidato soprattutto dalle nuove generazioni. La Gen Z, cresciuta a pane e crisi climatiche, non si accontenta più di prodotti performanti o esteticamente cool: cerca aziende che abbiano valori etici condivisibili, che siano trasparenti e impegnate concretamente nella creazione di un'industria migliore. Il settore sportivo, da sempre legato all'idea di energia, movimento e progresso, è chiamato a rispondere. Non sorprende, quindi, che molte realtà, emergenti o più affermate, abbiano iniziato a ripensare materiali, filiere e strategie di produzione. Una nuova visione, questa, che si traduce in capi tecnici, durevoli e responsabili, pensati per chi ha a davvero a cuore il pianeta. Ma quali sono i marchi che stanno realmente facendo la differenza in questo ambito? Abbiamo selezionato 5 brand sportivi che stanno ridefinendo il concetto di activewear sostenibile, unendo innovazione, design e attenzione all’impatto ambientale. Tra nomi già noti e altri da scoprire, tutti condividono una missione comune: dimostrare che la moda sportiva può (e deve) evolversi in chiave etica.

5 brand sportivi e sostenibili da seguire ora

LaMunt: dalle donne, per le donne

Nato nel cuore delle Dolomiti da un'intuizione di Ruth Oberrauch, LaMunt è molto più di un semplice brand sportivo: è un progetto pensato dalle donne per le donne, per vivere la montagna in modo attivo, autentico e consapevole. Parte della realtà Oberalp, LaMunt è riuscito a colmare un vuoto nel mondo dell’abbigliamento tecnico outdoor femminile, portando sul mercato capi che uniscono funzionalità e comfort, con una visione estetica sensibile ma mai stereotipata. Il cuore pulsante del brand è la sua community: una rete internazionale di amanti della montagna che contribuiscono direttamente allo sviluppo dei prodotti con feedback reali raccolti sul campo. Il risultato? Soluzioni su misura che mirano a valorizzare silhouette diverse, senza rinunciare a performance elevate.

Per LaMunt, la sostenibilità non è un'ipotesi, ma un valore fondante: rispettando i requisiti di conformità chimica e sociale, il brand utilizza fibre riciclatemateriali naturali imbottiture innovative come il ReMOCA Pad®, realizzato con pelli da sci alpinismo rigenerate. Inoltre, si impegna a garantire l'assenza di sostanze nocive nei propri prodotti, sostiene il miglioramento delle condizioni di lavoro nell'industria tessile e promuove un approccio slow e circolare all'abbigliamento tecnico.

 Licia Florio: un invito (consapevole) a rallentare

Più che un marchio, Licia Florio è un invito a rallentare, riconnettersi e vivere in modo più presente. Nato per accompagnare chi sceglie uno stile di vita consapevole, il progetto ruota attorno al benessere fisico, mentale ed emotivo, proponendo capi tecnici che fondono estetica e cura del prodotto. A distinguere il brand è un approccio olistico e profondamente responsabile: dal 2017, la decisione di approcciarsi a una moda più sostenibile ha portato alla realizzazione di una filiera tutta italiana, nonché alla scelta di materiali di nuova generazione. I capi activewear vengono realizzati in tessuti stretch ad alte prestazioni, prodotti con filati 100% riciclati da scarti industriali.

La sostenibilità, per Licia Florio, non è solo nei materiali: è nella cura del dettaglio, nella collaborazione con artigiani locali, nella scelta di produrre oggetti unici e nel promuovere un consumo più lento e consapevole. Attraverso la sua community CIAOMONDO, il brand dà spazio a esperienze condivise di benessere, creando un ecosistema di valori in cui il corpo, la mente e l’ambiente trovano finalmente un equilibrio.

Mons Royale: amore per la natura dalla Nuova Zelanda

Dalla natura incontaminata che circonda il Lake Wānaka, in Nuova Zelanda, nel 2009 nasce Mons Royale, una realtà etica, funzionale e sorprendentemente stilosa per gli amanti dell'outdoor. I capi, versatili e cool, sono pensati per accompagnare chi vive lo sport senza scendere a compromessi tra funzionalità e look. Il risultato? Un guardaroba tecnico che funziona in vetta come in città, tra trail running, bike e vita quotidiana.

La protagonista assoluta dei capi Mons Royale è la lana merino, che da secoli protegge le pecore Merino dai climi estremi della Nuova Zelanda. In ambito sportivo, questa fibra naturale garantisce prestazioni d’eccellenza: oltre a essere termoregolatrice, è anche traspirante, naturalmente antiodore e incredibilmente soffice. Ma oltre alla performance c'è di più. Il brand si distingue anche per la sua attenzione all’ambiente: la lana utilizzata è 100% naturale e certificata Z.Q., un protocollo che assicura tracciabilità, benessere animale e sostenibilità della filiera. Biodegradabile e durevole, la lana merino dei capi Mons Royale è un’alternativa concreta alla plastica tecnica tradizionale, sempre più apprezzata da chi cerca stile e consapevolezza in ogni avventura.

Organic Basics: estetica scandinava e sostenibilità 

Nato a Copenhagen nel 2015, oggi Organics Basics si è affermato come punto di riferimento nel panorama fashion  grazie ai suoi capi sportivi essenziali, realizzati con materiali eco-certificati, performanti e duraturi nel tempo. Fin dal primo giorno, il brand ha scelto di dare priorità alla sostenibilità, impiegando esclusivamente tessuti organici, rigenerati o a basso impatto ambientale, come cotone biologico GOTS, nylon riciclato e fibre TENCEL™ Lyocell.

Il cuore della filosofia di Organic Basics è la trasparenza: ogni capo è accompagnato da dati LCA (Life Cycle Assessment) che indicano l'impronta di carbonio, mentre una percentuale di ogni vendita è destinata alla promozione di progetti ambientali, per promuovere pratiche più etiche lungo tutta la catena di produzione. Anche i processi produttivi del marchio danese sono altrettanto rigorosi: oltre a scegliere soltanto fabbriche certificate, Organic Basics garantisce condizioni di lavoro eque e riduce al minimo gli sprechi tramite packaging riciclabili e compostabili. Il risultato è una collezione minimalista e curata, dalla tipica estetica nordica, dedicata a un pubblico inclusivo e attento.

Girlfriend Collective: dalla plastica alla moda       

Tra i primi a realizzare activewear con materiali riciclati, il brand americano Girlfriend Collective produce i suoi capi sportivi partendo dalle bottiglie di plastica. Un gesto concreto per trasformare i rifiuti in risorsa, senza rinunciare a performance, comfort e stile. Ogni leggings, ad esempio, nasce da circa 25 bottiglie post-consumo, mentre per un reggiseno ne servono 11: numeri di grande impatto, che permettono di capire quanto profondo sia l'impegno di questa realtà. 

A rendere Girlfriend Collective unico nel suo genere è la combinazione tra ricerca sui materiali e trasparenza: ogni capo riporta l’impatto ambientale stimato in termini di acqua, emissioni di CO₂ e plastica risparmiata. I tessuti principali, progettati per durare nel tempo, sono certificati Oeko-Tex®, mentre ogni fase della produzione, che avviene soltanto in fabbriche eque e sicure, è completamente tracciabile. Inclusività, circolarità e consapevolezza sono i cardini del marchio: le taglie vanno dalla XXS alla 6XL, mentre il programma ReGirlfriend permette di restituire i capi usati per far sì che vengano riciclati e trasformati in nuovi prodotti.