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Tutti pazzi per i closet sale delle star

Cosa rende così speciale una maglia appartenuta a Chloë Sevigny o Kim Kardashian?

Tutti pazzi per i closet sale delle star Cosa rende così speciale una maglia appartenuta a Chloë Sevigny o Kim Kardashian?

Dalle prime ore del mattino, domenica 14 maggio nei pressi del 676 di Broadway si è sviluppata una fila che circondava per ben due volte l’isolato. Un nutrito gruppo di ragazzi, ragazze, fashionistas, fan e curiosi ha preso d’assalto il quartiere NoHo, sfidando la fatica e il sole della primavera newyorkese per partecipare al closet sale di Chloë Sevigny. L'evento, che fa parte di #NeverWorns, una serie Instagram condotta da Liana Satenstein in cui la scrittrice di Vogue intervista star alla moda e addetti ai lavori del settore sui loro guardaroba, incoraggiandoli a tenere o sbarazzarsi di pezzi che non hanno mai indossato, è stato reclamizzato come la "svendita del secolo". Annunciato dalla stessa attrice come l’occasione perfetta di accaparrarsi "dai #neverworns ai capi di uso quotidiano, dal vittoriano all'indie sleaze, designer e tonnellate di denim" come una giacca da motociclista Junya Watanabe, un cappotto Miu Miu col colletto rotondo, un blazer doppiopetto Jean Paul Gaultier, un sacco di pezzi Comme Des Garçons, molto vintage e diversi capi della collaborazione di Chloë per Opening Ceremony. Insieme al guardaroba della star di Kids erano in vendita anche item provenienti dall’archivio delle fashion editor Lynn Yaeger e Sally Singer, di Mickey Boardman, ex direttore editoriale della rivista Paper e di The Academy, un marchio con sede a New York noto per i suoi spezzati sartoriali e androgini.

@thatcurlytopp it was def worth the wait #chloesevigny #chloesevignyclosetsale #saleofthecentury original sound - thatcurlytop

L’hype intorno a quello che poteva sembrare un evento marginale è stato non solo immediato, ma inaspettatamente grande, e i fortunati che sono riusciti a trovare quello che cercavano hanno mostrato entusiasti su TikTok il loro bottino, sottolineando quanto fossero interessanti i pezzi acquistati e quanto gentile fosse stata la Sevigny che, seduta in un angolo del magazzino, osservava la gente frugare tra le sue cose, firmava autografi, chiacchierava con gli ammiratori e raccontava retroscena sugli abiti. Insomma non si trattava di una semplice svendita nella quale comprare a prezzo scontato abiti di grandi brand né si trattava di avere la fortuna di incontrare il proprio mito e sbirciare tra cose che ha indossato e fanno parte della sua storia. In ballo c’era molto di più. Le persone hanno aspettato pazientemente in fila per una cosa senza prezzo: l’illusione di portare a casa insieme ad un baby doll o a una felpa un po’ di quel je ne sais quoi che fa di Chloë Sevigny la it- girl più amata di sempre, la star cool dallo stile eclettico e sperimentale che, almeno una volta, tutti avremmo desiderato essere. 

@umitsmichelle

all the nyc it girls spent their whole sunday waiting in line for the chloe sevigny closet sale

Certo, qualcuno avrà partecipato con la speranza di rivendere ad un prezzo maggiorato i capi di Sevigny su Vinted o su un’altra piattaforma, qualcun altro, conoscendo il suo gusto impeccabile, lo avrà fatto sicura di trovare qualche piccolo tesoro, ma la maggior parte non è voluta mancare alla "svendita del secolo" convinta che per qualche miracolosa proprietà transitiva, possedere un capo appartenuto all’attrice, significasse ricevere in omaggio la sua stessa coolness. Ed è questo il segreto del successo dietro ogni closet sale delle star. Ottenere un pezzo di storia dell’indie rock e l’allure di un mito è ciò che ha spinto tanti a fare a gare per comprare uno dei 43 abiti, firmati Saint Laurent e John Galliano, messi in vendita da Courtney Love nel 2018 a favore dell’organizzazione no-profit Stand for Courage; ma è anche il motivo per il quale ogni anno Gwyneth Paltrow lancia su Goop una celebrities sale che diventa sold out in pochi minuti. Complice la beneficenza ad enti come DonorsChoose, un'organizzazione no profit che consente agli insegnanti delle scuole pubbliche di raccogliere fondi per i propri studenti, la wellness guru convince ad aderire al progetto amici ed amiche famosi tra i quali Drew Barrymore, Anne Hathaway e Lena Dunham. Sono molte, invece, le celebrity, soprattutto della Gen Z abituate, a vendere regolarmente i capi che non indossano più su Depop e altri siti di resell. Qualche esempio? Doja Cat, Olivia Rodrigo e Winnie Harlow. Le vere regine dei celebrities sales rimangono però le Kardashian che qualche anno fa hanno aperto Kardashian Kloset, un sito di rivendita di abiti appartenuti a ciascun membro del clan. Che Kris Jenner abbia trovato il mezzo perfetto per capitalizzare persino l’esperienza di Kim come organizzatrice di armadi di Paris Hilton?