
Perché la Gen Z è ossessionata dalle borse Longchamp? Dal 2010 alle serie di Netflix, passando per TikTok
È il 2009 ed esce al cinema il film Lol con Sophie Marceau e Christa Théret, che ci racconta la vita caotica ma privilegiata della giovane Lola mentre attraversa i turbamenti dell’adolescenza in una Parigi sempre grigia, tra genitori divorziati, una madre in crisi e primi cuori infranti. Oltre ad averci segnato la memoria con la canzone di Maël e il taglio di capelli discutibile di Pierre Niney, ricordiamo Lol soprattutto per lo stile boho chic delle ragazze protagoniste e per le loro borse, una in particolare: il modello Pliage di Longchamp. Portata religiosamente al braccio, la Pliage è l’accessorio simbolo di Lola, delle sue amiche e della vita adolescenziale parigina: vissuta tra pareti con stucchi, sigarette fumate di nascosto e outfit messi insieme con noncuranza, ma dal fascino disarmante. Il messaggio che trasmette la borsa Longchamp è lo stesso: senza sforzo, cool, eppure incredibilmente chic. Per decenni, la borsa in tela della maison francese è stata la prima scelta delle liceali che cercavano qualcosa di pratico e semplice ma capace di elevare un look con il minimo sforzo. Ma oltre al suo fascino classico-chic, perché la Gen Z è così ossessionata dalle borse Longchamp?
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Longchamp oggi: il ritorno della borsa dal fascino parigino
Sebbene il brand sia nato a Parigi negli anni ’20, è solo negli anni ’90 che viene creato il suo modello più iconico, Le Pliage. Progettata come una tote pratica, pieghevole, realizzata in nylon lavabile e capace di contenere di tutto, dal gloss al laptop, la Pliage soddisfa tutti i requisiti della borsa perfetta per studentesse e giovani professioniste. La si vede ovunque in nero, blu navy o marrone, ma è disponibile in un’infinità di sfumature che hanno conquistato rapidamente clienti di ogni tipo. Lola non è l’unica celebrità, reale o immaginaria, ad aver reso la borsa Longchamp il proprio marchio distintivo. Sua madre nel film e icona francese nella realtà, Sophie Marceau è spesso vista con una borsa della maison francese, in tela o in pelle. Il fascino del brand non si ferma ai confini della Francia. La borsa è diventata simbolo di eleganza anche nel Regno Unito, dove è stata spesso portata e celebrata dalla Principessa del Galles Kate Middleton, che nel 2005 la scelse in marrone per il giorno della laurea a St. Andrews. Il modello ha incarnato anche l’era Indie Sleaze di Alexa Chung, che è stata volto della campagna PE14 del brand nel 2013, e Kate Moss, che non solo ha rappresentato Longchamp negli anni 2000, ma ha anche collaborato alla creazione di alcune capsule collection.
L’estetica preppy scomposta che Longchamp e le sue it-girls rappresentano non è certo una novità: affascina le ragazze da decenni. Oggi, anche se meno presente in campagne di grande impatto, il brand e le sue borse hanno trovato un nuovo ed efficace canale pubblicitario: Netflix. Compaiono in Saltburn, nell’ultima stagione di The Crown, in Emily in Paris e tra le mani di star delle piattaforme come Joe Locke e Kizzy Edgell di Heartstopper, India Amarteifio di Queen Charlotte e Natalia Dyer di Stranger Things. Le borse Longchamp stanno conquistando il piccolo schermo e continuano a confermarsi essenziali nel mondo della pelletteria. Inutile dire che, con l’ascesa di TikTok, la popolarità del modello Le Pliage è esplosa negli ultimi due anni, rendendo questo best-seller ancora più iconico.
























































