Tim Burton chiamerebbe Ghali per un suo progetto I due artisti insieme sul palco dell’evento della seconda stagione di Mercoledì a Roma

Roma chiama Tim Burton. Tim Burton risponde. Alla Terrazza del Pincio, nel cuore di uno dei parchi più grandi della capitale, il regista visionario dalle tinte dark è atterrato per l’evento Netflix dedicato al lancio della seconda stagione di Mercoledì, in arrivo sulla piattaforma con la sua prima parte il 6 agosto, per attendere poi il finale dal 3 settembre. Che poi finale si fa per dire. Prima ancora dell’inizio della serata in compagnia dell’autore di Edward Mani di Forbice e Sweeney Todd lo streamer ha annunciato il rinnovo dello show con protagonista Jenna Ortega, a conferma della potenza di uno dei titoli diventati presto di punta della realtà streaming, che a differenza delle tante serie compari vede il suo futuro lugubre, tempestato di morte, ma sicuramente luminoso

La seconda stagione di Mercoledì è stata presentata a Roma

Una grande festa anche per Burton, executive producer di Mercoledì oltre che alla regia di quattro episodi nella prima stagione e altrettanti della seconda, che Netflix ha voluto così aprire al pubblico accogliendolo in un apposito Lido tra sdraio e ombrelloni prima di assistere allo spettacolo serale e all’arrivo del loro idolo cinematografico. Una di quelle esperienze che le persone decidono di affrontare consapevolmente anche in un tardo-pomeriggio di luglio dove la minima si aggira attorno ai 38° gradi. Tutto pur di far firmare il proprio libro, dvd, giacchetto, lembo di pelle, cartolina generica a Tim Burton. Si comincia così ad un ingresso dove la folla si accalca e finisce poi dentro la ricostruzione del semi-lido in cui, oltre agli sporadici punti di ristoro, la gente può intrattenersi tra varie attività così da non dover pensare troppo all’imminente insolazione

Un evento speciale ricco di attività

C’è uno stand per la lettura della mano, un altro per farsi fare le trecce di Mercoledì, un’altra ancora dedicata al trucco della protagonista. Ci sono Cadillac con cui poter posare, così come bare in cui fingere il proprio funerale e barche a remi su cui poter fare delle foto con la scritta “Non ti salverà nessuno”. Sebbene tutto possa sembrare caotico - e caldo, assolutamente caldo - la gente che capita o partecipa al pop up gratuito all’aperto se ne va con discreto entusiasmo. Da accaniti fan in attesa di vedere il proprio beniamino sul palco ai randomici turisti che avevano organizzato ignari la loro serata nei meandri di Villa Borghese, l’evento Netflix accoglie gruppi di appassionati di qualsiasi età e rinfresca con bottigliette brandizzate Mercoledì e ghiaccioli per rigenerarsi - ce ne sono anche di blu-violacei, sempre perché tutto è perfettamente a tema. Non mancano poi i gadget, consegnati da addetti con borse o ciotole piene di ventagli, stickers e braccialetti dell’in-amicizia. 

E poi arriva Tim Burton

Cala la sera e le luci sul palco si illuminano. A termine degli stand e a seguito del conto alla rovescia sul grande schermo, è il momento dell’Orchestra Italiana del Cinema che, dopo aver deliziato gli spettatori, viene interrotta proprio da Tim Burton in persona, che improvvisa con mani e braccia la conduzione dei musicisti con quel suo fare squisitamente bizzarro. “Ho sempre sognato fare il direttore d’orchestra”, afferma prima di presentare velocemente la seconda stagione di Mercoledì al pubblico e ribadendo che ci saranno ancora più misteri, ancora più stranezze famigliari e ancora più oscurità, tutte tematiche care alla carriera professionale del regista. Un’apparizione concisa, un lancio più che un vero approfondimento sulla serie, ma che basta per mandare in visibilio il pubblico e diverte con l’autore che si domanda cosa sia quello strano pallone che compare in lontananza per scoprire poi che si tratta di San Pietro. 

Ed è solo qui che Netflix pecca in un’occasione riservata ai fan, ma che diventa improvvisamente più esclusiva: concedendosi ad un momento di foto e autografi, Burton viene condotto verso la sfilza di influencer che non hanno mancato di punteggiare la serata - e a cui giovani e giovanissimi chiedevano foto al pari di come avrebbero fatto se avessero incontrato proprio Tim Burton. C’è stato poi modo di avvicinarsi anche di più a chi, dalle 18, si era messo sottopalco per assistere da vicino all’atterraggio a Roma del regista, ma sono stati pochissimi i fortunati. Si può dire comunque che sia stato un buono show, con un altro fattore che ha smosso le folle e ha popolato il Lido di Mercoledì, ovvero la promessa dell’apparizione di Ghali. Quale sia la coerenza che lega Ghali a Burton è difficile da constatare, ma Netflix deve aver fatto una scelta vincente visto che, in un momento in cui i due si trovano insieme sul palco, il regista dice al musicista che lo prenderebbe in considerazione per un suo progetto. Burton saluta il pubblico, Ghali si esibisce e annuncia nuova musica - dal 20 settembre, piccolo spoiler - e infine il Lido si lancia in un dj set sulle note di Bad Romance di Lady Gaga. Ma che colpaccio sarebbe stato se fosse venuta Mother Monster a cantare al Pincio? Meno male che abbiamo ancora la terza stagione di Mercoledì per sognare.