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Perché ci piace leggere della vita disastrosa delle celebrity?

La versione di Britney Spears

Perché ci piace leggere della vita disastrosa delle celebrity? La versione di Britney Spears

Avete mai sentito parlare di “trainwreck”? Questo termine in inglese indica letteralmente un disastro ferroviario, quel momento in cui un treno esce dai binari e causa un incidente. Uscire dal tracciato è uno spettacolo che, a noi che guardiamo, affascina. Si definisce trainwreck anche una persona, o celebrity (soprattutto donna), la cui carriera o vita abbia deragliato rispetto alle aspettative sociali. Questo per via di abusi di droga, alcol o episodi ritenuti intollerabili. Ne parla Jude Ellison Sady Doyle nel suo libro “Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano”.

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Cosa è successo a Britney Spears

Un esempio eclatante di trainwreck è Britney Spears, una cantante e ballerina dalla carriera invidiabile, purtroppo osservata e giudicata troppo spesso solo per la sua sfera privata. Lei è un caso rappresentativo di come le donne che ottengono troppa visibilità sono successivamente punite in modo violento e mirato, per essere trasformate in uno spettacolo per chi guarda. Fin dagli albori non ha potuto avere il potere sulla sua stessa narrazione. Nonostante la sua precocità, veniva inquadrata come la fidanzatina d’America, ingenua e vergine. Lei stessa ammette di aver contribuito a quest’immagine al fine di ottenere ciò che più desiderava: cantare e ballare. Ad un certo punto la cosa ha iniziato ad andarle stretta e ad oggi lei stessa nel suo libro dichiara:

“Per quale motivo i miei manager si davano tanta pena per farmi apparire come una specie di verginella anche se avevo ormai più di vent'anni? A chi dovevo rendere conto della mia vita sessuale?”. -Britney Spears

Mentre ai suoi colleghi uomini, come Justin Timberlake, non si richiedeva di essere un modello di riferimento, da Britney Spears ci si aspettava una condotta impeccabile. Veniva vista come un pericolo per le giovani teenager che potevano prenderla come esempio.

“Non mi ero mai proposta come modello. Le uniche cose che mi interessavano erano cantare e ballare.” -Britney Spears

Successivamente è stato il suo ex fidanzato Justin Timberlake a perpetuare una versione in cui Britney Spears è stata dipinta come una infedele, una bugiarda ipocrita e una donna orribile.

“Il mio tradimento conferì al suo album un carico maggiore di angoscia e uno scopo: insultare una donna infedele. All'epoca, nel mondo dell'hip-hop andava di moda attaccare le donne e vendicarsi per le loro cosiddette «mancanze di rispetto».” -Britney Spears

Intanto la stampa era alla ricerca morbosa di notizie sulla vita sessuale della cantante tanto da aspettarla fuori dalle feste a cui partecipava, posizionarsi all’altezza dell’auto e fotografarla sotto la gonna, tutto senza alcun tipo di consenso. Quella dell’upskirt era una pratica molto usuale nel corso degli anni 2000, il connubio ideale tra molestia e stalking ma dove l’unica colpevole era ritenuta la celebrità di turno che aveva deciso di uscire di casa. Utilizzata come capro espiatorio, perseguitata e giudicata in quanto modello femminile, fidanzata e madre, Britney Spears ha faticato a dividere carriera e vita privata finendo per non avere il potere su nessuna delle due.

Di cosa parla "The Woman in me", il libro di Britney Spears

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Ad oggi, dopo 13 anni trascorsi sotto conservatorship (un provvedimento legale deciso da un tribunale per cui si affida la tutela fisica ed economica di una persona ritenuta incapace di prendere decisioni) e privata della sua autonomia, è finalmente giunto il momento in cui può essere lei stessa a prendere in mano le redini della sua storia e raccontare al pubblico la sua versione con "The Woman in me". In questa lei si descrive come una donna in difficoltà, colpita da una depressione post-parto, traumatizzata e di conseguenza bisognosa di aiuto e attenzioni da parte di chi avrebbe dovuto starle vicino.

“Passiamo così tanto tempo a trattare da malate donne “iperemotive”, che di rado ci chiediamo se effettivamente lo siano. Quando una relazione finisce arrivano tristezza e rabbia per tutti. Ma fatichiamo ad ammettere la possibilità che le donne provino emozioni spiacevoli quando si trovano in situazioni spiacevoli, siamo pronti a etichettare ogni loro esternazione pubblica come un gesto sgradevole, vendicativo, ossessivo, patetico, disperato o, perché no, pazzo.” -Jude Ellison Sady Doyle

Secondo Britney Spears la sua unica colpa è stata quella di essere troppo debole e ingenua in un gioco di potere dove vince chi riesce a imporre sé stesso come la vittima della storia. Tutt’ora è arrabbiata perché troppo spesso si è lasciata descrivere come la cattiva, tanto da arrivare a credere di esserlo. Nel suo libro conclude dicendo che è arrivato il momento per non essere più quello che vogliono gli altri ma il momento per ritrovare sé stessa.

Chi sono le altre donne che hanno deciso di raccontare la propria storia

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Nel corso degli ultimi anni sono state tante altre le celebrity che hanno preso in mano le redini della loro narrativa tramite un’autobiografia. Tra le più recenti troviamo queste troviamo Jennette McCurdy con il suo memoir “Sono contenta che mia mamma è morta”, Julia Fox con "Down The Drain”, Emily Ratakwosky con “Sul mio corpo” e Pamela Anderson con “Love, Pamela”. I pilastri del genere rimangono “Inside Out” di Demi Moore e “Becoming” di Michelle Obama. Mentre In Italia è uscita quest’anno anche l’autobiografia “Oro” di Federica Pellegrini.