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Milano Fashion Week: tutto quello che è successo il primo giorno

Dal rave a cielo aperto di Diesel alla passerella con Mariacarla e Vittoria

Milano Fashion Week: tutto quello che è successo il primo giorno Dal rave a cielo aperto di Diesel alla passerella con Mariacarla e Vittoria

Il primo giorno della MFW si è concluso in un vortice di eventi e moda. Da Diesel a Fendi, i brand ci hanno portati in mondi diversi e contrapposti, da vivere con la stessa leggera intensità con cui ci guardiamo allo specchio quando indossiamo un abito nuovo. Aggiungiamo una spruzzata di profumo e voilà, siamo pronte a tutto da un rave a cielo aperto alla giungla tropicali, da una serata con le amiche più cool a un giro per Napoli. E come sempre, alla fine camminiamo scalze con le scarpe in mano.

Ecco un recap delle prime 24 ore della MFW.

Mariacarla Boscono e Vittoria Ceretti nella giungla seventies di Cavalli

C’è tutto l’heritage di Roberto Cavalli, con i lunghi abiti fluidi e le stampe animalier, nella nuova collezione disegnata da Fausto Puglisi. Intitolata Welcome to the jungle, e indossata dalle top italiane più hot degli ultimi anni, Vittoria Ceretti e Mariacarla Boscono, è un paradiso tropicale di glamour e sensualità, ispirato a donne diverse, ma egualmente iconiche: Valentina Cortese, Bianca Jagger e Cher. In passerella i maxi dress hanno i colori caldi dei tramonti e della natura, le stoffe sono fluttuanti, le stampe mimano piume, foglie, fenicotteri, pois, i pantaloni sono a vita bassissima. Le sciarpe sottili al collo evocano la coolness delle it-girl, mentre il mood è decisamente seventies.

 

Il rave a cielo aperto di Diesel

Nemmeno la pioggia battente ha fermato le 7.000 persone, tra addetti ai lavori, studenti e appassionati di moda arrivati a Scalo Farini per assistere alla sfilata di Diesel, uno dei pochi eventi della MFW aperta al pubblico. Una colonna sonora techno, curata da Senjan Jansen, ha trasportato la folla in un rave a cielo aperto, dove ballare e divertirsi fino alle due del mattino, mentre sulla passerella, lunghissima e sopraelevata, si alternavano modelli e modelle con la collezione SS24. Glenn Martens ha creato 73 look dall’effetto "destroyed" che hanno spinto i codici dell’Y2K all’estremo. Tutto è striminzito, distorto, estremizzato: tra gomitoli di denim srotolati sugli abiti e sui pull per dare tridimensionalità, nude dress di latex, denim sbrindellati, capi, incrostati di vernice, pieni di strappi macchie, tee delle Spice Girls, minigonne ricoperte di cristalli e la B-Berny dotata di cut-out.

 

La "malafemmina" di Marco Rambaldi che cammina scalza con le scarpe in mano

«Il mondo in cui viviamo, della donna sfrontata e libera ha timore». Spiega Marco Rambaldi che, in un orto giardino nella zona nord di Milano ha fatto sfilare il suo cast, variegato e inclusivo, a piedi nudi, con le scarpe in mano (Marco Rambaldi per Cuoio di Toscana). Un modo per riconnettersi alla natura, quella vera e quella dello spirito, per ricordarci che siamo tutte libere di essere semplicemente noi stesse. E che giudizi, rimpianti, cattiverie o sensi di colpa vadano alle ortiche. Malafemmina, così si chiama la collezione, è un inno alla libertà fatto di cuori stilizzati, guanti in pizzo, capi in macramè e crochet, t-shirt manifesto, collant che mimano tatuaggi, set sbrilluccicanti e languidi abiti-lingerie.

 

Il front row stellare di Fendi

Chiacchierano, sorridono, scattano foto. Sedute nel front row di Fendi, Linda Evangelista, Naomi Campbell, Kate Moss, Amber Valletta, Demi Moore, Gwendoline Christie, Christina Ricci e Naomi Watts sembrano un gruppo di amiche che non si incontra da tempo e che ha voglia scambiarsi confidenze, aggiornandosi sulle rispettive vite. Una vera e propria parata di star arrivata a Milano per ammirare la collezione (che si vocifera potrebbe essere l’ultima) disegnata dall’amico Kim Jones per Fendi. Kate, Demi e le altre applaudono e tifano entusiaste davanti ai look a blocchi di colore ispirati in parte all’Africa, a Roma e alla collezione Primavera-Estate 1999 di Karl Lagerfeld. Sicuramente, già si immaginano indossare sui red carpet gli abiti in seta da sera, gli spolverini glossy, la maglieria in kid mohair, i morbidi completi sartoriali e la nuova Flip bag, una shopper che si piega come una pochette.

 

Le due anime di Napoli di N°21: tra aristocrazia e sensualità

«Per me Napoli non è un’esperienza perché rappresenta le mie origini. Ho messo insieme l’animo aristocratico e quello popolano, la cultura e la carnalità, la finta moralità e la sfacciata sensualità naturale.» Così Alessandro Dell'Acqua racconta l’ispirazione dietro alla collezione SS24 di N°21, un mix di eleganza sofisticata, lusso discreto e erotismo in cui convivono l'aristocratico e il carnale, i matrimoni e i funerali, il Cristo velato del Sammartini e il Maschio Angioino, il Museo di Capodimonte e i Quartieri spagnoli. Come si traducono questi elementi in moda? Con tailleur e soprabiti in organza bianchi, abiti sottoveste, camicie maschili portate con l’intimo a vista, pizzi e chiffon, guantini e velette, abiti in sequins, gonne midi, canottiere, maxi paillettes iridescenti e shorts da box in raso.