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12 donne che stanno cambiando il settore moda

Hanno plasmato la moda nel 2020, saranno sempre loro a dettare lo stile del nuovo anno?

12 donne che stanno cambiando il settore moda Hanno plasmato la moda nel 2020, saranno sempre loro a dettare lo stile del nuovo anno?

Brave, talentuose, originali e spesso orientate verso la sostenibilità. Le designer che hanno plasmato la moda del 2020 raccontano una femminilità che ha spesso radici nel passato, ma è perfettamente attuale. Hanno nomi, età, background e stili diversi, ma sono tutte indimenticabili e noi scommettiamo che diventeranno sempre più interessanti e cool nei prossimi anni.

 

Yoon Ahn - Ambush

Abbiamo imparato a conoscerla con il suo brand AMBUSH e, da quando un paio di anni è diventata jewelry designer di Dior Homme, Yoon Ahn continua la sua scalata verso il successo. Yoon ha cominciato il 2020 annunciando la partnership con Nike, culminata in dicembre con la collezione AMBUSH NBA x Nike che comprende una serie di capi d’abbigliamento e le Dunk High ispirati ai Los Angeles Lakers e Brooklyn Nets, ma anche alle icone femminili dell’hip hop anni ’90. Si è divisa tra lusso e low-cost, creando una capsule dedicata a Minnie per Uniqlo UT e reinterpretato la Serpenti Forever Bag di Bulgari imitando le forme e i colori del Tree Python, un rettile originario delle giungle e delle paludi erbose del Sud-Est asiatico. Tutto qui? No. Ahn ha trovato il tempo per creare due nuovi modelli di Chuck Rubber Boot e Furry Chuck 70 per Converse; di disegnare una versione fluo degli auricolari wireless Powerbeats di Beats; lanciare una linea di capi in denim e proporre la sofisticata collezione di Ambush per la SS21. 


Marine Serre

La sua mezza luna crescente è stato proclamato il logo del 2020. C’è voluto poco a Marine Serre per diventare la stilista più cool del momento. Ha conquistato tutti fin dalla sua collezione d'esordio, presentata nel 2017 e intitolata Radical Call For Love, le sue catsuit stampate, le mascherine e i suoi pezzi futurewear che sembrano pensati per vestire un domani distopico, ma sono perfette anche per la strana contemporaneità che stiamo vivendo. Il suo stile giovane, creativo, sostenibile e estremamente personale è entrato negli outfits di celebrities come Dua Lipa, Kylie Jenner, Adele e Beyoncé che, indossando la sua iconica tuta con la luna nel video di Already, ha elevato ulteriormente il tasso di coolness di Serre e anche le sue vendite. Tra i tanti fan di Serre c’è anche A$AP Rocky che l’ha scelta come designer dell’ultima capsule del suo brand AWGE.


Amina Muaddi

Dopo Dua LipaHailey Baldwin, Kendall e Kylie Jenner, le sorelle Hadid anche Rihanna si è innamorata all’istante delle creazioni di Amina Muaddi, tanto da nominarla shoe designer di Fenty. La prima collezione disegnata da Muaddi per la pop star è arrivata negli store in luglio, piena di sandali cage in e pump che, come la capsule per MyTheresa e i nuovi modelli FW20 del suo brand omonimo, sono finiti sold all’istante. Il successo di Amina è così grande che ha lanciato la sua prima linea di gioielli e borseha collaborato con AWGE ed è stata nominata Collaborator of the Year Award ai FN Achievement Awards 2020, definiti anche gli "Oscar delle scarpe", per il suo lavoro da Fenty.


Grace Wales Bonner

Grace Wales Bonner è l’ultimo astro nascente della moda inglese. La designer britannica vincitrice del Premio LVMH con il suo stile raffinato, vuole allargare i confini della pratica estetica black. Il suo mix unico di sartorialità, sostenibilità e riferimenti profondamente intellettuali e poetici alla black culture ha collezionato numerosi fan sin dal suo esordio. Dopo il menswear, un paio di anni ha debuttato con una collezione femminile, rimanendo fedele alla sua idea di bellezza che nel 2020 ha conquistato Solange Knowles e Meghan Markle (era di Grace l’abito bianco indossato per presentare il suo royal baby), ma ha contagiato anche adidas con cui ha realizzato una capsule collection. I suoi progetti per il nuovo anno? Sviluppare una nuova piattaforma spirituale e didattica che si chiama Between Critique and Hope.


Nensi Dojaka

Nensi Dojaka è uno dei nomi più freschi e più gettonati degli ultimi mesi. Alla ventenne di origini albanesi è bastata la sua collezione graduate SS20 (realizzata per il master alla Central Saint Martins di Londra) per venire invitata alla settimana della moda londinese ed entrare nella lista dei brand preferiti di Adwoa AboahBella Hadid. Quando la modella statunitense ha sfoggiato uno dei suoi capi trasparenti e sensuali sul red carpet degli VMAs 2020, l’hype attorno a Nensi è salito alle stelle. Il merito è delle sue creazioni iperfemminili che con cut out e trasparenze trasformano sensualità e sessualità in una forma di potere, di forza, dove il corpo è l’assoluto protagonista.


Simone Rocha

Simone Rocha è la figlia del designer John Rocha, ma, quando si parla di talento, non ha nulla da invidiare al padre. Le sue creazioni fatte di volumi ampi, vaporosi, tulle, perle, pizzi e ruches prendono ispirazione dalla moda vittoriana ed eduardiana, da eroine del passato come le sorelle Bronte, dall’arte di Louise Bourgeois e di Nobuyoshi Araki, ma anche dalla indie-coolness anni ’90 di Chloë Sevigny. Il suo stile barocco, femminile e super romantico sembra vestire così perfettamente l'esprit de vivre di una giovane ragazza che Remo Ruffini ha scelto Simone come una delle designer per reinterpretare il suo iconico piumino all’interno del progetto Moncler Genius.


Cecilie Bahnsen

Cecilie Bahnsen si è fatta le ossa lavorando per Erdem e John Galliano e, da qualche anno è sia uno dei nomi più attesi della settimana della moda di Copenhagen sia uno dei brand preferiti su IG. Alla base della filosofia della designer scandinava c’è la sostenibilità. I materiali eco-friendly caratterizzano tutte le creazioni di Bahnsen che raccontano una femminilità innocente e romantica, fatta di silhouette voluminose, una palette delicata di toni neutri e tessuti eterei. Se ancora non la conoscete, siamo sicuri che vi basterà uno sguardo ai suoi abiti per diventare una fan di Cecilia.


Emily Adams Bode - Bode

Nata e cresciuta in Georgia, Emily Adams Bode ha studiato in Svizzera per poi tornare a specializzarsi alla Parsons di New York e lanciare il suo brand di menswear nel 2016. Ha costruito la sua attività su concetto di sostenibilità, usando come base dei suoi capi deadstock e materiali riciclati. La sua moda regala alla moda pre-loved una seconda vita, sigillata da lavorazioni che hanno anch’esse una eco vintage come l’uncinetto, artigianato e patchwork. Così ogni creazione racconta un passato, una storia. Una giacca può essere assemblata con tessuti provenienti dalle ex colonie francesi in Africa, una camicia ha toppe cucite a mano, un paio di pantaloni di cotone indiano sono ricamati in seta con motivi che rievocano le decorazioni dell’epoca edoardiana. Quest’anno Bode ha vinto il Karl Lagerfeld Award for Innovation all'International Woolmark, guadagnandosi i complimenti di tre suoi fan speciali: Ezra Miller, Harry Styles e Zayn Malik.


Nicole McLaughlin

Nicole McLaughlin è diventata famosa per i suoi scatti Instagram, immagini di reggiseni, gilet e, soprattutto, ciabatte, realizzate utilizzando i materiali più disparati: palline da tennis, polistirolo, palloni da calcio, caramelle, cotton fioc, salviettine monouso, nastro adesivo, cinturini per fotocamere Nikon,… Il suo stile anticonvenzionale ed un po’ folle ha continuato ad ispirare molti anche durante i mesi di lockdown, suggerendo come upcycling e attitudine DIY possano trasformarsi in qualcosa di cool. Nicole ha chiuso il 2019 lanciando una collaborazione con Reebok e il 2020 una capsule con Crocs, cosa farà nel 2021?


Susie Cave - The Vampire's Wife

Susie Cave non è più solo una famosa top model anni ’80-’90 o l’affascinante moglie dell’iconico Nick Cave. Da qualche anno è anche la fondatrice e designer di The Vampire's Wife. Nei suoi abiti, pudichi, ma sensuali, che sottolineano le curve del corpo senza esibirle, Susie, come lei stessa racconta, riversa il suo mondo fatto di rock’n roll, dark e cultura:

C'è un po' di Goya, un po' di balletto russo, un po' di Blanche Dubois. C'è un elemento prateria, modesto e utilitaristico ma anche sfacciatamente sexy. I capi sono progettati per slanciare la figura, sono ispirati allo stile vittoriano. Invocano i fantasmi delle sirene e delle fate. Possono essere indossati con le infradito, i tacchi o senza scarpe. Lo spirito di The Vampire’s Wife è semplicemente l’amore per la bellezza, la bellezza vista come un caos di influenze!

Ruches, glitter, fantasie liberty e un pizzico di mood anni ’60 sono tra gli elementi che caratterizzano le collezioni di The Vampire's Wife e conquistano sempre più fan, inclusa Kate Middleton. Il Falconetti Metallic Chiffon Midi Dress indossato dalla Duchessa di Cambridge nel 2020 è stato eletto da Vogue "l’abito del decennio". Un paio di mesi Cave ha lanciato una capsule collection con H&M.

 

Gilda Ambrosio e Giorgia Tordini - The Attico

Non amano essere definite it-girls, ma sono questo e molto altro. Gilda Ambrosio e Giorgia Tordini, designer e fondatrici di The Attico, sono bellissime, talentuose, indipendenti e dotate di un innato senso dello stile, tutte qualità che hanno permesso al loro brand nato nel 2016 di diventare uno dei più interessanti degli ultimi anni, tanto da attirare l’attenzione anche del patron di Moncler, Remo Ruffini, che nel 2018 ne ha acquisito il 49% con la sua Archive srl. Il loro mix sofisticato, edonista e iper femminile di animalier, piume, paillettes, tailoring fluo, minigonne, abiti sensuali, kimono e stampe a fiori ha conquistato molte celebrities come Beyoncé o Dua Lipa e, siamo sicuri, continuerà a ottenere sempre più successo, evolvendo in un vero e proprio progetto di lifestyle.