
I momenti da ricordare di Sanremo 2025
Quello che nel bene e nel male ha segnato questa edizione del Festival
15 Febbraio 2025
Sanremo 2025 è finito. La gara musicale l’ha vinta Olly. Quella modaiola forse Achille Lauro, Rose Villain o Elodie. Ma quali sono i momenti che hanno segnato questa edizione? Probabilmente, la risposta varia da persona a persona. C’è chi conosce tutti i cambi d’abito di ognuno dei tanti co-host; chi è rimasto colpito dall’energia di Bianca Balti; chi pensa ancora alle lenti a contatto demoniache di Fedez e chi si domanda che fine ha fatto la collana di Tony Effe. Qualcun altro deve ancora riprendersi dalla tripla esibizione di Bresh con Cristiano De Andrè, ripetuta a causa di problemi tecnici; un gruppo di spettatori vorrebbe tirare fuori dalla testa l’ossessionate jingle di Gabri Ponte; forse ci sono anche persone che si chiedono perché il DopoFestival sembrava più brioso di quella maratona, cronometrata secondo per secondo, del Festival vero e proprio.
I momenti da ricordare di Sanremo 2025
Il jingle martellante di Gabry Ponte
@sanremorai Tutta l’Italia canta Sanremo #Sanremo2025 @Gabry Ponte #davedere suono originale - SanremoRai
Quasi quasi ci manca il caro buon vecchio "Perché Sanremo è Sanremo", una frase che racchiudeva tutto quello che rappresenta il Festival della Canzone Italiana, nel bene e nel male, e sembrava chiedere indulgenza per ciò che non è e molti noi vorremmo fosse. Quest’anno Conti lo ha rimpiazzato con "Tutta l’Italia tutta l’Italia tutta l’Italiaaa" di Gabry Ponte, brano che il comunicato stampa descrive come "capace di dipingere immagini nostrane presenti nei cuori di tutti noi, che trasmettono l’essenza del nostro paese". Questione di punti di vista. In ogni caso, l’effetto è quello del tormentone estivo che si stampa nella memoria anche se non vogliamo. Avremmo preferito ascoltarla un po’ meno volte. O, meglio, evitare ascoltarla del tutto. Ci scusino i fan di Gabry Ponte, per loro l’appuntamento è il 28 giugno a San Siro.
L’artiglio di Rose Villain
La mossa in stile tana delle tigri di Rose Villain è diventata virale. Come si fa? La cantante dalla chioma turchino spiega: "Artiglio, apre e poi ci vuole un ghigno finale". Si inizia con la mano sinistra, poi con la destra, infine in alto, accompagnando la mossa con un ghigno deciso. Mentre lo fai Rose è ironica e bellissima, tanto che, durante la sua prima esibizione sul palco dell’Ariston, dal pubblico gridano "Si na pret", un’espressione napoletana che si usa per indicare una donna "tosta come una pietra". Tosta, brava, bella e cool.
Lucio Corsi e Topo Gigio
Forse il duetto più bizzarro di sempre. Ma non il peggiore. Quando Lucio Corsi ha svelato che, nella serata dedicata alle cover, avrebbe cantato Nel blu, dipinto di blu con Topo Gigio, qualcuno pensava fosse uno scherzo, altri sottolineavano l’originalità della scelta, molti erano perplessi. Eppure, inaspettatamente, Corsi in frac bianco col viso da Pierrot accanto al pupazzo, per l’occasione vestito in lurex, sono risultati fiabeschi e surreali ma anche delicati e poetici. A volte, è bello essere stupiti.
Geppi Cucciari salva Sanremo (o, almeno, la serata di venerdì)
Arrivare a venerdì è stata dura. A ripagare la nostra fatica è stata Geppi Cucciari. A Sanremo 2025 in versione co-host (l’altro era Mahmood), l’artista sarda sfoggia con la stessa nonchalance abiti di Antonio Marras, battute e frecciatine a raffica, rivelandosi la boccata d’aria di cui tutti sentivamo il bisogno. Dal pubblico in sala col "braccialetto elettronico" a quel jingle irritante, dalla fissazione di Conti per la puntualità, "Te lo buco quell’orologio!", alle parole rivolte al trio di tenori guest di Clara, "Il Volo ha dimostrato di poter cantare qualsiasi canzone e purtroppo lo fa", sarebbero tante le perle disseminate durante la puntata da ricordare. Il nostro momento preferito, però, rimane quando sottolinea la fissazione di Conti per genitorialità e di famiglia, e gli dice"sei un grande conduttore, un artista, ma sopra ogni cosa sei un padre." Dare direttamente a lei la conduzione del Festival no?
La "pazzia di San Valentino" di Achille Lauro per Elodie
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Altro che Giorgia e Annalisa o Fedez e Marco Masini. Il vero apice della serata di duetti e cover è stato un fuoriprogramma: la serenata di San Valentino di Achille Lauro a Elodie. Dopo che i due hanno incendiato il palco, dimostrando una chimica evidente con il loro medley dedicato a Roma, Lauro rimane e improvvisa a cappella la prima strofa di Ancora di Eduardo De Crescenzo. Il tempo di intonare: "È notte alta e sono sveglio, sei sempre tu, il mio chiodo fisso. Insieme a te ci stavo meglio e più ti penso più ti voglio. Tutto il casino fatto per averti per questo amore" e una Elodie visibilmente imbarazzata si avvicina al compagno di gara e lo conduce dietro le quinte.
Sorellanza sincera
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Una delle scelte migliori di Conti in questo Sanremo è stata volere Bianca Balti. L’errore, invece, cercarla di ingabbiarla nella sua malattia, chiamarla "guerriera" o ricercare un pietismo acchiappa applausi. La modella è stata bravissima a dribblare ogni "tranello" del presentatore, mostrandosi solare, divertente e divertita. Uno dei momenti più belli? Quando irrompe sul palco per abbracciare Rose Villain e dirle: "Che bona che sei!". Bianca non è stata l’unica ad apprezzare Rose e i suoi outfit. Durante la finale, vedendo la cantante dalla chioma azzurra scendere le scale con un outfit spettacolare firmato Fendi, Alessia Marcuzzi ha esclamato: "Mi sento male per quanto è bella, è proprio Fuorilegge!". Due manifestazioni sincere e spontanee di sisterhood di cui il Festival aveva bisogno.
Il misterioso caso della collana sparita
@rupesca @SanremoRai ha fatto togliere la collana a @tonyeffebaby777 #tony #tonyeffe #dammenamano #sanremo2025 suono originale - Rupesca
La polemichetta che più a fatto parlare in questo Sanremo dovrebbe già dire tutto sulla noia dell’edizione 2025: la misteriosa sparizione della collana di Tony Effe. Durante la terza serata del Festival, infatti, a completare l’outfit del rapper era previsto un gioiello Tiffany & Co. in oro giallo della Collezione HardWear by Tiffany. All’ultimo momento pare che uno zelante funzionario abbia intimato all’artista di toglierselo per via di una norma inserita nel regolamento del Festival che vieta di associare l’immagine dei partecipanti a marchi e loghi, suscitando l’ira di Tony che ai microfoni di Rai Radio2 ha dichiarato "Mi hanno levato la collana! Perché? Chiedilo a loro. Sono incazz*to nero, mo adesso so' c*zzi!". Tony, alla fine, ha continuato la gara, ma noi ci chiediamo perché tutta ‘sta polemica se la stessa l’ha indossata l’anno prima Irama e se tutti, anche in questa edizione, hanno sfoggiato abiti e gioielli riconoscibili, almeno per chi segue un po’ la moda. Detto ciò, ora quella collana è diventato l’accessorio più famoso d’Italia.