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La rappresentazione femminile stereotipata nei cinepanettoni

Da Cristiana Capotondi a Megan Gale, abbiamo identificato 6 categorie di donne nei film di Natale degli anni '90

La rappresentazione femminile stereotipata nei cinepanettoni Da Cristiana Capotondi a Megan Gale, abbiamo identificato 6 categorie di donne nei film di Natale degli anni '90

É il 23 dicembre 1983 quando esce nelle sale Vacanze di Natale, una commedia con Christian De Sica, Jerry Calà e Claudio Amendola stretti nei loro cappotti di montone e piumini da paninari, che fa quasi 3 miliardi al botteghino e spinge i produttori a continuare la saga offrendo al pubblico un nuovo film ogni Natale. Per oltre 30 anni l’unica certezza dell’italiano medio è trovare sotto l’albero, insieme ai pacchetti, una storia, preferibilmente interpretata dalla coppia Boldi-De Sica, che proiettasse sullo schermo i vizi, le virtù e le aspirazioni di una generazione di italiani del post-boom economico, con una componente femminile eccessivamente stereotipata. Ogni anno la destinazione cambia (Cortina, Aspen, New York, Caraibi, India, Miami, …), ma il format rimane invariato: per circa due ore gli spettatori possono contare su gag di basso rango, equivoci, colonne sonore "discotecare" e una componente femminile estremamente sessualizzata caratterizzata da una narrazione monocorde. Partendo dal presupposto che le commedie natalizie nascono come contenuto cinematografico leggero e comico e non puntano ad avere una conclusione morale, abbiamo deciso di approfondire come sono stati rappresentati i personaggi femminili in questa saga tutta italiana, per capire cosa raccontino sulla visione della donna in Italia questi film cult e come possano averla normalizzata.

Analizzando i vari capitoli della saga sono emersi gli stereotipi che le donne nei cinepanettoni interpretano e dividono i personaggi in 6 categorie: la moglie, la fidanzata, l’amante, la figlia, la modella o celebrità e la escort.

Sabrina Ferilli, Michelle Hunziker, Megan Gale, Elisabetta Canalis, Alba Parietti, Nancy Brilli, Stefania Sandrelli, Alena Seredova, Belèn Rodriguez, Anna Falchi, questi i volti delle attrici che sono apparse nei vari cinepanettoni. Non importa che siano mogli o figlie, la loro presenza ruota attorno allo sguardo maschile e alla loro "funzione" per il protagonista. Le poche battute che hanno sono limitate e piene di doppi sensi, le pose ricordano quelle delle pellicole soft-porn, i vestiti sono aderentissimi e succinti. Se nei primi film le protagoniste femminili come Karina Huff (ma anche nelle parentesi più contemporanee con Ambra Angiolini e Michelle Hunziker) sfoggiano un fascino più discreto, è negli anni ’90 e dei primi anni 2000 che l' iper-sessualizzazione raggiunge livelli ben riconoscibili. Solo nei capitoli più recenti, specialmente quelli interpretati da Sabrina Ferilli, si inizia a vedere un barlume di emancipazione o almeno di parità rispetto ai personaggi maschili, partiamo appunto da lei per inquadrare le diverse categorie di personaggi.

La moglie

Nei vari Vacanze di Natale le mogli sono figure marginali, spesso intransigenti e castigate, magari bruttine e per questo derise. Generalmente raffigurate come ricche, distaccate e superficiali, come la dispotica Gloria interpretata da Moira Orfei in Vacanze di Natale '90, sono generalmente indifferenti ai tradimenti del consorte o non ne sono a conoscenza e lo scoprono beccando il marito proprio sul fatto, mentre si sta intrattenendo con l’amante. Con le unghie laccate in tinta col rossetto, il sorriso feroce e l’indole aggressiva e un po’ cafona, si vendica del traditore seriale che ha al suo fianco. Un atteggiamento atipico per le mogli dei cinepanettoni come lo è quello delle donne interpretate dalla Ferilli. In Vacanze di Natale a New York e Christmas in Love è la moglie che tradisce, mentre in Vacanze di Natale a Cortina è una borghese capitolina, tosta e spiritosa. Storica la battuta che pronuncia quando il marito la trova a letto con un uomo nudo: "tu le corna te le meriti" dice, vendicando con poche parole tutte le mogli che hanno subito i tradimenti dei mariti nei cinepanettoni.

La fidanzata

Le fidanzate dei Cinepanettoni sono in genere una via di mezzo tra la figura della moglie e quella della figlia. Come la prima vengono spesso tradite o trascurate, mentre come la seconda sono una sorta di figura angelicata, dotata di ingenuità, fascino discreto, rispecchiato dagli abiti ben più casti e meno appariscenti di quelli sfoggiati dalle altre donne dei film, patriarcalmente non ancora "fatte proprie" e quindi non meritevoli di odio. L’attrice che, nonostante siano passati quasi quarant’anni, ancora oggi incarna al meglio la fidanzata dei vari Vacanze di Natale è Karina Huff, la Samantha che in Vacanze di Natale del 1983 è la partner di copertura di Roberto Covelli. Il personaggio che ha il volto di un giovane Christian De Sica esibisce la ragazza davanti a familiari ed amici per nascondere il fatto di essere gay. Samantha è una sofisticata bellezza borghese,con uno stile ad oggi estremamente attuale, che alterna Moncler a maglioncini di lana, maxi blazer, orecchini di perle e mollettine tra i capelli per i pomeriggi in baita, ma anche pellicce e luccicanti abiti da sera dalla silhouette anni ’80 per i festeggiamenti serali. 

L'amante

L’amante è sempre più giovane, avvenente, disponibile e dotata di una sessualità e sensualità esplicita e esibita da outfit aderentissimi che lasciano ampie porzioni di corpo nudo. Questa figura è stata ricoperta da molte attrici nei cinepanettoni, tra quelli che ricordiamo di più c’è Aida Yespica in Natale in Crociera. La showgirl ha una relazione con il fedifrago Paolo Cioffa (Christian de Sica) che la nasconde dalla moglie, ma la esibisce con gli altri come un trofeo, in micro bikini ed appariscenti minidress rosso acceso con accessori bling-bling. Alla fine lei si stanca del comportamento di De Sica e troverà un nuovo partner, un plot molto simile a quello seguito dal personaggio di Carmen Electra in Vacanze di Natale ’90, esibita in modo ancora più esplicito e volgare. 

La figlia

"Oh, Dio! Me la ciula, me la ciula!" esclama Lorenzo Colombo quando vede la figlia Marta (Cristiana Capotondi) ballare e poi lasciare il locale in compagnia del suo uomo dei sogni, la star Luke Perry, il Dylan della serie Beverly Hills 90210, che recitava nel ruolo di se stesso. Una frase, detta nella scena finale di Vacanze di Natale '95, che riassume perfettamente la concezione delle figlie all’interno dei cinepanettoni: giovani ragazze da difendere dalle avances e dallo sguardo di altri uomini, che, come spesso il padre stesso, sono traditori seriali e "sciupafemmine". Il personaggio interpretato dalla Capotondi veste come una collegiale (e non stiamo della deriva erotica né di quella preppy fashionista alla Gossip Girl). Il suo guardaroba è fatto di pullover a V e sobri maglioncini indossati sopra la camicia bianca, dolcevita, gonnelline con le balze, collant velati neri, giubbotti Fay, poncho e sciarpe minimali. Abbinati a un caschetto con frangia a tendina, talvolta ravvivato da un cerchietto, e viso acqua e sapone. Anche quando cerca di catturare l’attenzione di Luke Marta sceglie un look fresco alla Non è la Rai: maglia bianca a collo alto, shorts neri e parigine. Nei successivi Vacanze di Natale a New York e Vacanze di Natale a Miami, le figlie interpretate da Elisabetta Canalis e Vanessa Hessler sono un’evoluzione più adulta di quella della Capotondi. Belle, naturali, fresche che per una sorta di vendetta karmica si innamorano di uomini adulti che rispecchiano il comportamento del padre. Ad esempio la Canalis è l’amante del marito dell’amante di suo padre.

L'escort

Le belle donne sono un ingrediente sempre presente nei Cinepanettoni, e così anche le escort. Spesso sono figure passeggere e senza nome, che si liquidano in fretta, in poche inquadrature. La versione più presente e caratterizzata delle escort in S.P.Q.R. - 2000 e ½ anni fa, è Poppea, la diabolica prostituta assoldata da Cesare Atticus (Christian De Sica) per cercare di compromettere la reputazione del temibile magistrato Antonio Servilio (Massimo Boldi) nel format di Vacanze di Natale che si trasferisce nell’antica Roma. Il personaggio interpretato da Anna Falchi, sfoggia pepli dalla scollatura abissale e veli nelle diverse scene dove appare prevalentemente seminuda e risulta come uno dei personaggi femminili con uno scopo effettivo a dispetto delle mogli e delle figlie, sempre alla mercè dell'uomo. La escort nei cinepanettoni è un personaggio caratterizzato, quasi una final girl, una donna che ha preso il potere della sua sessualità e nonostante la "cattiva reputazione" è più conscia del suo essere femminile e quindi meno ingenua e controllabile delle altre.

La modella 

Modelle, starlet e celebrità italiane ed internazionali compaiono in ogni cinepanettone e in genere recitano nel ruolo di loro stesse. Qualche nome? Maria de Filippi, Mara Venier, Victoria Silvestedt, Valeria Mazza, Alba Parietti, Brigitte Nielsen e persino Cindy Crawford che è nel cast di Body Guards del 2000. L’emblema della modella bellissima e inarrivabile, sogno erotico dei protagonisti e dell’italiano medio, è perfettamente incarnato da Megan Gale in Vacanze di Natale 2000. Australiana, presenza tv dei primi anni 2000 grazie ad un popolare spot pubblicitario, la modella compare in Body Guards e, soprattutto, in Vacanze di Natale 2000. La sua scena clou? Quando scende dalla montagna innevata in tutina di latex aderentissima, smanicata e scollata, decisamente fetish, accessoriata con un peloso colbacco, quasi a ricordare lo scatto di Kendall Jenner in intimo sulla neve. La modella rimane nelle pagine delle riviste patinate da cui proviene, troppo distante per essere approcciata da un personaggio maschile che non vuole sforzarsi troppo per ottenere ciò che vuole, e gioca solo per vincere in partenza. 

In uno scenario cosciente delle conseguenze di rappresentazione di alcuni tropi cinematografici, nel 2022 non sarebbe più possibile raccontare i personaggi femminili in questo modo e fare così tanti incassi. Questo fa riflettere su quanto il punto di vista del pubblico sia maturato e diventato più attento alla morale e al rispetto della rappresentazione femminile lontano dagli stereotipi. Qualcuno direbbe che oggi non sappiamo più ridere di nulla, e forse è vero, ma se evolviamo come società dobbiamo evolvere anche con la comicità.