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Storia ed evoluzione del Trench coat

Dall'abbigliamento militare al cinema, tutte le curiosità sul capospalla senza tempo

Storia ed evoluzione del Trench coat Dall'abbigliamento militare al cinema, tutte le curiosità sul capospalla senza tempo

Simbolo iconico e indiscusso dell’eleganza e della cultura inglese, ma anche capo essenziale dello stile alla francese, il trench è il capospalla che ha sedotto Hollywood e ha dato vita a centinaia di personaggi infinitamente chic e affascinanti, da Marilyn Monroe in Let’s Make Love a Audrey Hepburn in Breakfast at Tiffany’s, da Sophia Loren in The Key a Meryl Streep in Kramer vs. Kramer, da Alain Delon in Le Samuraï a Brad Pitt in Ocean’s Twelve.

 

La storia del Trench

La sua storia però non inizia a Hollywood, e se pur nel corso degli anni sia riuscito a sedurre l’immaginario di intere generazioni, il trench è un capo la cui origine risale ai primi dell’Ottocento. Va detto che già nel 1615 gli spagnoli avevano imparato ad utilizzare il lattice per rendere i tessuti impermeabili e, ancor prima, nel 1496 era stato Cristoforo Colombo a riportare dalle Indie Occidentali delle palline di gomma naturale. Fu poi nei primi anni dell’Ottocento che Thomas Hancock – inventore inglese – fondò l’industria della gomma britannica e successivamente, Charles Macintosh – chimico scozzese – mentre cercava un modo per utilizzare i prodotti di scarto del processo di gassificazione del carbone, scoprì che il distillato ottenuto dal catrame era in grado di sciogliere la gomma. Macintosh pensò così di applicare la gomma sciolta su un panno di lana e di accoppiare poi quest’ultimo con un altro panno, ottenendo l’impermeabilizzazione di quel lembo e brevettando il proprio tessuto idrorepellente nel 1823 per poi farne un indumento: il Mack, pensato per un uomo le cui giornate prevedevano equitazione, pesca e attività all’aperto.

 

La nascita di Burberry

Successivamente nel 1853, John Emary – un sarto di Mayfair – grazie all’evoluzione della tecnologia e allo sviluppo di rivestimenti in gomma più traspiranti, produsse un impermeabile migliorato, a cui diede il nome della propria azienda, Aquascutum, e qualche anno più tardi nel 1856, Thomas Burberry – un sarto dell’Hampshire – fondò la sua azienda omonima inventando nel 1879 il tessuto gabardine di Burberry, ossia il tessuto più resistente e traspirante utilizzato per un capospalla. 

Il trench non è altro che l’evoluzione di scoperte e progressi tecnologici e, anche se la storia narra che sia Aquascutum che Burberry vollero prendersi il merito di averlo inventato, in realtà non fecero altro che rendere popolare e migliorare qualcosa di esistente. Agli inizi del Novecento poi, Burberry ricevette l’ordine dallo Stato inglese di produrre per l’esercito un capospalla militare che fosse anche impermeabile, nacque così il trench della Prima Guerra Mondiale, doppio petto, più stretto in vita e svasato in fondo con l’orlo sotto il ginocchio, chiamato così da una rivista di sartoria nel 1916 con un termine che ricordava le trincee fangose. I polsini erano stretti, la cintura aveva gli anelli a forma di D per agganciare accessori, la mantellina sulla schiena serviva a far scivolare l’acqua, i bottoni al collo potevano essere chiusi e proteggere da gas velenosi, le tasche erano profonde e la fodera interna rimovibile per essere utilizzata – se necessario – come coperta. Il colore iconico fu da subito il miele, ma negli anni della guerra venne prodotto in khaki per favorire la mimetizzazione.

Da sempre l’abbigliamento militare è per la moda una fonte infinita di ispirazione, basti pensare al fatto che esistono degli importantissimi archivi dedicati solo a questi capi. Il trench passò da simbolo degli ufficiali di guerra a vero trend, destinato a diventare iconico e senza tempo. Probabilmente Hollywood in questo giocò un ruolo fondamentale, romanzando storie di militari, spie e detective, rendendo il capospalla di origine inglese sinonimo di stile. Ovviamente, come spesso succede, i trench di Burberry e Aquascutum erano molto costosi e accessibili a poche persone, ma iniziarono a circolare da subito versioni più economiche, cosa che ha reso il capo ancora più popolare e desiderato.

 

Il trench oggi

Oggi il trench è un capospalla che in ogni stagione viene reinterpretato dai designer di tutto il mondo, utilizzando tessuti differenti e spesso perdendone le caratteristiche tecniche, ma donandogli uno charme tutto suo. Il mio preferito? Quello nero in pelle indossato da Catherine Deneuve in Belle du Jour, disegnato da Yves Saint Laurent nel 1967.

Ecco poi i trench coat imperdibili di questa stagione.

SAINT LAURENT

SAINT LAURENT

SAINT LAURENT

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MAX MARA

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THE ROW

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BURBERRY

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REDVALENTINO

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CELINE

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