
"Nella moda femminile è necessario che la leadership rifletta lo sguardo delle donne" Intervista a Nicky e Simone Zimmermann

La collezione Cruise 2026 di Zimmermann si intitola Twisted Romance, e il titolo è già tutto un mondo da esplorare. La nostalgia piratesca incontra un'eleganza moderna e teatrale nella visione di Nicky Zimmermann, la direttrice creativa della casa di moda australiana. Le ispirazioni sono molteplici: si va dall'Isola del Tesoro alle stampe cartografiche vintage, dal letterario al visivo. Non a caso, la sfilata si è svolta a Mykonos, che incarna perfettamente il dialogo tra terra e mare alla base della collezione. Il risultato di questo dialogo? Un guardaroba che fluttua dal fantastico al quotidiano, con corsetti in denim, broccati marini, gonne che sembrano alghe, maniche a conchiglia, pizzi e strutture sartoriali decise. In questa visione, vestire diventa un atto di evasione romantica e ribelle. In questo contesto, abbiamo intervistato Nicky e Simone Zimmermann, che ci hanno raccontato la loro visione non solo della collezione, ma anche del brand, che continua a muoversi tra passato e futuro, tra inspirazioni varie e un'aspirazione forte, che non si ferma mai nonostante tutte le conquiste.
Intervista a Nicky e Simone Zimmermann
Zimmermann è nato nel 1991 da una visione profondamente personale e creativa. Ricordate il momento in cui hai capito che stavate costruendo qualcosa di davvero diverso nel panorama della moda australiana?
NZ: Per la nostra sfilata alla prima Australian Fashion Week, nel 1996, decisi di introdurre il beachwear insieme al Ready-to-Wear in passerella. Nessuno lo faceva, allora, e mi sembrava qualcosa che potessimo portare sul mercato internazionale con uno spirito autenticamente australiano e che al tempo stesso rispecchiava ciò che amavamo fare e il nostro stile di vita. Abbiamo sempre avuto un approccio del tipo "ma sì, proviamoci" e penso che questo ci abbia reso unici fin da subito.
Da Sydney al circuito delle passerelle internazionali, come siete riuscite a mantenere un’identità così forte e riconoscibile in un mercato sempre più competitivo e globale?
SZ: Il nostro obiettivo è sempre stato fare ciò che amiamo e sentiamo autentico. È così che, quasi per caso, abbiamo costruito un’identità distintiva come brand. Sono cresciuta a Sydney, ho avuto un’educazione australiana, vissuto estati australiane: tutto questo cambia inevitabilmente il modo in cui guardi il mondo. E ha avuto un’influenza enorme sul mio sguardo creativo e sul mio modo di vestire. Iniziare un marchio così lontano dai centri tradizionali della moda è stato sicuramente impegnativo, ma anche un vantaggio che ho imparato ad abbracciare.
Che tipo di leadership cercate di incarnare come donne nell’industria del lusso? E cosa significa per voi creare spazi inclusivi e di empowerment per le altre donne?
NZ: Siamo fiere di essere fondatrici donne del nostro brand, e io sono orgogliosa di essere una direttrice creativa donna. Siamo fortunate ad essere circondate ogni giorno da tante donne forti, sia nel processo creativo sia nella gestione aziendale. Ci concentriamo nel creare collezioni che le donne possano amare e con cui possano sentire un legame emotivo: è ciò che conosco e ciò che mi interessa. Abbiamo un team meraviglioso e variegato che ci aiuta a dare vita a questa visione e ci piace ridere e divertirci. Stiamo facendo ciò che amiamo, quindi ha senso divertirci mentre lo facciamo. Allo stesso tempo, lavoriamo molto duramente e l’ambiente è estremamente dinamico, quindi do potere al mio team affinché prenda decisioni con sicurezza, sappia accettare gli errori e poi andare avanti.
La moda ha ancora bisogno di più leadership femminile ai vertici? Quali cambiamenti ti piacerebbe vedere nel prossimo decennio?
NZ: Sì, assolutamente. Nella moda femminile in particolare, è necessario che la leadership rifletta lo sguardo delle donne. È qualcosa che promuoviamo attivamente, non solo perché ha un valore creativo e rappresenta un potere reale, ma anche perché ha senso dal punto di vista del business. C’è chiaramente una domanda per una maggiore rappresentanza femminile, sia tra i colleghi del settore che tra i clienti. La prossima generazione sta già facendo passi da gigante in questa direzione, quindi siamo ottimiste: vedremo cambiamenti concreti in tutto il settore nel prossimo futuro.
La collezione Cruise 2026 evoca giardini rigogliosi e fughe tropicali nostalgiche. Come ha preso forma questo racconto visivo e che atmosfera o messaggio volevi trasmettere?
NZ: Mi sono lasciata ispirare dalle avventure piratesche nostalgiche e dallo sfarzo dei New Romantics. Abbiamo interpretato tutto questo attraverso tessuti fluidi, silhouette dinamiche e stampe che richiamano quel mondo, mappe ingrandite e righe nautiche. Si tratta di avventura e va di pari passo con l’attitudine spensierata che dovrebbe avere una Cruise: è giocosa, ma anche estremamente indossabile.
Le silhouette sembrano muoversi tra memoria e proiezione, passato e futuro, spiaggia e passerella. Come bilanciate questi elementi nel processo creativo?
NZ: Di solito ci ispiriamo a temi del passato, e il nostro compito è portarli nel futuro attraverso la scelta delle silhouette, dei tessuti, dei colori e delle texture. Questo equilibrio nasce da accostamenti inaspettati. Per la Cruise, abbiamo preso le silhouette del Ready-to-Wear e le abbiamo tradotte nel denim, oppure abbiamo abbinato abiti stampati ricchi di dettagli a stivali morbidi e importanti: così nasce la combinazione perfetta.
Le vostre collezioni sembrano sempre trovare un equilibrio tra sartorialità precisa e leggerezza. Dove tracciate il confine tra controllo e istinto creativo?
NZ: Raggiungere quell’equilibrio è uno dei nostri obiettivi principali. Ci dev’essere una tensione tra opposti per dare solidità alla collezione. Vogliamo che le nostre clienti si divertano quando indossano Zimmermann, che possano muoversi con facilità e che si sentano a loro agio, ma è altrettanto importante offrire capi strutturati e potenti, come tailleur e capispalla, accanto a quelli in denim sartoriale per tutti i giorni. Lo stesso livello di creatività e controllo viene applicato a tutto ciò che facciamo: l’attenzione al dettaglio attraversa ogni singolo pezzo.
Se potessi immaginare Zimmermann tra dieci anni, cosa vorresti che restasse immutato e cosa invece ti piacerebbe che evolvesse?
SZ: Vorremmo mantenere l’identità centrale di Zimmermann: il nostro modo di esprimere la femminilità, il senso di divertimento e leggerezza, quel senso di evasione che Zimmermann incarna e, naturalmente, il nostro legame unico con l’Australia. Se continueremo a trovare modi nuovi e originali per creare collezioni uniche e offrire esperienze straordinarie ai nostri clienti nel mondo, allora saremo molto felici.







































































