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Anche ad Amici si parla di dieta (purtroppo)

È davvero impossibile evitare le chiacchiere sul cibo, calorie e simili?

Anche ad Amici si parla di dieta (purtroppo) È davvero impossibile evitare le chiacchiere sul cibo, calorie e simili?

Ovunque si parla di cibo e di diete: di come evitarlo e di come sfamarsi con poco, di come scegliere quello poco calorico e salutare, che fa bene alla pelle, ai capelli e alle unghie, a qualsiasi cosa tranne che, pare, alla nostra soddisfazione. Non c'è niente da fare. Anche se crediamo di essere oltre certi tipi di discorsi questi si difendono, tornano a galla ogni volta che ci distraiamo un secondo. Si parla di diete quando inizia l'anno e vogliamo "rimetterci in forma", con le coinquiline che comprano solo minestrone, con i colleghi che non vogliono mangiare fuori e che preferiscono portarsi un'insalata da casa. Si parla di diete in estate, sui social e in palestra. Si parla di diete anche ad Amici di Maria De Filippi, show famosissimo che segue giovani talenti, allenandoli e facendoli crescere, con la speranza di lanciarli nel mondo della danza o della musica. 

Il caso Petit ad Amici di Maria De Filippi

Petit, nome di battesimo Salvatore Moccia, è uno dei concorrenti dell'edizione 2023/2024. A soli 18 anni, il ragazzo ha conquistato uno dei tutor più difficili della trasmissione, Rudy Zerbi, anche grazie al suo inedito (Brooklyn) e grazie a un'inaspettata cover di Tutto il resto è noia di Franco Califano. Nato a Roma da madre francese e padre napoletano, Petit ha una grande passione per il calcio, ha quasi 70mila follower su Instagram e... è a dieta, e stranamente sembra questa l'informazione più importante di tutte su di lui. Proprio così. Il ragazzo ha scelto di seguire un regime alimentare e di allenamenti, e pare che questo percorso sia diventato uno dei temi preferiti delle strisce pomeridiane della trasmissione che vanno in onda tutti i giorni su Real Time e ci mostrano la vita quotidiana dei ragazzi tra lezioni, momenti conviviali e preparazione alle prove. Non tutti hanno apprezzato questo focus. 

Le clip mandate in onda e la polemica social

Nelle clip che girano ad alta velocità sui social si vede come a lui tocchino prove di resistenza come cantare il proprio inedito mentre si sale e scende un gradino o mentre salta la corda. Nelle immagini non sembra prenderla bene, anzi si dimostra un po' in difficoltà e - mentre i compagni urlano "proprio perfetto per te" e remark di questo tipo - protesta debolmente. Ancora, sul profilo Twitter ufficiale della trasmissione viene pubblicata una clip intitolata in alto a sinistra "Le fatiche di Petit" in cui vediamo il cantante diciottenne con un vasetto di Nutella in mano mentre tutti i suoi colleghi gli urlano di non mangiarla o di controllare la quantità di marmellata che spalma sulla fetta biscottata. Insomma, sembra che tutti abbiano preso in carico questa missione, e se dal loro punto di vista questo continuo controllare cosa mangia potrebbe essere sintomo di supporto in buona fede, sul lungo periodo potrebbe risultare deleterio, sia per Salvatore che per il pubblico da casa che guarda queste scene. 

L'attenzione ai messaggi televisivi

Di come la televisione, ancora oggi e nonostante tutto, influenzi le nostre idee sul mondo e sui noi stessi, abbiamo già parlato. Qui, c'è da sottolineare anche un'altra cosa: i format che ad oggi vanno ancora in onda sul piccolo schermo sono vecchi e obsoleti, figli di un'idea del mondo che sta venendo superata, un'idea del mondo in cui parlare di dieta senza considerazione e controllo è consentito anzi regolare, in cui la grassofobia è normalizzata e in cui una fatsuit fa ancora ridere, in cui le scenette tra ragazzi giovani sul cibo sono considerate contenuto da mandare in onda, siparietto innocuo che anzi piace al pubblico, risulta relatable. E per la maggior parte degli spettatori magari sarà così. Per altri, però (Amici ha un target di pubblico anche molto giovane, quindi particolarmente vulnerabile) potrebbe scatenare pensieri negativi, far sperimentare diete senza l'approvazione di un nutrizionista (che siamo sicure Petit invece ha) e far tornare abitudini di alimentazione disordinata.

Una nuova televisione è possibile?

Se la televisione vuole cambiare (e ne ha bisogno per sopravvivere, essendo contemporaneamente specchio e sintomo di quello che sente il grande pubblico) dovrà imparare a farlo in concomitanza con l'audience a cui vuole piacere. La sollevazione creata sui social per il caso di Petit potrebbe diventare un esempio di piccola correzione, costruttiva e necessaria, soprattutto se il tema diete da oggi in poi verrà affrontato in maniera diversa o se verrà fatto un discorso in trasmissione. Come pubblico, non abbassare la guardia potrebbe essere una buona tecnica, anche se un po' stancante. E se fa sorridere qualcuno, questo non esclude che possa fare soffrire qualcun altro.