
Cos'è la transvestigation, l'ossessione complottista che avvelena i social network L'attivista trans Victoriae ci spiega il fenomeno, e perché ha preso di mira Brigitte Macron
Lo scorso luglio non era tempo di vacanze, relax e cocktail sorseggiati in riva al mare per Emmanuel e Brigitte Macron, che iniziavano invece una lunga battaglia presentando una denuncia per diffamazione contro la podcaster americana Candace Owens, accusata di essere la fonte di un’accusa secondo cui Brigitte Macron sarebbe in realtà una donna trans. Più che una semplice voce, questa affermazione sarebbe addirittura la base stessa dell’intera carriera della content creator di estrema destra, che è arrivata a dichiarare di voler puntare "tutta la sua carriera professionale sul fatto che Brigitte Macron è un uomo". Un progetto che ha cercato di concretizzare lanciando la sua serie di video e podcast intitolata Becoming Brigitte, in cui tenta di dimostrare con prove "A + B" che Brigitte Macron non è nata Brigitte Macron. Purtroppo, non è sola.
@brainwavebits4 Is it Brigitte Macron? Candace’s investigation continues… #macron #controversy #candaceowens #transfender original sound - BrainwaveBits
Le "accuse" contro Brigitte Macron, che secondo l'estrema destra è "nata uomo"
Già nel 2022, dopo le elezioni presidenziali vinte dal marito, la "giornalista" Natacha Rey accusava Brigitte Macron di essere nata Jean-Michel Trogneux (nome del fratello della première dame) e quindi di essere nata maschio. Accuse che non fanno né ridere né riflettere, ma rientrano nella categoria della transvestigation, un fenomeno apparso sui social network volto a scoprire una presunta identità trans segreta di personalità pubbliche cisgender. Per comprendere meglio questo fenomeno, ma soprattutto evidenziarne la problematicità, abbiamo parlato con Victoriae, una personalità vivace, talvolta attivista, talvolta D(J)rag, sempre trans.
Cosa vuol dire transvestigation nelle parole dell'attivista Victoriae
"Non sapevo che il fenomeno avesse un nome, ma lo conosco da alcuni anni. È un fenomeno che ha preso piede online, certo, ma le sue radici si trovano nelle realtà quotidiane delle persone trans. Realtà che, talvolta, ci costringono a non sembrare trans per esistere. Essere visibilmente trans comporta discriminazioni quotidiane, ostacoli nell’accesso alle cure mediche, alla casa, al lavoro; è legittimo voler sembrare cisgender, ciò che chiamiamo passing, per subire meno queste forme di transfobia" ci spiega Victoriae. "Il fenomeno della transvestigation si inserisce nel fantasma transmisogino della donna trans usurpatrice. Questo archetipo di rappresentazione, che ho conosciuto grazie a Julia Serrano nel suo libro 'Manifeste d’une femme trans', descrive uno dei modi negativi in cui le donne trans venivano rappresentate nei media. La ‘donna trans usurpatrice’ è mostrata come una predatrice (sessuale) che nasconde la propria identità trans per raggiungere i suoi scopi, soprattutto con gli uomini" continua.
Un archetipo di rappresentazione, pesante di significato, che potrebbe essere presentato come la causa del fenomeno della transvestigation. "In altre parole: se le donne trans cercano di infiltrarsi di nascosto, dobbiamo impedirglielo. Anche se il collegamento può sembrare brutale, è generalmente inconscio, poiché le cattive rappresentazioni hanno nutrito un immaginario collettivo pieno di fantasie sulle donne trans". Secondo Victoriae, la conseguenza di questo fenomeno è abbastanza evidente, dato che fa subire a donne cisgender una discriminazione transmisogina. "Le donne più colpite sono donne politiche e sportive. In tutti i casi, si tratta generalmente di donne sotto i riflettori mediatici. Un esempio importante è Brigitte Macron, così come Imane Khelif, la campionessa olimpica di boxe che si è cercato di squalificare per un corpo giudicato troppo maschile durante le Olimpiadi del 2024. Questi due esempi mostrano l’ossessione generalizzata della società per i corpi che escono dalla norma. Se la ‘transvestigation’ era un tempo confinata ai forum online, oggi si attiva ogni volta che una donna che non corrisponde alle norme della femminilità cis viene posta in primo piano dai media. Le norme sono semplici: non bisogna essere né troppo femminili, né troppo mascoline, altrimenti c’è qualcosa che non va".
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Quanto all’origine stessa della transvestigation, Victoriae non pensa che sia direttamente legata ai gruppi TERF. "Queste pseudo-femministe che vogliono a tutti i costi ridurre le persone trans al silenzio, essendo piuttosto ossessionate dalle femministe trans, non c'entrano. La pratica della ‘transvestigation’ sembra invece provenire dalle sfera maschiliste e colpisce generalmente donne cisgender. Tuttavia, penso che i discorsi TERF e quelli dei loro alleati di destra radicale/estrema abbiano favorito la diffusione del fenomeno". Aggiunge inoltre: "La varietà dei discorsi transfobici tenuti da figure pubbliche e/o politiche ha aperto la porta alla normalizzazione della transfobia. Il libro 'Transmania' ne è una chiara manifestazione. In questo libro, scritto da Dora Moutot e Marguerite Stern, figure simbolo del movimento TERF in Francia, si parla delle identità trans come di un’ideologia da combattere, completamente scollegata da ciò che vivono quotidianamente le persone trans. Presentandosi come un’inchiesta, crea un parallelo diretto con la transvestigation".
People trying to do whatever the gay version of transvestigation is with this dead straight virulently homophobic nazi is really fucking pathetic. I'm so tired of being gay being used as an own against these losers. https://t.co/YidcPjrYU6
— ad astra (@antadhgonist) October 25, 2025
Cosa bisogna fare allora per arginare questo fenomeno che sembra prendere possesso dei social network e delle menti dei complottisti più agguerriti? "Penso che sia importante promuovere testimonianze di persone trans. Il meccanismo della ‘transvestigation’ è la disumanizzazione, quindi una delle armi per combatterla è secondo me la riumanizzazione dei nostri racconti. È in questo modo che possiamo contrastare i discorsi TERF e le cattive rappresentazioni delle donne trans nei media. Con la pedagogia e con migliori rappresentazioni, credo che possiamo cambiare le mentalità. Ma prima di tutto bisogna denunciare e combattere questi discorsi il più possibile, per impedirne la diffusione e la banalizzazione della transfobia che arriva persino a colpire le donne cisgender".

















































